UN VIAGGIO IN CAMPER TUTTO
ITALIANO DALL’ESTREMO NORD-EST: MUGGIA (TS), ALL’ESTREMO SUD: SICILIA DAL 24
APRILE 2018 AL 16 LUGLIO 2018 (84
giorni) |
LA SOLITA E DOVUTA
PICCOLA PRESENTAZIONE
EQUIPAGGIO:
Due
spasimanti con i capelli sempre più
bianchi ma sempre pimpanti e che non vogliono mai mollare.
Il Driver Giorgio sempre più scansa fatiche La Comandante Lilietta:
navigatrice, cuoca, pulitrice, pilota in seconda, cambusiera, badante e a
seconda del momento e dell’umore detta: “Lili”-“Picia”-“Amore”-“Mula”-“Pupa”.
CAMPER Sempre lui, un
grintosissimo e sempre efficiente PLA S701 su Ducato 130 jet sopranominato
“Vagabondo 2°”
PERCORSO
Dettagliato
in modo completo nel racconto che segue
TOTALE
KM PERCORSI: 5100
24 Aprile 2018: Dopo una giornata piena di imprevisti, di vari problemini
risolti con affanno decidiamo nel primo pomeriggio di partire. Un po’ di
provviste d’emergenza nella borsa frigo e via al rimessaggio a spolverare e ad
accendere il motore del Vagabondo. Il nostro desiderio è di allontanarci da
casa e a pensare solo al nostro viaggetto. Un saluto molto carino con la
famiglia Papo al completo compreso il nipotino Diego e si và. Il tragitto è
molto breve perché ci fermiamo nel posteggio di Grado
accolti da un paio di zanzare che sanno di fare una brutta fine. Due passi e
siamo seduti al ristorante del vicino campeggio “Al Bosco” e in un clima molto
suggestivo al lume di candela e un’accoglienza molto carina facciamo un ottimo
pasto a base di pesce. Passeggiata di ritorno verso il camper al chiaro di luna
molto romantico. Abbiamo iniziato la vacanza molto bene.
25 Aprile 2018: Ci svegliamo con
un tempo molto bello, la fretta non è di casa nostra. Mettiamo in moto il
nostro Vagabondo con meta Porto Garibaldi, sostiamo
di fronte alla nostra solita pescheria “friggitoria” per un buon pranzetto di
pesce.
Una breve “siesta”
e via ad imboccare la statale E45. In serata raggiungiamo l’area di sosta gratuita
di Città di Castello, siamo
in compagnia di molti camper provenienti da varie località. Una passeggiata per
sgranchirci un po’ le gambe e rientrando quasi subito al camper per una buona
cenetta e un po' di tv.
26 Aprile 2018: Il viaggio di
avvicinamento alla nostra meta continua, ci fermiamo all’ombra di un bel albero
nelle vicinanze di Orte per pranzare. Dopo la
siesta riprendiamo il nostro viaggio facendo un po’ di km. per arrivare alle 17
nel posteggio davanti all’ingresso dell’Abbazia di
Monte Cassino. Dopo esserci sistemati molto bene
e vicino ad un altro paio di camper già predisposti per il pernottamento, ( biglietto 8 €
per 24 ore.) c’è ancora il tempo per entrare e per meravigliarci delle
incredibili bellezze che si presentano davanti ai nostri occhi. Un’occasione da
non perdere per chi passa da queste parti.
27 Aprile 2018: Notte
tranquillissima. Si parte e lungo il tragitto una fermata “golosa” in un
caseificio per riempire il frigorifero di vari formaggi e latticini. Sosta per
il pranzo in un’area di servizio sotto un alberetto striminzito ma che
ombreggiava sufficientemente la dinette . Il “Vagabondo” inghiottiva
tranquillamente i 400 km. e verso sera fermava il motore a Scalea nell’area di sosta stabilimento balneare “Dolce
Vita”, posto molto bello sul mare e ancora in preparazione per la stagione
estiva. Ci sono alcuni camper per cui la compagnia non ci manca.
28 Aprile 2018: Sembra incredibile ma siamo già a Villa San Giovanni, l’imbarco sul traghetto della
“Caronte” è velocissimo, (Andata e ritorno validità tre mesi € 95). Sbarcati a Messina in una bolgia pazzesca di “vù comprà”, “di
lava vetri”, e di “mendicanti”, siamo letteralmente scappati via prendendo la
strada provinciale per Giardini Naxos – Taormina attraversando le cittadine di: Pistunina, Tremestieri, Galati Marina, Scaletta Zanclea, Ali Terme, Nizza di Sicilia, Rocca Lumera,
Furci Siculo, S.Teresa di Riva, S. Alessio Siculo, Letojani, Mazzarò, Taormina,
Giardini Naxos, Naxos. Non l’avessimo mai
fatto,un traffico disordinato all’inverosimile, un caos incredibile, posteggi
selvaggi, portiere aperte a non finire, passaggi con il camper a pochi
millimetri da automobili, muri, balconi e marciapiedi. Insomma capelli bianchi
in abbondanza. Sconsiglio a tutti di fare questa strada provinciale anche se
molto panoramica. A conclusione di ciò ci siamo persi nei vicoli di Taormina, per fortuna un gentilissimo centauro ci ha
accompagnato fino all’ingresso dell’area di sosta “Parking Lagani”, un’area
molto bella con piazzola in ghiaia, con patio in quadroni con ombrellone,tavolo
con 4 sedie, lavandino con acqua potabile e attacco 220v. Ci sono inoltre
pulitissimi servizi con docce … il tutto per 16€ /24 ore.
29Aprile 2018: Ci svegliamo con l’Etna imbiancato dalla neve e fumoso, fa un caldo
incredibile per il periodo. Con un coraggio pazzesco facciamo una passeggiata
esplorativa nei dintorni e rientriamo quasi subito mettendoci in relax sotto
l’ombra della veranda del nostro Vagabondo fino al pomeriggio inoltrato. In serata è d’obbligo
una passeggiata sul lungomare di Giardini Naxos per poi finire
nelle sale del ristorante “La Capannina” che con 47€ ci sfama a suon
di tagliatelle alle seppie,pesce fritto e del buon vino. Alle ore 22 sto
perdendo una partita a carte per cui subito a nanna.
30 Aprile 2018: Di fronte all’area
di sosta c’è la fermata di un bus che in una strada da brivido ci porta al
centro di una superlativa Taormina. Ville
sfarzose, palazzi molto belli, una via centrale piena di turisti. Visitiamo
l’anfiteatro Greco che è in una posizione panoramica fantastica, guardiamo ogni
angolo, ogni gradino, ogni pietra, sempre con gli occhi rivolti anche verso il
magnifico mare sotto di noi. Una pizza e una birra alla trattoria “Al Ciclope”.
Altre vasche nel centro dove la mia “Picia” non si lascia scappare neanche una
vetrina.
01 Maggio 2018: Facciamo tutti i
preparativi per partire ma poi cambiamo idea:
il sentiero di circa 500 metri di fronte all’entrata dell’area, ci porta
su una spiaggia con scogli nerissimi di lava e un’acqua azzurrissima. Entriamo
in acqua, è il nostro primo bagno di quest’anno, e ci si raffredda anche il
“bunigolo”. Giochiamo un po’ fra le onde e poi torniamo all’ombra fresca del
nostro camper.
02 Maggio 2018: Su consiglio dei
vicini d’area prendiamo un bus e facciamo un gita in un borgo decantato il più
bello d’Italia “Castelmola” che è su un
cucuzzolo nelle vicinanze di Taormina.
Il
borgo è molto bello ma a causa della nebbia non vediamo il panorama (peccato). In un viottolo ben indicato esiste
il bar “Turrisi” il bar più porno d’Italia; Non vi racconto i particolari di
questo bar …. dovete andarci a bere una birra! E’ ora di pranzo e posiamo le
stanche membra in un ristorantino che ci offre una buonissima pasta alla Norma,
con contorno di peperonata e melanzane.
03 Maggio 2018: Questa mattina
piove, siamo chiusi in camper aspettando che rischiari un po’ per muoverci
verso le vicine gole di Alcantara. Dopo le
solite peripezie stradali arriviamo nei parcheggi delle gole dove tanto di
cartelli ti avvisano che non si può pernottare con il camper. Per fortuna
dall’altra parte della strada esiste un’area di sosta (poco più di un orto,
però con i servizi e l’energia elettrica): “Gole di Alcantara” che per 10 € ti
sistema.
04 Maggio 2018: Colazione, zaini
in spalla, e via. Il posto e la posizione sono incantevoli, tutto molto ben
curato e organizzato (entrata € 16 ). Per tutto il resto ci ha pensato la
natura, la visita dura due ore più la camminata nelle acque gelide. I sentieri
sono agevoli e sicuri, c’è un finto parco preistorico che quando passi gli
animali cominciano a muoversi. Abbiamo pranzato nel self-service all’ingresso
con scolaresche e turisti anche stranieri. Riprendiamo il camper e viaggiamo
lungo una strada interna montagnosa in una natura selvaggia che attraversa la Sicilia da Est a Nord, passando
per: Francavilla di Sicilia, Novara di Sicilia,
Mazzarra S. Andrea,Terme Vigliatore (sul mare Tirreno),Oliveri, Tindaris,
Marina di Patti e finalmente la località balneare di San Giorgio. Ci posteggiamo anche per il pernottamento
su un prato lungo il mare in compagnia di un equipaggio tedesco.
05-06 Maggio 2018: Notte favolosa e
tranquilla, facciamo una bella passeggiata per il paese: un caffè e si parte.
Un occhiata di transito a Gioiosa Marea, a Capo
D’orlando, a S. Agata Militello, a S. Stefano di
Camastra, e finalmente a Cefalù. Sostiamo
in un parcheggio misto camper/auto che non offre niente ma che è vicinissimo
alla spiaggia e al centro storico del paese. Una grande passeggiata ci fa
scoprire le vie principali, i monumenti e tutti i vicoli che sono molto
caratteristici. Alla sera un po’ stanchi ci regaliamo una buona cenetta al
ristorante “Al Gabbiano”. Il mattino ci trova felici e pronti per una giornata
di separazione. Uno verso il paese e l’altra sulla sabbia di una spiaggia con
un mare molto bello. Un viavai tra creme, sdraio, giornali, bibite, fa arrivare
la sera. Il “Ragno D’oro” ci attrae con seppie,cozze,vino, tutto molto buono.
07-08-09- Maggio 2018: Palermo è a un tiro di schioppo, prendiamo la statale
S.S.113 che all’improvviso è interrotta senza nessun preavviso. Si deve tornare
indietro per un bel po’ per poi prendere l’autostrada. Il traffico è scorrevole
e arriviamo senza nessuna difficoltà all’area di sosta “Green Car Parcheggio”.
Un’area che ha tutto, anche tanto cemento e circondata da palazzi. Si deve
essere forniti di condizionatori e ventilatori se no si muore dal caldo. La sua
fortuna e che è in centro città e tanti camperisti (come noi) la usano solo per
questo “20€x24 ore” (ho saputo che ci sono migliori alternative). Il
pomeriggio è nostro,usciamo per scoprire dove siamo e come possiamo muoverci.
Abbiamo attraversato buona parte del viale Vittorio Emanuele
prendendo nota delle varie attrattive che domani
saranno nostre. I nostri mezzi di locomozione sono quasi corrosi, le suole
fumano e urlano una sosta, facciamo i soliti ultimi 500 metri e siamo
stravaccati sulle poltrone del nostro “Vagabondo”. Una giornata molto stancante
ma anche molto interessante. Una doccia rigenerante e siamo pronti per domani.
La giornata molto bella ci trova a visitare come inizio la Cattedrale, poi la
chiesa di san Cataldo, la chiesa dei Teatini, la chiesa di Santa Maria
dell’Ammiraglio detta “Marturana”, il Palazzo Pretorio, la Fontana della
Vergogna. Ci siamo inoltrati in diversi vicoli caratteristici e osservato molti
palazzi stupendi. Siamo in tilt, rimandiamo a domani la continuazione della
scorribanda per Palermo. Il tempo ci gratifica con un bel sole e una bella temperatura.
Siamo davanti al superbo palazzo Reale e dei Normanni e ci tuffiamo dentro per
visitarlo, peccato che tante sale siano chiuse per lavori. La meravigliosa
Cappella Palatina ci lascia senza fiato per la sua bellezza. Imbocchiamo la via
Maqueda per visitare i rioni di Vucciria, del Capo e del Ballaro’ con il suo
imponente mercato e dove, seduti in un localino fatiscente abbiamo mangiato un
po’ di specialità palermitane. E’ incredibile, è un altro mondo, un terribile
casino ma molto ordinato, io credo che in quel posto vendano anche la luna. La
mattinata successiva ci vede passeggiare e attraversare diverse piazze fino ad
arrivare nei pressi dell’immenso Teatro Massimo; poi al volo preso il bus
gratuito che fa’ il giro del centro storico. Ammassati come le sardine, dopo un
paio di minuti di panico siamo riusciti a sederci e a vedere tutto quello che
il tragitto offriva. Siamo di nuovo in Piazza Dell’Indipendenza e con gli
ultimi quattro passi siamo sotto la doccia calda dell’area di sosta. Il
programma odierno prevede la visita alla cattedrale di Monreale.
Ci si arriva con l’autobus affollatissimo di turisti e meta preferita dei
ladruncoli. Ritardiamo un bel po’ per un imprevisto caso di malavita locale, ma
finalmente siamo all’interno della cattedrale che è molto bella ma dopo quelle
già viste in precedenza, questa non ci ha entusiasmato molto. In compenso
abbiamo visto come in un film un matrimonio con tanto di carrozze, cavalli
addobbati a festa e invitati elegantissimi.
10-11-12-13-14- Maggio 2018: Lasciamo l’area di
sosta e Palermo che ci ha regalato grandi
emozioni (positive e negative). Seguiamo la panoramicissima strada costiera con un tentativo di sosta in
uno spiazzo- posteggio nel porto di Mondello. Ma
siamo cacciati subito via da dei custodi travestiti da gendarmi della
capitaneria. Seguito il viale a mare e dopo poche centinaia di metri ci siamo
accostati al marciapiede che teneva d’occhio il mare, una sosta carina e
tranquilla per il pranzo e una siesta. Proseguendo abbiamo attraversato località
costiere incredibilmente belle. L’attenzione nella guida non deve mancare
perche’ le strade diventano improvvisamente talmente strette che appena ci
passiamo con il camper. All’altezza dell’isola Delle
Femmine percorriamo una strada un po’interna ma che offre dei panorami e
dei paesini uno più bello dell’altro. Rasentiamo Punta
Raisi, Terrasini, San Cataldo,
Trapppeto, Alcamo Marina. Siamo nuovamente sbucati sulla litoranea che
guarda il golfo di Castellammare. Saltiamo Scopello per addentrarci in certe strade, stradine
,interruzioni, frane, divieti, retromarce da brivido, fino al paese di Macari che si trova su un cucuzzolo con una vista da
cartolina sul golfo di Cofano, e su una punta
della nostra meta San Vito Lo Capo. Ci siamo.
Troviamo con un po' di difficoltà l’area di sosta in via del Faro 36, ma
dopo sistemati restiamo senza fiato
dalla magnificenza di quello che ci circonda. Anche il “Vagabondo” spegne il
motore per godere in silenzio questo stupendo lavoro della natura.
Questa modesta area di sosta è un piccolo
paradiso, ha una capacità di 15 camper e offre tutti i servizi compreso le
docce calde a gettone. Il gestore e’ simpaticissimo e molto cordiale,in pochi
minuti ci ha raccontato la sua vita. Abbiamo il camper posteggiato sul mare,
siamo in compagnia di altri camper e facciamo subito amicizia con Mimmo e Patrizia di Ariccia (Roma), passiamo la
serata assieme raccontandoci le nostre avventure. Il centro del paese è raggiungibile
a piedi in dieci minuti, e’ molto carino , con tantissimi negozi e una miriade
di trattorie tra cui la famosa “GnaSara” dove si deve mangiare il cus-cus di
pesce che è una vera specialità.. La spiaggia è enorme, il mare in questa
stagione ha sfumature di colori incantevoli che vanno dal verde acqua al blu
intenso, la vegetazione è rigogliosa e sullo sfondo a fare bella figura il
monte “Monaco” che con il crepuscolo ci dona dei colori mozza fiato creando
un’atmosfera da fiaba. Qui il dolce far niente vince su tutte le intenzioni, il
tempo è bello e la temperatura è piacevolissima, gli amici di Ariccia sono
partiti con scambio di indirizzi e numeri di telefoni.
15 Maggio 2018: Uscendo da San Vito lo Capo facciamo si e no un paio di km. di
strada costiera e siamo costretti a fermarci su un belvedere per ammirare il
Paradiso; è incredibile la bellezza della costa, del mare, delle spiagge che si
intravedono tra una vegetazione colorata, siamo un po’prima di punta del Saraceno tra il golfo di “Cofano”
e il golfo di “Bonagia”.
Questa visione è un altro bel regalo della
Sicilia. Nel paese di Custonaci facciamo il
pieno di vino locale che scegliamo dopo diversi assaggi. Siamo alle porte di Erice
e posteggiamo il camper in divieto di sosta con la complicità di una simpatica
vigilessa che ci concede tutto il tempo (un paio d’ore) per visitare la
cittadina che è bella..bella..bella.
Salutiamo riconoscenti la vigilessa e prendiamo la direzione di Trapani verso le saline di ”Mozia”
(Muthia). Troviamo posteggio e anche pernottamento gratuito proprio di fronte
all’ingresso dell’imbarcadero delle visite in un vasto cortile sul retro di una
bottega di souvenirs, proprietà di una signora che ti accoglie con la massima
gentilezza. Il giorno dopo ci sentiamo di acquistare da lei i sacchetti di sale
che porteremo ai nostri cari e di assaggiare la granita al limone fatta proprio
da lei …… buonissima.
16 Maggio 2018: Preso una barca assieme
ad altri turisti e fatto il giro delle isolette e dei cumuli di sale per poi
sbarcare a Mozia e visitare a piedi tutta
l’isola soffermandoci soprattutto nella parte archeologica. Muoviamo le ruote del Vagabondo per un’altra
meta. Attraversiamo Marsala e le sue cantine per
approdare in un parcheggio gratuito nel porto di Mazzara
del Vallo, siamo in compagnia di altri camper e ci prepariamo per il
pernottamento.
17 Maggio 2018: Trascorso una
nottata molto tranquilla, e appena aperto la porta del camper si è presentato
un ragazzo di colore che ci invita a visitare la Hasbah nel centro storico
della città. Una sorpresa, l’architettura,i colori, le piastrelle, i vicoli
strettissimi,sembra di essere in una città araba. A pochi passi da questa
bellissima realtà entriamo nel centro storico di Mazzara
che è altrettanto bello e con la
piantina in mano visitiamo tutti i posti consigliati. Entrando nella cattedrale
restiamo a bocca aperta dalla sua bellezza, veramente tutto molto interessante.
Dopo un aperitivo rientriamo al camper per un boccone e la partenza verso Selinunte e la sua area archeologica. Seguiamo sempre
la strada costiera per godere dei sui panorami marini che questa volta però ci
tradiscono; grandi terreni incolti, pianure deserte, tratti di strada che ai
lati si vedono solamente erbacce e alcune tracce di coltivazioni abbandonate.
Il mare è a pochi metri ma irraggiungibile. Finalmente arriviamo a Marinella di Selinunte e con un po’ di difficoltà
troviamo un posteggio gratuito molto vicino all’ingresso del sito (piazzale
delle Metope). Siamo in compagnia di un equipaggio svizzero per cui tiriamo su
la parabola, una cena veloce e a nanna per essere preparati alla sfacchinata di
domani.
18 Maggio 2018: C’è tanta gente all’entrata
del sito. Costa 12€ e poi, se si vuole con altri 12€ c’è un trenino che fa la
spola tra le rovine. I resti dei templi e delle acropoli sono incredibilmente
belli, creano un’atmosfera surreale, ti fa pensare a come accidenti riuscivano
quella volta a lavorare e a montare queste mega pietre. Ci accompagna una
pioggerellina che rende ancora più affascinante questo luogo immenso, fra
queste rovine enormi dove anche il mare a due passi fa la sua parte. Usciamo
stanchi e molto appagati di questa visita di circa tre ore. Partiamo in cerca
di altre avventure. A pochi km. sempre sulla costa nella località di Triscina troviamo il campeggio”Helios” convenzionato
con l’Acsi per 17€ al giorno, ci sistemiamo in un’ampia piazzola circondati da
mezza Olanda. C’è anche un equipaggio italiano: Gianni
e Pia di Verona amici dei nostri amici
Muggesani Toni e Maria a cui mandiamo subito un messaggino.
19-20- Maggio 2018: Spaparacchiati tra
sole e mare, il tempo è stupendo con i suoi 24 gradi, una spiaggia di sabbia a perdita
d’occhio con solo una decina di persone e un mare cristallino e trasparente ci
fa pensare a come sarà questo posto ad Agosto!!!. Passeggiando lungo la
spiaggia notiamo moltissime case,e ville sfarzose tutte murate e circondate da
nastri con divieto di passaggio,”probabilmente sequestrate ???”. Fatto un tuffo
tra le onde gelide che ci ritempra per continuare la passeggiata. Peccato che
non esista qui vicino un centro per svagarsi un po’ di più. Questa sera siamo a
cena preparata dalla moglie del titolare del campeggio: pasta con gamberetti,
pesce spada, contorni vari, cannoli siciliani, vino locale e tanta cordialità e
simpatia …..il tutto per 25 € a testa. La giornata si apre ancora con un tempo
molto bello. Con fatica facciamo un po’ di pulizie al camper e un piccolo
bucato, corriamo alla spiaggia e ci immergiamo nell’azzurro del mare tantissime
volte. Raccolgo un cestino di more del gelso che persino cadono a terra nel
viale del campeggio, sono dolcissime. Qui si sta benone ma dobbiamo muoverci e domani
si cambia destinazione.
21 Maggio 2018: Alcuni km. e siamo
in periferia di Sciacca dove esiste un museo
all’aperto denominato “Il castello incantato”.
Si tratta di una collinetta con tanti
sentieri e ai lati tantissime rocce
tutte scolpite con immagini facciali. C’è tutta una storia dietro a
questa mostra così originale. Dopo la visita andiamo a cercare un posteggio
anche per il pernottamento. Lo troviamo subito nel piazzale del porto vicino
all’imbarcadero dei pescatori. Qui vendono soltanto pesce, in pescheria, nelle
barche, su dei carretti, e nelle automobili. Comperiamo dei gamberoni e li
facciamo alla griglia sul molo sotto un lampione. Ottimi con un buon bicchiere
di vino. Tutto bene, un giornata felice, stiamo bene e ci prepariamo per la
notte.
22 Maggio 2018: Notte
tranquillissima,l’unico disturbo e che all’alba uno alla volta i pescherecci
prendevano il largo e ci mandavano in sottofondo il rumore dei loro motori.
Passiamo la mattinata a visitare Sciacca. Strade
strette invase dagli scarichi puzzolenti delle automobili e una grande piazza
“bellavista”. Non trovando nessun altra
cosa interessante scendiamo al porto e al nostro camper per pranzare, fare una
penichella e partire per un altro lido. Strada facendo, la natura ci regala
panorami da lasciarci gli occhi. Nel frattempo siamo arrivati a Porto Empedocle
e troviamo subito l’area di sosta di “Punta Piccola Park” che è un grande
spiazzo di ghiaia recintato, una stupenda e vastissima spiaggia dorata e un
mare blu . Ci sono tutti i servizi tranne l’acqua potabile, il tutto per 15 €
giornalieri. La titolare signora Marisa ci dà tutte le informazioni possibili
per visitare i dintorni. La cena è pronta e c’è un bel fresco che ti invita a
tirare su la copertina.
23-24-25- Maggio 2018: Stiamo camminando
a piedi nudi sulla spiaggia con un sole prepotente e un bel venticello che ci
accompagna fino al sito della famosa “Scala Dei Turchi”.
Cosa dire, è uno spettacolo di colori più
che incredibile. Questa collina di un bianco accecante sagomata con forme
fantasiose dal vento e dalle onde, che si tuffa in mare attorniata da piccoli scogli affioranti
che trasformano le onde in magnifici spruzzi che sembrano panna montata e poi
il mare che comincia con un colore neutro per poi trasformarsi in sfumature
verdi, azzurre, e blù scuro. La sabbia dorata, i cespugli marini verdissimi con
dei fiori bianchi e rossi, il tutto crea una atmosfera da sogno che ti fa stare
a bocca aperta e non ti fa più andare via. Riprendiamo la strada del ritorno
girandoci più volte per riammirare quella Scala dei Turchi anche con la
sensazione che sia stata soltanto un sogno. Il resto della giornata e del
giorno dopo lo passiamo in spiaggia, facendo i pigroni, qualche tuffo tra le
onde, qualche libro, qualche bibita, tanto sole e poi arriva la sera. Si alza un po’ di vento ed è
il momento di rientrare al camper. Siamo a pochi chilometri da Agrigento. Ci accompagna con l’ automobile la titolare
dell’area di sosta. La nostra idea era di visitare la parte archeologica ma il
destino ha voluto che ci fosse anche un vastissimo mercatino settimanale per
cui la mia “Mula” mi ha salutato dandomi appuntamento per un paio d’ore più
tardi. Su un tavolo della famosa e “consigliata” pasticceria Albanese
divoriamo: polpette, pasta alla siciliana, cannoli, cassate siciliane, birre e
caffè per la modica cifra di € 17,50. Se Dio vuole riusciamo anche a visitare
un po’ della città e un po’ della Valle dei Templi che a nostro avviso ci è
sembrata meno affascinante di quella di Selinunte. Si rientra all’area
di sosta e si finisce la giornata al sole sulla spiaggia.
26-27-28- Maggio 2018: Il Vagabondo vuole
scaldare il motore e allora ci muoviamo. Attraversiamo delle ampie vallate
tutte coltivate, molto ordinate che a seconda del prodotto coltivato regalano dei colori da cartolina. Siamo
arrivati a Gela e sul lungo mare sotto una
gigantesca palma sostiamo per il pranzo e la siesta. Puntiamo il timone verso Piazza Armerina e Villa del
Casale dove arriviamo che è già l’ora di chiusura. La città è in piena
festa con una miriade di bancarelle che ci fanno perdere l’orientamento. Non
sapendo dove andare parliamo con il bigliettaio che ci invita a pernottare nei
pressi della sua abitazione. Lui è il custode e abita in una villa con un parco
favoloso “Villa delle Meraviglie”. Siamo soli, nel buio più assoluto e neanche
a farlo apposta, per una mia sciocchezza, dopo cena sono stato male. La mia
“Mula” ha vissuto un momento pauroso anche a causa del posto solitario.
Intervento dell’ambulanza e ricovero all’ospedale dove ha trovato persone che
l’hanno molto aiutata. Dopo una notte in osservazione e fatti gli esami dovuti,
al pomeriggio mi hanno dimesso. Non dimenticheremo mai il calore umano che ci
ha circondati in questa occasione. I medici e gli infermieri, Laura, moglie del mio vicino di letto, Giuseppe,
l’autista dell’ambulanza, che con la sua auto e finito il turno di notte ha
accompagnata Lili al camper e lo ha guidato
lui fino al parcheggio dell’ospedale. Gente meravigliosa. Molto provati ci siamo
recati nella vicina area di sosta in via Villarosa a Piazza
Armerina, un’area carina ma ancora da completare. Sul tardi è arrivato
l’equipaggio di Roma conosciuto a Porto Empedocle.
Siamo in due camper. Speriamo in una buona e tranquilla nottata visto anche il
fresco che fa e che io sto
meglio.
Al mattino il sole non scherza, fa già
molto caldo. Sostiamo in un vicino agriturismo
per pranzare e poi andiamo a visitare
La Villa del
Casale è una sorpresa, tantissima
gente, il sito è grandissimo e ben organizzato nei suoi percorsi di
camminamento, i mosaici sono fantastici e molto ben conservati, alcuni
pavimenti sembrano fatti da poco. Usciamo dopo circa un paio d’ore molto soddisfatti.
Facciamo un po’ di km. prima di arrivare a Punta
Braccetto ed entrare al campeggio “Scarabeo”. I posti Acsi sono esauriti
e visto che nei paraggi non esiste nessuna area di sosta, entriamo in questo
bellissimo camping a 5 stelle per il pernottamento.
29 Maggio - 06-Giugno-2018: Stiamo
attraversando una zona che a tratti è molto brutta, si vedono soltanto
vastissime serre di pomodoro, tantissime sono molto mal ridotte, sembrano quasi
abbandonate. Attraversiamo Punta Secca molto
carina, altre infinite serre fino a Marina di Ragusa,
si continua fino a Donnalucata dove ci fermiamo
nel porto davanti ad una pescheria a chiedere informazioni per un’ area di
sosta camper . Non riuscendo a capire le indicazioni, un ragazzo in motorino ci
accompagna alla porta del campeggio “Picadilly” che si trova poco distante. I
gentilissimi gestori (Adriano e Sabrina Tel.
3338396929) ci fanno accomodare in una ampia piazzola fornita di acqua e
corrente e molto vicina al mare. Il campeggio è spartano ma pulitissimo e molto
ben curato il tutto per 10€ al giorno. Capiamo che questo è il posto ideale per
riprenderci dallo stress subito per il mio malessere. Due passi sull’infinita spiaggia e poi al
camper per finire la giornata. Questa mattina non sto bene, mi è venuta la
febbre a causa di un’infezione presa in ospedale. Sosta forzata per un paio di
giorni, io sotto la veranda all’ombra e la mia “Picia” a fare il pieno di sole
e mare. Per fortuna non occorre muoversi per rifornire la cambusa, qui arrivano
ogni giorno dei furgoncini con pane,frutta,verdura e formaggi. Sto meglio e mi
azzardo a fare una piccola passeggiata con la mia “Mula” lungo la spiaggia con
un grande cappello in testa. Siamo sempre sui 30 gradi e con un sole accecante.
Essendo il fine settimana il campeggio si è riempito di camper di stranieri e
di locali. Sono tutti molto bravi, salutano, trattengono i bambini, e
rispettano le regole del vivere civile.
Chiediamo al titolare un’auto a noleggio per andare al supermercato che
si trova nelle vicinanze. Ma il sig. Adriano si offre di accompagnarci lui. Per
motivi suoi doveva andare a Scicli, così ha portato molto volentieri anche noi e ci ha
spiegato alcune cose prima di lasciarci un po’ di tempo da soli per visitare il
centro storico molto ma molto bello. In questa città hanno girato i telefilm
del commissario Montalbano. Al rientro ci ha
fatto vedere le colline che circondano la cittadina e che sono piene di ruderi
antichi, qualche castello e rioni con le case costruite a suo tempo completamente
in pietra. Ci lascia davanti al super
mercato “Crai” attendendo una telefonata per venirci a riprendere. Questa sì
che è gentilezza! Al mattino successivo, si pianta nella sabbia l’ombrellone,
si fanno delle stupende passeggiate a piedi nudi sulla sabbia e, ogni tanto un
bagnetto fra le onde spumeggianti. E cosi via fino alla sera finendo la
giornata al camper cercando di riprendere fiato al fresco sotto la veranda.
Oggi grande pulizie e preparazione del Vagabondo perché domani ci si muove verso
altre destinazioni.
07-08-09-
Giugno 2018: Siamo parcheggiati in Piazza della Repubblica a Ragusa Ibla. Visitiamo il
centro storico che è un sogno, non perdiamo nulla di quello che agli occhi e al
cuore interessa. Pranziamo in un locale caratteristico e ripartiamo. Si
attraversa Modica, la zona di Ispica e
un’occhiata a Pachino e al suo litorale molto
panoramico. Arriviamo a Noto e all’area di sosta “Noto Parking” che si trova un po’ in periferia.
E’ un profumato limoneto, l’ombra è poca ma noi ci infiliamo tra una sequenza
di alberi fino a che i limoni ci entrano dalle finestre. Domani la gestrice
signora “Maria” ci porterà con la navetta gratuita nel centro storico
della cittadina. Dire che Noto è bella è dire poco, il suo barocco ci assale da tutte le
parti, palazzi, case, chiese, strade, ringhiere, balconi. Fatto il pieno di
bellezze e di storia, comprato pomodorini secchi, limoni e capperi, veniamo
prelevati dalla signora Maria insieme ad altri turisti e torniamo al camper.
Ripartiamo verso Siracusa e con qualche difficoltà anche per la Garmin, troviamo
l’area di sosta “IppoCamper”. La titolare professoressa signora “Maria Concetta” ci fa
sedere, ci offre da bere e ci rapisce con
una lunga e appassionante lezione di storia dell’arte di Siracusa partendo dall’era
dei Greci in poi. Ogni tanto si avvicina il suo compagno “Salvo” ma lei lo caccia
via. Dopo un tempo interminabile ma piacevole, riusciamo a svincolarci e ci
diamo appuntamento a domani mattina. Vicino all’area c’è un centro commerciale
e io rimango solo soletto per un po’ di tempo. Anche questa mattina il caldo si
fa sentire. Come d’accordo i titolari
ci accompagnano nel
grande mercato dove tutti ti offrono assaggi dei loro prodotti. Ci separiamo da
Maria Concetta e da Salvo per fare un giretto per conto nostro.
Ortigia è
nostra. La storia esplode da ogni vicolo, le cose da vedere sono tante: la
giudecca, le fontane, chiese, palazzi, il sotterraneo che porta al mare, il
lungo mare ombreggiato da un’infinità di palme,
pranzetto alla friggitoria “Alfeo”, in riva al mare. Di
seguito un’interminabile vasca sul
lungomare dai panorami stupendi. Ci rendiamo conto che la “lezione di storia” di Maria Concetta ci ha fatto
apprezzare e capire tante cose su questa città così bella e, ci ha fatto venire
anche un po’ di nostalgia per la nostra Trieste che un po’ le assomiglia.
10-11-12- Giugno 2018: Saluti calorosi con i due titolari dell’area
di sosta e alziamo le ancore. Pochi metri per fare il pieno della cambusa nel
centro commerciale e proseguiamo per la strada litoranea per un bel tratto
godendo dei panorami regalati dalla natura, poi alle porte di Catania,
prendiamo una super strada fino alla località di Letojanni
attraversando molte belle località tra cui Taormina.
Troviamo con facilità il
campeggio “Paradise” convenzionato con l’Acsi per 17€ al giorno. Troviamo una
bella piazzola che sembra cadere in mare, fuori le sedie e restiamo per un bel
po’ ad ammirare affascinati il tramonto con sullo sfondo il colle di Taormina.
Sembra una favola, tutto molto bello. La vita in campeggio lascia poco spazio
al racconto, c’è solo il mare,il sole e tanti piccoli sassolini che ti entrano
tra le dita e ti fanno un male boia, la veranda ci accoglie spesso sotto la sua
ombra e le sue sdraio per fare delle sane sieste. Ceniamo nel ristorante del
campeggio che ci sorprende per la bontà dei suoi piatti (tagliatelle allo
scoglio,pepata di cozze,cassata siciliana ). Mentre siamo sdraiati sulla
spiaggia e sotto un bel sole commentiamo che siamo agli sgoccioli,ancora pochi
km. e lasciamo la Sicilia. Siamo tornati indietro con la memoria e abbiamo
cercato di mettere a confronto le bellezze delle località attraversate e ci è
quasi venuta la voglia di rifare tutto di nuovo. Verso l’alba sono stato
svegliato da un delizioso cinguettio di qualche usignolo o di qualche capinera
e la risacca che sembrava aggredirmi non mi lasciava più riaddormentare.
13 Giugno 2018:
Prepariamo il camper per partire,il rombo possente del Vagabondo ci fa capire
che tutto va bene. Percorriamo strade sconosciute fino a Santa
Teresa di Riva dove la mia “ Mula” intravvede un sacco di bancarelle che formano
un grande mercatino settimanale, sosta dovuta e altrettanta dovuta separazione
per un paio d’ore. Per fortuna siamo in riva al mare, finalmente la “Mula” si
fa viva tutta raggiante e soddisfatta anche perché si è comperata qualche
straccetto. Pranzo sul mare sotto una palma e ripreso la strada verso Messina per
salire sul traghetto. Tutto liscio e veloce,siamo già a Villa San
Giovanni, pochi km. e siamo in Paradiso, una natura splendida che
ci fa fermare ed entrare nell’area di sosta “Praiola” a Lido di Palmi, l’area è un po’ spartana
ma ottima per una sosta. Siamo in compagnia di una famiglia con roulotte e un
paio di camper che erano evidentemente abitate da Rom. Il gestore dell’area ci
ha rassicurati sulla serietà di queste persone e inoltre ci ha indicato un
ristorante dietro l’angolo, che abbiamo subito sperimentato. Non ci sono parole
per descrivere quella cena. Il titolare, un omone simpatico, senza chiederci
cosa volevamo mangiare ha preparato una infinità di antipasti di mare uno più
buono dell’altro, accompagnati da vinello fresco …… insomma una serata
indimenticabile.
14-15-16-17-18- Giugno 2018: Questa località
di Lido di Palmi per noi è stata una piacevole
sorpresa, una zona incantevole, il mare incredibile, la spiaggia superlativa,
una natura da cartolina. Con dispiacere lasciamo questa meraviglia per
avventurarci su una strada da coraggiosi, la meta è Tropea.
Attraversiamo paesini meravigliosi, panorami affascinanti e strade strettissime
fino a un divieto di accesso per frana
non segnalato precedentemente. Dopo una inversione pazzesca, dobbiamo ritornare
indietro per un sacco di km. Finalmente siamo alla già conosciuta e per noi
stupenda Tropea. Sorpassiamo quasi di nascosto
l’area di sosta di Ciccio per entrare nell’attiguo campeggio “Marina
Dell’Isola” che è convenzionato con l’Acsi per 13€ al giorno. Siamo in una
piazzola non tanto grande ma in riva al mare e protetti dal sole da grandi
teloni. Finalmente questa notte ha piovuto, il sole fa fatica a spuntare e noi
ne approfittiamo per farci un sacco di coccole. Il sole spinge e noi con gli
occhi un po’ segnati andiamo in spiaggia
a giocarci con le onde. La sera arriva presto e abbiamo preso la decisione di provare per
la cena il ristorante sul mare del campeggio, la scelta si dimostra ottima,
divoriamo delle pepate di cozze, spaghetti allo scoglio, un ampio antipasto di
pesce, tartufi neri, e del buon vino,con lo sconto del 10% del campeggio.
Soddisfatti andiamo a nanna con il pancione pieno. Anche a Tropea fanno il mercatino settimanale per cui
sbuffando saliamo i famosi 90 gradini.
Grande camminata fino in zona cimitero. Appena arrivati sul posto, vedo il
sorriso della mia “Mula” per cui subito
la separazione per un paio d’ore. Sentendoci ancora pimpanti facciamo una
grande vasca per il centro di Tropea e poi
costretti a ridiscendere i 90 gradini per arrivare al nostro Vagabondo che ci
accoglie all’ombra della sua veranda. Questa mattina il cielo è coperto e noi
ne approfittiamo per fare grandi pulizie .Rispunta un bel sole per cui
concludiamo la giornata sulla sabbia dorata e in un mare azzurro stupendo.
Tuoni, fulmini, pioggia, grandine hanno
causato una nottata un po’ agitata, ma adesso un sole splendente ci regala
ancora una giornata da fannulloni in riva al mare. La mia “Picia” non ha le ……
per cucinare e va in ristorante ritornando con due pizze fumanti che divoriamo
nel nostro Vagabondo. Un po’ di tv. e a nanna molto soddisfatti della giornata.
19 Giugno 2018: Dopo la nostra
tradizionale colazione davanti alla Settimana Enigmistica partiamo.
Percorriamo la strada litoranea senza
fretta. Una fermata per il pranzo in un posto abbandonato da dio e dagli
uomini, ma bellissimo per noi perchè in riva al mare, abbastanza ombreggiato e
una brezza invidiabile. Poche persone su una spiaggia ghiaiosa e immensa. Dopo
la siesta le ruote girano e si fermano nel
lungomare di Diamante per rivedere i
bellissimi “Murales”. Armati di ombrello facciamo una lunga vasca per le
viuzze, una sosta nel mercato fisso per riempire qualche buco della cambusa e
poi al camper per muoverci verso Scalea e la sua già visitata area di sosta “Dolce
Vita”. Ci accoglie un uomo tutto fare di colore che con estrema gentilezza ci
sistema in una piazzola che manca poco per toccare il mare con le ruote. I
titolari li vedremo domani.
20-21-22-23-24-25- Giugno 2018: Andiamo incontro
ai titolari dell’area (Sara e Antonio) salutandoli e ricordando della
nostra recente visita, e poi facciamo conoscenza con l’equipaggio accanto al
nostro che sono simpaticissimi e provengono da “Urbania”.
Facciamo una passeggiata verso il paese che dista 500 metri, poi un
signore gentilissimo ci porta con la sua auto fino alla porta di una conosciuta
e fornita pescheria, sardelle e orate pulite sono nostre e pronte per la
griglia. Ci facciamo delle ottime sardelle in “savor” e orate al sale, non
occorre dire che la nostra pancia ride contenta. Neanche a farlo apposta questa
mattina è arrivato nell’area un furgoncino a vendere del pesce. Il mare che è a
dieci metri ci vede arrivare con ombrellone e sedie sdraio fino a sera. Non so
come descrivere il tramonto che è davanti a noi, è tutta una serie di azzurri,
verdi, gialli, rossi, rosa. Qualche nuvoletta all’orizzonte spacca i colori e
trasforma il mare in una pianura incendiata, favoloso. Sono stato invitato
gentilmente con la scopa dalla mia “Mula” a prendere il carrello e a recarmi al
market perché la cambusa sta piangendo..
L’ho presa con calma e il rientro e stato per ora di pranzo; la “Mula” era
preoccupata per la mia lunga assenza, ma appena le ho fatto vedere alcuni
dolcetti è spuntato un sorriso e un cin cin ci ha fatto gustare un ottimo
pranzo. Sole, mare, passeggiate su una spiaggia con dei dannati sassolini che
ti entrano da tutte le parti. Doccia e grande grigliata di peperoni e
melanzane. Ma perché qui le verdure sono così buone? Biciclette e via verso il centro storico di Scalea, che abbiamo fatto un po’ in bici e un po’ a
piedi perché e quasi tutto in salita. Strada facendo siamo entrati al Conad per
un pranzetto veloce e discretamente buono. Il fondo schiena comincia a lamentarsi
e allora rientriamo e passiamo tutto il pomeriggio in compagnia dei vicini Carmen e Massimo. Doccia, cena e un po’ di tv.
Questa notte ha piovuto, ora c’è un sole splendente e noi ripetiamo le stesse
cose, di ieri, bicicletta, mare, mangiate incredibili, bevute e compagnia dei
vicini. Il nostro lettone è molto accogliente. Cosa può succedere al lunedì
mattina??. Il mercatino settimanale uffa!!!, ci andiamo in bicicletta non prima
di avere salutato Massimo e Carmen che
devono rientrare per motivi di “nonnismo” . Incateniamo le bici su un palo e
giriamo separatamente il mercato che è molto vasto e pieno di bancarelle di
vestiario che sono la delizia di Lili. Rientro, un tuffo in mare per
rinfrescarci, siesta lunga e preparazione del camper perché domani ci muoviamo.
26 Giugno 2018: Salutato con baci
e abbracci Sara e Antonio i gestori
dell’area “Dolce Vita”. Siamo pronti per la grande attraversata. Non so quanti
Km. fatti, ma abbiamo attraversato la Calabria,
la Basilicata, un po’ di Campania e siamo in Puglia sul Gargano e più precisamente a San
Giovanni Rotondo. Siamo approdati in una specie di area di
sosta/ristorante con tutti i servizi per 15€ compreso di navetta per il sito di
Padre Pio. Siamo in compagnia di altri quattro equipaggi per cui ci sistemiamo
per un po’ di relax mentale e fisico e per la notte. Domani si vedrà.
27 Giugno 2018: L’area si chiama
“Lo Chalet” in via prolungamento viale Padre Pio. Alle 9.30, la navetta ci
porta alla porta del santuario. La struttura, opera di Renzo Piano è più che
stupenda, incredibile, ultramoderna ma dall’atmosfera mistica.
I mosaici che riempiono tutte le pareti
dell’edificio sono superbi, secondo me l’insieme è unico al mondo. Una visita
che merita il viaggio. Visitiamo anche la vecchia chiesa dove aveva la sua
cella Padre Pio. Tutta la cittadina vive in funzione del santo, purtroppo anche
tutto l’apparato commerciale che disturba un po’. Dopo aver visitato tutto il centro
torniamo al camper per prendere la direzione di Monte
San Angelo, per poi proseguire verso Porto Mattinata. Seguendo la costiera superiamo
località da cartolina, tipo: Baia di Zagarre, Pugno
chiuso, Testa del Gargano e arriviamo nella
sempre fantastica Vieste con il suo
caratteristico “Pizzomunno” tutto bianco e
con la sua bella storia alle spalle. Attracchiamo al campeggio/area di sosta
“Apeneste” che è a due passi dal centro e attiguo al mare.
28-29-30- Giugno-01-Luglio 2018: Noi siamo
affascinati da Vieste e i suoi dintorni. E’
l’ideale per sostare qualche giorno visto che il mare con la sua bella spiaggia
è oltre la strada. Il centro storico è vicinissimo. A volte anche noi abbiamo
voglia di “vita”: il mercatino, i negozi,
alcuni vicoli suggestivi, le zone del faro e del castello e infine il viale
centrale pieno di gente che và su e giù soffermandosi tra le vetrine e i
ristoranti. Un po’ di spesa, le indimenticabili pastine e siamo al camper per
passare una tranquilla serata nel nostro Vagabondo. Il tempo è sempre bello,e
ci costringe a passare la giornata in spiaggia. Il ristorante vicino a noi il
“Pizzomuno” ci chiama per la cena, ed ha fatto bene perché rimaniamo
soddisfatti. E’ piena estate e ci si deve proteggere con cappellino e tanta
crema solare. Una sera ci vede seduti al fresco e panoramico ristorante
“Gustos” , un gratinato mare, gnocchi ai ricci di mare, troccoli alla Gustus,
le cassate siciliane e del buon vino ci fa sentire in pace con il mondo intero.
Una sveglia piene di coccole, con il risultato di uno sguardo strabico, e una
camminata stramba. Fa caldo e nel pomeriggio siamo costretti ad accendere il
condizionatore al massimo. Una passeggiata serale ci fa finire in bellezza la
giornata.
02 Luglio 2018: Oggi faremo un
pezzetto di strada fino a Peschicci, Una
cittadina che più tardi scopriremo di esserci già stati. Facciamo sosta in
un’area che sembra un orto però è vicino al mare e anche al centro del paese.
L’ombra è carente,e il caldo si fa sentire. Al pomeriggio prendiamo una navetta
abusiva con altra gente e siamo al centro storico, facciamo una lunga vasca per
il viale centrale e, più proseguiamo più ci viene in mente di aver già
passeggiato per queste bellissime strade. Cena, e un po’ di televisione al fresco
condizionato nel nostro Vagabondo.
Dal 03-al 10- Luglio 2018: Cerchiamo di
risalire con calma un po’ l’Italia, sorpassiamo
diverse e stupende località per arenarci nelle piazze e vie di Termoli. La nostra Garmin da i numeri e ci trascina
nello sconforto, tante retromarce, strade senza sbocchi, anche qualche casa
privata e poi finalmente imbocchiamo la strada giusta che ci porta all’area di
sosta in riva al mare”Camper Park Rio Vivo, via Rio mare 54”. Siamo accolti dal
gestore signor Antonio, da un fresco venticello e dal saluto di tanti
camperisti che ci indicano dove piazzarci per la sosta. L’area è provvista di
servizi e di energia elettrica. La spiaggia sabbiosa è a due passi e noi
andiamo subito a perlustrarla. Su la parabola per un po’ di tv., cena e a nanna
con un bel fresco. Al mattino si fa conoscenza con diversi camperisti, ma in
particolare Francesca e Maurizio che sono di
casa e ci propongono per la sera una buona spaghettata alle mazzancolle e
patate al forno per 20€. Sorpresi dall’offerta indaghiamo un po’ e ci dicono
che loro vivono così, pescando e preparando degli ottimi piatti per gli ospiti
dell’area. La cena è ottima e prenotiamo per domani sera delle cozze preparate in modi diversi. Le
pietanze erano così abbondanti che con i resti abbiamo riempito il frigorifero per un paio di
giorni. Il tempo è sempre bello, e la temperatura anche, andiamo ad assaggiare
il mare che è molto invitante. Facciamo amicizia con una coppia di Novara Sergio e Ornella e
con una bibita in mano ci raccontiamo un po’
di avventure dei viaggi recenti. Questa mattina inforchiamo le nostre
biciclette e pedaliamo fino all’inizio del centro del paese,
incateniamo le bici ad una ringhiera e
cominciamo la passeggiata. Giriamo attorno al castello e alla zona antica che è
molto bella, incontriamo per caso gli amici Novaresi e ci prendiamo un
aperitivo seduti al fresco. Nel pomeriggio si affacciano nel cielo certi
nuvoloni che non promettono niente di buono. Restiamo nei paraggi del camper
pronti a mettere al riparo tutte le cose del nostro “giardinetto”. Siamo
all’interno del Vagabondo godendo del rumore della pioggia, gustando gli avanzi
delle cozze e guardando un po’ di televisione.
Questa mattina abbiamo un forte vento di Maestrale. Nell’arco della
giornata riceviamo la visita di diversi furgoncini che offrono: frutta e
verdura, formaggi, pane e pasticcini, e alle porte dell’area hanno montato
sotto un tendone un forno per pizze e altri bocconcini. Ultima giornata di mare
e sole, domani ci moveremo per visitare altre località. Il vento è ancora
presente ma è sopportabile, preparazione del camper, un po’ di pulizie e ultime
“ciacole” con i vicini e scambio di indirizzi con gli amici di Novara.
11-12-13- Luglio 2018: Siamo a Marina Palmense (Porto S. Giorgio) nell’area di sosta
Area camper 2004. Ritroviamo gli amici Novaresi e ci affianchiamo alla loro
piazzola preparando il nostro salottino sotto la veranda. E’ una località poco
interessante, lontano dal mondo. Nei paraggi campeggi abbandonati, nessun
locale, niente bar, niente ristoranti e giornali, nelle vicinanze un treno che
ogni tanto sfreccia facendo un casino del diavolo. Ci siamo fermati in questa
area perché abbiamo sentito dagli amici Novaresi che esiste un borgo molto bello nelle vicinanze
da non perdere, anche perché fanno un museo all’aperto dell’artigianato regionale. Saliamo tutti
assieme al Borgo di Torre
di Palma (Fermo) con una navetta gratuita
strapiena di gente. Il borgo è stupendo con le sue case in pietra e le vie
lastricate, tanti banchi con esposizioni di lavori artigianali e anche di
prodotti alimentari locali. Dopo varie vasche facciamo sosta con Sergio e Ornella in una trattoria che ci ha
sfamato molto bene. Sono le 23, prendiamo la navetta per il ritorno che è quasi
vuota, e dopo mille curve e tornanti siamo arrivati sani e salvi al nostro
Vagabondo. La giornata odierna ci ha visti inforcare le nostre moto a pedali
per fare un paio di km. e visitare Porto S. Giorgio. La
cittadina è carina ma il caldo quasi soffocante
ci fa ritornare al camper e a rinfrescarci in riva al mare. Preparazione del
camper perche domani ci spostiamo.
14-15- Luglio
2018:
Saluti calorosi con gli amici Novaresi e si và. Stanchi di semafori e rotonde,
prendiamo l’autostrada e in un batter d’occhio siamo a Porto
Garibaldi di fronte alla nostra solita friggitoria dove ci abbuffiamo di
buon pesce. Cerchiamo e troviamo parcheggio per 6€ al giorno nelle vicinanze e
precisamente in viale dei Mille 2. E’ un prato erboso con qualche albero che
cerca di fare un po’ di ombra, ci sono molti camper anche di stanziali e a
pochi passi c’è una lunghissima spiaggia. A pochi metri da noi c’è un parco
giochi con delle giostre e dietro l’angolo una specie di buffet all’aperto che
fa una meravigliosa paella alla Valenciana . Grande passeggiata lungo la
spiaggia senza la possibilità di entrare in mare a causa di una strana schiuma
colore marrone, cartacce, cerotti, frantumi di plastica. Peccato perché ci sono
turisti e bambini che incuranti dell’immondizia sguazzano in quella specie di
fogna. Vedo sventolare una bandiera blu vicino alla postazione di un bagnino a
cui chiedo il perché di quella sporcizia. La risposta è stata che bisogna
abituarsi perché questi sono regali del “fiume più grande d’Italia il Po. Sara
vero?????.
16 Luglio
2018: Dopo
aver visto ogni genere di bellezza, questo posto proprio non ci piace, così
decidiamo di tornare verso casa facendo una sosta mangereccia a Muzzana all’agriturismo “Paradiso”. Chiediamo un
ultimo sforzo al Vagabondo che alle ore 18 ci deposita nel nostro rimessaggio
di Muggia. Riceviamo il ben tornati dalla solita
banda di amici e ci rendiamo conto che purtroppo la nostra vacanza è finita.
Città
e località attraversate con sosta nel nostro viaggio: Grado / Porto
Garibaldi / Città di Castello / Orte / Monte Cassino / Scalea / Villa san
Giovanni / Messina / Giardini Naxos / Taormina / Borgo Castelmola /Gole di
Alcantara/ San Giorgio /Cefalù / Palermo
/ Mondello / Castellamare / Macari
/San Vito lo Capo /
Punta del
Saraceno/ Costunaci / Erice / Trapani /
Saline di Mozia / Marsala /Mazzarra del Vallo /Selinunte / Marinella di
Selinunte /Triscina / Sciacca / Porto Empedocle / Agrigento / Gela / Piazza
Armerina / Villa del Casale / Punta Braccetto /Punta Secca / Marina di Ragusa /
Ragusa Ibla / Donnalucata / Scicli / Modica / Ispica / Pachino /Noto / Siracusa
/ Ortigia / Letojanni /SantaTeresadi Riva / Lido di Palmi /Tropea / Diamante /
Scalea / San Giovanni Rotondo / Monte San Angelo / Vieste / Peschicci / Termoli
/ Marina Palmense / Porto san Giorgio / Borgo di Torre di Palma (fermo) / Porto
Garibaldi / Muzzana / ……………. ( Muggia).
CONSIDERAZIONI:
Questa vacanza in Sicilia
ha superato le nostre aspettative
ed è stata piacevole in tutti i sensi.
Visto il periodo ancora primaverile, ci ha fatto trovare le strade nel
continente poco frequentate e scorrevoli ( da notare che per quanto possibile
noi evitiamo le autostrade ). Le visite e le soste nelle località incontrate lungo il percorso sono state molto
belle e accoglienti. La salute visto il nostro fisico di acciaio ha tenuto
bene, tranne un inconveniente subito risolto. Il nostro camper (il Vagabondo) è
stato superlativo in tutte le occasioni. Il passaggio in Sicilia con il traghetto è stato senza nessun intoppo,
dopo pochi minuti eravamo sull’ISOLA. La strada litoranea da Messina a Taormina è
molto panoramica ma strettissima e da capelli bianchi, dovuti soprattutto a
soste selvagge e da un traffico caotico in quasi tutti i paesetti attraversati.
Abbiamo trovato quasi sempre aree di sosta molto accoglienti e in posizioni
ideali. Nelle varie soste abbiamo anche fatto amicizia con equipaggi di tutte
le regioni Italiane, alcune molto strette con scambio di baci, abbracci e
indirizzi. La Sicilia
non scherza, ti offre di tutto, devi però saperla prendere cercando di non
farti sfuggire nessun particolare. Gli isolani sono un po’ schivi, ma appena
dai il via esplode una cordialità incredibile. In momenti di “defaiance”
abbiamo ricevuto comprensione, aiuto morale e concreto, un calore umano e una
generosità, che da noi difficilmente si riscontra. Le città sono sfarzose e
meritano tutte una visita più o meno breve. L’unico neo serio e grave è la pulizia
che abbiamo trovato molto ma molto
carente in tantissime località .Si mangia e si beve in maniera divina; il costo
della vita è molto inferiore che dalle nostre parti ; i menu sono molto
variegati e credo che non siamo riusciti ad assaggiare tutte le specialità. Il
periodo che abbiamo scelto per visitare l’Isola è stato felice per il clima,
per i colori, per le spiagge tutte nostre e per visitare con piacere tutte le
città e tutte le località interessanti prima dell’arrivo del grande turismo.
Noi ci siamo innamorati in maniera particolare
di San Vito lo Capo e i sui dintorni che sono incredibilmente stupendi e
indescrivibili, ma tante sono le località rimaste nel cuore, e tante anche le
persone che abbiamo incontrato in questo viaggio, che consigliamo a tutti i
camperisti. Non abbiamo mai avuto sensazione di pericolo, se non a Palermo,
quando usi i mezzi pubblici che sono dei veri “carri-bestiame”
UN SALUTO E UN
ABBRACCIO DA LILI E GIORGIO