DIARIO DI UN VIAGGIO IN CAMPER
DA MUGGIA (TS) ALLA SARDEGNA IN PRIMAVERA 2019
E UNA SOSTA A FIUMALBO |
EQUIPAGGIO: Qualche tempo fa si scriveva nei
nostri diari : una bella biondina tutto fare di 61 anni e un vecchio driver
di 63 anni. Oggi si parla ancora di loro ma si tralascia l’età.
Il CAPO: ,la signora “lilietta”. Per gli amici “lili” per me
invece: “Picia” “Pupa” “Mula” “Gigia” “Amore”. IL DRIVER: Il signor Giorgio. Per gli amici “Jure” , “vecio”……… e basta. CAMPER: Sempre più in gamba, il nostro Vagabondo 2° che si fregia orgoglioso
del nome della sua marca “PLA S701” e che qualche volta è costretto dal suo
Driver a fare anche il 4x4… e ci riesce. TRAGHETTI: Livorno / Olbia con la
compagnia “Moby” - € 105 Olbia / Livorno con la
compagnia “Grimaldi” - € 126 TOTALE Km. PERCORSI 4220 PERIODO, dal 27 Aprile 2019 al 10
Luglio 2019 - TOT. Giorni 75 |
27 Aprile 2019 – … Ore 10 si parte
pieni di entusiasmo, con tanti saluti e auguri dall’amico Romano presente alla messa in moto del nostro
Vagabondo. Pieni di voglia di andare a scoprire questa Sardegna
decantata non soltanto per la famosa costa Smeralda
piena di VIP, ma per la immensa bellezza
delle sue coste, dei colori del suo
mare, del suo interno aspro e
selvaggio, della sua storia, dei sui favolosi abitanti, orgogliosi della loro
terra e che all’apparenza sembrano molto duri. Sarà vero tutto ciò?
Siamo sull’autostrada con un panorama monotono
anche perché visto più volte. Il traffico scorrevole ci fa’ arrivare molto
presto a Pistoia e al gratuito posteggio “Opla”
che è proprio di fronte all’area sosta
camper segnalata sul Portolano.
La compagnia non
manca, una trentina di camper sono già pronti per la notte. Due passi per
sgranchirci un po’ e poi una favolosa parmigiana di melanzane chiude in
bellezza la giornata.
28 Aprile 2019 – Questa notte la
pioggia ha fatto festa, adesso il sole sforzandosi ha creato un varco e con un
bel tepore ci accompagna a visitare la città
Pistoia è una città molto
bella, piena di storia; ci sono tante cose da visitare e noi ne approfittiamo
con una bella passeggiata nel centro storico. Si riparte inoltrandoci nella Garfagnana alla ricerca di un’area di sosta per il
pernottamento. Intravedendo in un
parcheggio un camper ci accostiamo e veniamo
accolti con un saluto da dei
ragazzi e ragazze che stavano allestendo con fatica un piccolo circo.
Siamo a Gallicano nel
calduccio del nostro Vagabondo.
29 Aprile 2019 – La sveglia è
assicurata dai rumori della vita, mamme che portano i bambini nella vicina
scuola, automobili che posteggiano, i ragazzi del circo che iniziano il loro
lavoro. Rumori che sono un po’ assorbiti dal camper per cui non sono fastidiosi. In
tarda mattinata siamo a Casatico a casa
dei nostri vecchi amici Bianca e Franco che
ci accolgono con festeggiamenti a non finire. La giornata continua a suon di
“ciacole” fino a sera inoltrata, fuori piove, una corsa di due passi è siamo al
calduccio del nostro Vagabondo. La “Truma” emana un tepore piacevole e ci fa
infilare sotto le coperte. A domani.
30 Aprile 2019 – Il tempo fa le
bizze, sole,vento, pioggia, sole. In un momento favorevole con l’amico Franco facciamo una bella passeggiata per il borgo
che è molto bello con le sue case tutte in pietra, peccato che sia semi
abbandonato. La Bianca come sempre ci prende
per la gola con un risotto ai porcini faaaavoloso. Purtroppo l’appuntamento con
il traghetto ci fa salutare gli amici della Garfagnana
con mille promesse di incontrarci prossimamente. Siamo a Livorno, nell’area di sosta “Parco del Mulino (via
V.Fontani-1)”. L’ultimo posto disponibile è per noi, l’area è spartana però i
ragazzi che la gestiscono sono molto accoglienti e simpatici.(€ 13/24 ore
compreso il 220). Una grande frittata con i bruscandoli raccolti a Casatico, un cin cin con la mia pupa, una partita a
carte e via a nanna.
01 Maggio 2019 – Siamo sempre nell’area di sosta a fare un po’ di
pulizia ambientale e personale per poi uscire per una bella passeggiata verso
il bellissimo lungo mare di Livorno. Sentiamo
con una telefonata gli amici “alluvionati” Rossella
e Guido che sono in vacanza in Sicilia e che imprecano come dannati perché piove
piove piove. L’ansia del traghetto ci fa arrivare all’imbarcadero molto presto,
il custode alza la sbarra e ci indica il luogo dove poter pernottare. Siamo a
100 metri dall’imbarco della “Moby” per cui l’ansia se ne và, facciamo un paio
di giri attorno alla capitaneria e via a nanna.
02 Maggio 2019 – Finalmente a
bordo, tutto liscio, niente grandi attese, siamo seduti stravaccati su delle
mega poltrone provvisti di zaini , giornali, libri, biscotti anti vomito. Il
mare è liscio come l’olio, si sente soltanto in sottofondo il motore del
traghetto che fa quasi da sonnifero. Due mega toast e due boccali di birra, un
po’ di lettura, due vasche in lungo e in largo della nave e si comincia a intravedere la costa della nostra meta:
“LA SARDEGNA”. Si sbarca puntuali dopo otto ore di
viaggio. Olbia.
A circa 100 metri dallo sbarco siamo posteggiati a mezzo metro dal mare,
dopo aver educatamente fatto spostare l’auto a un pescatore che poi diventerà
un nostro amico. Una vasca nel corso centrale di Olbia
ci lascia incantati;il centro è tutto infiorato, piante e fiori di tutti
colori. Questo “benvenuto” ci mette addosso tanta felicità. Il Vagabondo ci
accoglie per una notte tranquilla con le onde che sembrano voler entrare dalle
finestre del camper.
03 Maggio 2019 – Una sveglia
dolcissima, un brusio di voci dei
pescatori seduti sul molo a un metro da noi con i loro secchi e le loro canne
da pesca. Si fanno quattro chiacchiere con Mario,
il pescatore che il giorno prima ci aveva lasciato lo spazio per il nostro
camper. Sembrava un tipo chiuso, invece si è rivelato una persona gentile e
contenta di poter scambiare delle idee con noi che veniamo dal lontano Nordest
. Rifacciamo la passeggiata nel corso tutto fiorito e dopo un caffè torniamo al
camper e lasciamo Olbia per dirigerci verso “Tempio Pausania” e il suo sito archeologico che è
immerso in una natura rigogliosa e dove riusciamo a coinvolgere una geologa
custode del sito, che ci racconta tutta la storia di questa località. Ci spiega
anche dove sostare il camper per visitare la cittadina, le sue attrattive e la
piazzetta progettata da “Piano”. La visita è
finita, una piccola sosta in un bar e ripartiamo verso il molo di Olbia, verso il nostro posticino che sembra prenotato.
04 Maggio 2019 – La
brezza e l’odore del mare entrano nel nostro camper, ma dobbiamo chiudere le
finestre perché fa quasi freddo. Decidiamo di mettere in moto il Vagabondo per
raggiungere la costa Smeralda e le sue
meravigliose località. Tappa alla vicina “Golfo degli Aranci”
che è molto bella però, vista la stagione, non è ancora pronta ad accogliere i
turisti. Facciamo una piccola vasca sul suo lungo mare trovando a malapena un
bar aperto per un caffè. Siamo sulla strada panoramica lungo la costa,
attraversiamo una natura straordinaria che ci costringe spesse volte a fermarci
per riempirci gli occhi e il cuore. Deviamo per Porto
Rotondo, dove il percorso è praticamente obbligato fra muretti e
sbarramenti. Si intravedono abitazioni lussuose incastonate nelle rocce rosa e
nella vegetazione, ma il porticciolo per un mezzo come il nostro è praticamente
irraggiungibile. Non troviamo la possibilità di fermarci e dopo una
conversione e un va a fan …. scappiamo
via. Il “Vagabondo” va a gonfie vele, rallentando ogni tanto per farci vedere
dei magnifici scorci e un colore del mare incredibile. Proviamo a vedere se Porto Cervo è più accogliente. Si, lo è, ci accoglie
senza nessuna difficoltà nello spazioso porticciolo, ci sono altri camper e noi
ci affianchiamo. Pranziamo e subito ci sguinzagliamo a visitare il
paese, è bello, percorriamo i suoi portici a piccoli passi e a soste infinite
per vedere i suoi negozi e le bordure floreali che abbelliscono le vetrine e i
vasi che affiancano i portoni d’ingresso lungo tutto il tragitto. Molto belle
le sue stradine che salgono verso le varie ville incastonate tra dei massi
enormi, i suoi muretti in pietra che in parte mi ricordano l’infanzia in Istria,
il ponte di legno che porta alla piccola e pulitissima spiaggia. (Stupenda).
Siamo soddisfattissimi, continuiamo a percorrere la strada costiera cercando di
non perdere neanche i profumi dei fiori che ci accompagnerà quasi sempre.
05 Maggio 2019 – Siamo nel parcheggio gratuito del porto di Palau, svegliati da un vento cosi forte che sembra di
essere a Trieste in un giornata invernale. Siamo
usciti per un caffè e il giornale e passeggiando per il porto, siamo stati
avvicinati da una ragazza che molto gentilmente ci ha dato le dritte e i costi
per un’escursione alla Maddalena che però noi
faremo quando torneremo con il clima più favorevole. I negozi sono quasi tutti
chiusi per cui dopo un’esplorazione della cittadina torniamo al caldo del
nostro Vagabondo.
06 Maggio 2019 - Voliamo
verso S. Teresa di Gallura, secondo alcuni diari di bordo, località proibita per i
camper, ma noi la troviamo aperta, e
infiliamo il Vagabondo in un parcheggio con vista sublime.
Il mare di tutti i colori, a un colpo di
fucile Punta Falcone
e un po’ più in là Capo Testa. Giriamo un po’
per il paese, ma poi ci spostiamo con il camper poco lontano per riempire la
pancia in un posteggio sul mare con
vista a dir poco da sogno “Spiaggia di Rena Bianca”. Lungo la strada ogni tanto
qualche tabella ti invita a deviare verso spiagge dorate e mare blu; noi ne
abbiamo provate due, “Rena Majore e M.Russu”. Un paio di camper erano posizionati a dir
poco nella meraviglia. Arriviamo a Vignola Mare – Aglientu e nella super/super area di
sosta “Oasi Gallura”. (€ 18 tutto compreso).Stanchi ci areniamo sulle poltrone
del Vagabondo rimandando a domani la
scoperta della località e del mare che si sente brontolare poco lontano.
07 Maggio 2019 – Pulizie, bucato,
docce. Quel caporale della mia “Mula” mi ha coinvolto in questa faticaccia. Dopo
un paio d’ore di duro lavoro ci facciamo baciare dal sole. Le vicine spiagge Rena Bedda e La Turra
ci mettono quasi paura. Paura per la vastità e per la bellezza dei colori del
mare. Camminando a bordo spiaggia siamo sbalorditi dalle formazioni rocciose di colore rosso
erose dal mare e dai venti con forme molto fantasiose. Poco distante un
piccolo centro con lavori in corso per
aprire la stagione estiva. Il nostro Vagabondo ci aspetta per la cena e ci
offre un bel tepore e tanta felicità.
08 Maggio 2019 – Troppo bello osservare la mia “Mula” mentre si sta svegliando. Sta
sorridendo, è fantastica, trasmette tanta serenità e dolcezza che riempie il
cuore e ti fa volere bene a tutto il mondo. Mettiamo i costumi e i cappelli, i
borsoni da mare e via verso la spiaggia “La Turra”
per una lunga passeggiata fino alla torre spagnola di Vignola
che vediamo in lontananza. Arriviamo alla torre attraversando un sentiero
incredibilmente profumato da ginestre e
altri fiori di campo dai mille colori. Saliamo sulla torre un po’ a
fatica a causa dei gradini molto logori, però la fatica viene appagata da un
panorama stupendo. Ritorniamo un po’ stanchi al nostro Vagabondo, cerchiamo un
po’ di relax distesi sulle sdraio a guardare le mille fotografie scattate nella
giornata.
09 Maggio 2019 – E’ troppo bello stare qui e ci stiamo impigrendo per
cui ci diamo una scossa e via senza
nessuna meta affidandoci solamente a quello che ci offre la strada
costiera che percorriamo con una media
da crociera. Un gran bel tabellone che indica la “Costa
Paradiso” ci fa deviare per un paio di Km. per poi trovare divieti,
sbarre da tutte le parti, gabbiotto di sorveglianza con relativo guardiano
armato di pistola che ci nega il transito. Dopo un paio di considerazioni da
non citare e dei pensieri altrettanto irripetibili, giriamo il camper e c’è ne
andiamo. Si prosegue sempre a ritmo lento osservando e cercando di memorizzare
le località da sogno come l’isola Rossa con le
sue rocce color porpora e il suo mare splendido. Altri Km. e siamo sotto la
famosa roccia dell’Elefante con le sue tombe
preistoriche. E’ veramente una meraviglia della natura. Dopo le solite decine
di fotografie puntiamo verso il posteggio gratuito e senza servizi di Castelsardo che troviamo subito e con piacere vediamo
già diversi camper predisposti per il pernottamento. La mia “Picia” propone due
passi che come al solito si trasformano in Km. Torniamo al Vagabondo stanchi ma
molto soddisfatti delle nostre avventure.
10 Maggio 2019 – Cosa hanno fatto
nel grande posteggio adiacente al nostro ????: un mercatino settimanale.
Occhi grandi e sorpresi di gioia della mia “Mula” e, come al solito,
separazione consensuale per un paio d’ore. Nel pomeriggio navetta fino al
castello. Visitiamo il museo dell’artigianato e poi via scatenati per le vie,
le viuzze, i negozi, le chiese, scale e scalette e tutto quel che c’è da vedere
in questo bellissimo Castelsardo. In un grande
negozio di artigianato sardo comperiamo un po’di souvenir per la nostra banda e in serata un po’ di
chiacchiere con i vicini di camper oriundi di Torino e grandi sorrisi coi soliti francesi, che evidentemente
stanno facendo il nostro stesso percorso.
11 Maggio 2019 –Forse sarò noioso
nel ripetermi a decantare le località del nostro tragitto, però qui più vai
avanti e più trovi bello, sia lungo la strada costiera che all’interno. In
questo momento siamo sulla strada costiera in direzione Stintino. Abbiamo attraversato molte località più o meno grandi ma
tutte belle, tipo Marina di Sorso, Platamona Lido, il lungo mare di Porto
Torres. In zona ci sono anche molti stagni, abbiamo affiancato quello di
Pilo che è il più grande e il più bello. Una
sosta alla spiaggia di Tonnara Salina che è un
sogno con i suoi chicchi di quarzo e che sembra una distesa di neve. Stintino ci apre le braccia per lasciarsi dare
un’occhiata, poca strada ancora e siamo posteggiati assieme ad altri camper a
lato della famosa spiaggia Della Pelosa e la
vicina Pelosetta.A fianco si intravede Capo del Falcone, e a poche bracciate davanti a noi la
maestosa isola Asinara. Siamo a passeggio
sommersi da profumi di fiori di tutti i tipi e di tutti i colori, e poi il mare
che completa la sensazione di essere in paradiso. Anche qui ci incontriamo
casualmente con il camper di francesi, che poi incontreremo altre volte, coi
quali ci scambiamo soltanto saluti e sorrisi perché noi non parliamo in
francese e loro non parlano in italiano … peccato. Passa l’auto della Polizia
che ci guarda, ma non dice nulla e va
bene così perché a noi dà una sensazione di sicurezza.
12 Maggio 2019 – Abbiamo passato una
notte quasi da pescatori su una barca in un mare tempestoso con onde e vento
fortissimo che facevano traballare il camper in modo incredibile quasi da mal
di mare. Con gli occhi ancora assonnati apriamo gli oscuranti e ci si presenta
uno spettacolo straordinario: onde enormi che si infrangono sulle scogliere e poi arrendendosi, arrivavano piano e dolci sulla
bellissima sabbia delle spiagge della Pelosa e della Pelosetta. Dopo una
piccola passeggiata partiamo andando in cerca di riparo da questo vento un po’
fastidioso. Siamo alle rovine delle miniere
dell’Argentiera. Chiuse per non si sa quale motivo, le esploriamo un po’
dall’esterno notando che sono molto scenografiche e ti fanno pensare alla vita
d’inferno che dovevano fare in quel periodo i minatori. Si passa oltre, e poco
dopo siamo in un parcheggio su una spiaggia a Porto
Palmas assieme ad altri camper tedeschi i cui equipaggi si impegnano con
delle profumatissime grigliate.
13 Maggio 2019 – Posto
straordinario,una notte tranquillissima, una risacca dolce che concilia il
sonno. Al mattino un tiepido sole ci manda a scoprire i dintorni lungo un
sentiero un po’ in salita che si perde tra gli arbusti. Saliti con un po’ di
fiatone ci si presenta una spianata enorme con prati, cespugli fioriti e tanti
piccoli sentieri che finiscono su aspre scogliere dove si abbattono enormi e
spumeggianti ondate. Tornati al camper si da una occhiata alla carta geografica
e ai nostri appunti per il nostro prossimo sbarco. La voglia di un caffè ci fa
sostare a Palmadula per poi prendere una strada
interna che ci fa transitare per diverse piccole località fino ad arrivare a Fertilia dove approdiamo all’area di sosta “Platani”.
L’accoglienza è buona ma siamo un po’ fuori dal mondo e manca la navetta che ci
sarà appena in giugno. Il titolare ci racconta le origini di questo paese che è
abitato specialmente da originari emiliani-romagnoli e istriani-dalmati
richiamati durante il periodo di Mussolini per bonificare la zona…..ecco
perché: Fertilia e i nomi delle vie: Pola, Parenzo, Rovigno ecc.
14 Maggio 2019 – Dopo pulizie,
carichi e scarichi facciamo una visita alla cittadina di Fertilia. Una strana e conosciuta atmosfera mi assale,
mi sembra di essere ritornato bambino nella mia terra istriana. Le strade le case, i cortili, la chiesa, i
nomi delle vie, tutto ciò mi fa tornare ai tempi della mia infanzia. Mettiamo
in moto il “Vagabondo” che ci porta fino al piazzale di via Garibaldi, un posteggio
gratuito sul lungomare a pochi passi dal muraglione del centro storico di Alghero. Una decina di camper sono già con le parabole
sui 38° pronti per il pernottamento, noi ci affianchiamo e ci sistemiamo per
bene. La mia “Mula” non si da pace e mi costringe a fare dei kilometri in
avanscoperta per i vari vicoli, viuzze, botteghe fino a farci fumare le suole
delle scarpe. Si torna al camper
stanchissimi ma molto soddisfatti.
15 Maggio 2019 – Ieri sera i
campanelli appesi agli alberi delle barche a vela ci hanno suonato una
deliziosa ninna nanna fino a farci prendere sonno. Oggi è giornata di mercato
settimanale per cui come al solito separazione legale provvisoria per un paio
d’ore. Ricongiunti, acceleriamo il passo verso il camper perché il cielo è
tutto nero e prima o dopo manifesterà tutta la sua rabbia rovesciandoci in
testa secchi d’acqua. Siamo arrivati giusto in tempo. Pranzo, riposino e il
sole è venuto a bussarci e a spedirci nuovamente per le strade del centro
storico che è veramente molto molto bello.
16 Maggio 2019 – Dopo aver preso
ieri tutte le informazioni possibili, siamo tutti infagottati sul molo pronti
per prendere la barca che ci porterà in
un’ora alle grotte
di Nettuno. (SIAMO ENTRATI NELLA MERAVIGLIA), belle .…. belle ….. belle.
L’organizzazione è un po’ caotica, ma poi ci si incammina in un mondo incantato
con forme e colori da favola. Si fanno mille fotografie per cercare di portare
a casa questi ricordi. Sono un vero gioiello della natura. Dal mare si vede la
scalinata di 650 gradini che porta all’entrata delle grotte e pensiamo che
abbiamo fatto bene a decidere per la barca anche se al ritorno c’è stato un po’
di mare mosso e vento.
Ci
muoviamo, la strada litoranea Alghero – Bosa è
da film, panorami da brivido, ad ogni curva si rimane senza fiato, colori da
arcobaleno, km. e km. di bello. Ci stiamo ubriacando di bellezze incredibili.
IL posteggio comunale gratuito di Bosa è in riva
al fiume e passando su un ponte a piedi si è subito nel centro della cittadina.
E’adiacente ad un uliveto dove pascolano le pecore, ci sono già diversi camper
e noi ci addormentiamo in tutta tranquillità.
17 Maggio 2019 – Una giornata con
sole e temperatura ideale per visitare la cittadina di Bosa,
un centro storico intrigante, case piccole, alcune strettissime e tutte
colorate con tinte pastello molto piacevoli, sulla sommità il castello
dominante con una vista stupefacente. Scendiamo lungo il fiume Teno fino alla
nominata trattoria “Sa Carasia” dove ci propongono una serie di antipasti di
pesce e un dolce con 2000 calorie, più un buon bicchiere di “Cannonau”. Voto:
10 e lode.
18 Maggio 2019 – Consigliamo a tutti di percorrere la strada che va da Bosa a Oristano. E’ uno
dei tratti più belli della Sardegna. All’inizio si và verso l’interno e si sale in quota con
panorami più che belli fino al paese di Cuglieri
, si scende per un tratto altrettanto bello fino a Torre
Pittinuri, un paesino sul mare in posizione stupenda. In una sosta
studiamo le nostre note sulle possibili
aree di sosta per il nostro Vagabondo. Ce ne sono alcune, però abbiamo qualche dubbio sull’apertura essendo
un po’ fuori stagione. Vogliamo provare e si va. Sfioriamo la spiaggia“Is Arenas proseguendo poi verso un nostro paradiso,
dico nostro perché siamo soli in questa meraviglia di: Su
Pallosu,Capo Manù, Putzu Idu, Mari Ermi, Is Arùtas,
Cabras, Tharros, Marina di Torre Grande. Posteggi in cui siamo solo noi,
il mare, il cielo e i fenicotteri rosa. Ci sentiamo troppo isolati e ……… se malauguratamente ci
venisse un mal di pancia? Ci spostiamo a
Oristano in un orrido punto sosta vicino allo
stadio. Un camper con equipaggio tedesco ci fa compagnia per la notte.
19 Maggio 2019 – Mattinata da
centro commerciale: delizia per la mia
“Mula” che si dirige verso le botteghe senza neanche salutarmi . Decidiamo di
modificare la nostra rotta e di dirigerci verso Barùmini
e i suoi famosi Nuraghi. Una strada senza fine: tocchiamo Arborea, Terralba, Uras, per poi imboccare la
provinciale 442 che dopo curve e curve ci fa intravedere Baradili dove,
su indicazione di un camperista dovrebbe esserci un’area di sosta. L’area c’è
ma un po’ abbandonata, ci sono dei servizi e acqua potabile, siamo soli ma
nell’arco del tardo pomeriggio arrivano due camper e una roulotte. Siamo in
compagnia con piacere e con maggiore tranquillità per passare la nottata.
20 Maggio 2019 – Baradili, detto il
Comune più piccolo d’Italia, ci accoglie per una passeggiata lungo le sue
stradine molto curate, case con mura in pietra molto belle, un ristorante
chiuso, la chiesa e niente altro, neanche una persona. Vista la grandezza del
paese, la passeggiata è breve e si ritorna al camper senza neanche un caffè. A
pochi chilometri Barùmini, che quando arrivi ti
sembra un altro mondo: pullman, automobili, un sacco di gente, troviamo anche
un po’ di difficoltà per un posteggio. Biglietteria, un po’ di fila per il
proprio turno, attesa della la guida. Il “Nuraghe si presenta maestoso e
minaccioso, i suoi massi enormi sembra ti cadano addosso; gradini esterni per
salire alla sua sommità per poi addentrarsi in cunicoli stretti e bui. La guida
è molto preparata e ci da delle ottime
informazioni sul sito e dopo circa un’ora siamo nuovamente all’esterno. La
visita è stata un po’ impegnativa per cui ci rifugiamo nel nostro albergo a
cinque stelle: Vagabondo che ci presenta un buon menù e anche un bel lettone
per un sano riposino. Al pomeriggio visitiamo il museo Zapata che si raggiunge
a piedi. Anche questo è molto interessante. Torniamo all’area di sosta di Baradili in
compagnia di altri equipaggi per
trascorrere una tranquilla nottata.
21 Maggio 2019 – Visto che il tempo
è uggioso torniamo a Oristano nel centro commerciale per passare qualche ora.
Via da lì troviamo l’area di sosta di Marina di Torre
Grande dove siamo ricevuti da una ragazza
(Susan) molto gentile che ci spiega di aver
preso in consegna un vecchio campeggio e lo vuole trasformare in una bella area
di sosta; ci indica i servizi e le docce e con un dolcissimo sorriso ci dà un
caloroso saluto per l’indomani. Sole: bucato, pulizie e mega doccia calda. Una vasca sul lungomare,
c’è una bella spiaggia, ma i locali sono
tutti chiusi tranne una gelateria dove ci regaliamo una palata di
squisito gelato.
22 Maggio 2019 – Baci e abbracci
con Susan, la gestrice dell’are di sosta e
ci muoviamo verso sud in cerca di novità. La prima tappa per un caffè
corroborante ad Arborea, poi facciamo un giro anche a Terralba che è carina ma senza vita, e allora si và
avanti per la 126 fino a Guspini, altra sosta in
questo movimentato paese dove facciamo un paio di vasche per poi andare a
curiosare il paesino di Arbus. Ancora pochi km.
e siamo alle scenografiche rovine delle grandi miniere di Montevecchio. Riprendiamo la strada per le decantate
spiagge e dune di Salinas e Scivu. La strada non
è delle più facili, e nelle vicinanze di Porto Maga
si fa più stretta e sterrata, in alcuni tratti anche sabbiosi; ad un certo
punto ci si presenta un piccolo guado che attraversiamo con facilità, pochi
metri e troviamo un altro guado, però più pericoloso perché più profondo e
molto sabbioso. A questo punto ci rendiamo conto che dobbiamo tornare indietro
e quella orribile discesa che ci ha portato fin lì è diventa un’orribile
salita. In qualche maniera riesco a girare il camper, ma è appena l’inizio
delle difficoltà: Lili scende e cerca di indicarmi il percorso migliore, buche
giganti e molto vicine ti incasinano le ruote,
curve ingannevoli che nascondono sabbia molle e poi per finire una
salita improponibile ad ogni mezzo che non sia un fuoristrada. Come un stregone
scendo dal camper e abbracciando il cofano parlo con il suo motore cercando di
convincerlo che con un po’ di sobbalzi, con un differenziale sofferente e con
un po' di fumo dei pneumatici ce la faremo. Monto al volante, metto in moto e
zigzagando, scivolando, sobbalzando con tutte le pentole che mi arrivano in
testa , riusciamo a raggiungere la vetta. La mia “Picia” che mi dava un aiuto
da fuori, è tutta bianca di polvere ma sorride per lo spavento passato.
Torniamo indietro fino a Porto Maga e vedendo un
bel posteggio vicino allo squero ci sistemiamo con il mare che quasi entra
nella dinette. Una coppia di milanesi che stanno lavorando come dannati per
ristrutturare una casa lì accanto ci rassicurano che si può pernottare
tranquillamente. Siamo soltanto loro, noi e due pescatori che poi se ne vanno.
23 Maggio 2019 – Questa mattina la
mia Lili ha avuto una disavventura che per fortuna non è stata troppo grave.
Mentre faceva delle fotografie è scivolata sul ghiaino dello squero in maniera
paurosa facendosi delle ferite profonde sul ginocchio e meno gravi sul braccio.
Prima di me sono accorsi alcuni operai e la coppia dei milanesi cercando di
aiutare il più possibile. Dopo aver tastato tutte le ossa e fatto una super
medicazione salutiamo ringraziando tutti e ce ne andiamo. Curve e ancora curve,
strada molto stretta, siamo immersi in panorami incantevoli.
Arriviamo
nel piazzale che sovrasta la spiaggia di Scivu
dove ci sono già altri camper e persone
che lavorano su un chiosco molto grande che finito darà ristoro a molta gente.
Per raggiungere la spiaggia si deve fare una lunga passerella in legno che
rispetta le dune. Rimaniamo a bocca aperta per lo spettacolo che ci si presenta
davanti agli occhi. Immensità dorata e impalpabile circondata da rocce alte,
rosse e scolpite da un artista pazzo e un mare con dei colori da non poter
definire se non che con un grande”Color Sardegna”. In tutto questo enorme
paradiso siamo in una decina di persone, il sole alto scalda e invita ad
entrare nelle onde azzurre. Noi siamo senza costumi, un’occhiata attorno e
entriamo in mare in mutande, è il primo bagno vero dell’anno 2019. Ridiamo e
giochiamo come bambini. Giunge la sera e siamo in un buio assoluto, il silenzio
è padrone del posto, ci abbracciamo guardando il cielo e incontrando milioni di
stelle una più brillante dell’altra. Un bacio alla mia “Mula” conclude questa
movimentata giornata.
24 Maggio 2019 – Fiduciosi di
trovare altrettante belle località , muoviamo il Vagabondo per una strada che
si infila all’interno per un piccolo tratto sbucando poi nuovamente al mare
nella località di Portixeddu vicino a Capo Pecora.
Una piccola sosta per poi proseguire
fino all’area di sosta a terrazze di San Nicolò,
bella ma troppo isolata, facciamo ancora qualche km. e sbuchiamo nella stupenda
Buggerru e la sua area di sosta a due passi dal
mare. Siamo accolti da nessuno (orario di pausa) entriamo alzando manualmente
la sbarra d’ingresso e ci sistemiamo in piazzola con una vista stratosferica,
praticamente hotel a 6 stelle. Fatto il nostro secondo bagno giocando con delle
onde che ti carezzano la pelle. Ci siamo regolarizzati all’ingresso con una
ragazza cosi carina, gentile e premurosa
da portarcela a casa. Verso sera ci facciamo una grigliata con due favolose “orade” che profumano tutta
la zona . Qui è tutto troppo bello, è incredibile. Buonanotte.
25/26/27 Maggio2019 – Giornata un po’
uggiosa che invita a una scorribanda per le vie di Buggerru
cercando di scoprire cosa offre. Il
paese non è grande, ma ha di tutto, attualmente è un po’abbandonato vista la
stagione. Alzando gli occhi scopri che tutte le pareti delle colline che
circondano il paese sono forate da gallerie e ogni tanto da ruderi di
macchinari e attrezzature delle miniere
sfruttate fino a poco tempo fa. In alta stagione organizzano anche una visita con
un piccolo trenino. Questo paese era abitato da minatori e famiglie e in loro
ricordo c’è un strano ma molto significativo monumento che consiste in tre
operai stesi su un prato, ammazzati perché avevano chiesto delle condizioni di
lavoro migliori. Pomeriggio in camper a
rilassarci con le gocce di pioggia che bussano sul tetto. Ordinato una cena a
domicilio tipo: fregola con gamberi e verdure,melanzane alla parmigiana,
calamari fritti e verdure alla piastra. Leggendo questo menù ci si lecca i
baffi, invece no, è talmente cattivo che buttiamo via quasi tutto e facciamo
ricorso alla nostra cambusa. Pioggia e sole accompagnano queste giornate di
sosta a Buggerru, passiamo molto tempo in
camper, qualche passeggiata in paese e basta, il tempo ingrato ci fa pensare di
proseguire il nostro viaggio.
28 Maggio 2019 – Il tempo si è
messo sul bello, mettiamo in moto il Vagabondo e via per pochi km. per fermarci
a Cala Domestica. Altra località spettacolare,
dalla sua spiaggia si aprono diversi percorsi usati dai minatori per scaricare
il materiale sulle barche o chiatte. Ci stacchiamo a fatica da questo posto
però dopo altri pochi km. siamo a Masua e ci si
apre un altro favoloso spettacolo con il suo Pan di
Zucchero messo lì in mezzo al mare per farsi ammirare da una miriade di
persone, fotografie a non finire. Poi con calma
verso Fontanamare che attraversiamo di striscio come anche
Carbonia per poi giungere al ponte dell’isola di S. Antioco. Arriviamo alla cittadina di Calasette
che è quasi buio e posteggiamo vicino alla partenza dei traghetti per l’isola di S. Pietro,
vicino ad altri camper già pronti per il pernottamento.
29/30/31/ Maggio e 01/02/Giugno 2019 – Facciamo una lunga passeggiata tra le belle stradine
di Calasette con le case tutte bianche, un caffè
in piazza grande sotto il Municipio e poi al camper per muoverci verso Porto Pino. E’ tutto un cantiere con mezzi che fanno
un fracasso d’inferno, la spiaggia molto bella ma invasa e deturpata da alghe
quasi secche che emanano cattivo odore. Si gira il Vagabondo e si và. Dal porto
di Teulada inizia una strada costiera da sogno.
E’ la “Costa del Sud”, è di una bellezza
incredibile, ci fermiamo ad ogni slargo per ammirare e fotografare questo
spettacolo. Arrivati a Chia ci perdiamo lungo
una strada che ci porta a Torre di Chia e, Bithia; tornando indietro domandiamo informazioni e
finalmente siamo a destinazione:
Capo Spartivento ci si presenta con la fantastica, incredibile,
stupenda spiaggia di Su-Giudeu. Entriamo
nell’omonima area di sosta dove ci fermiamo alcuni giorni. E’ un po’ spartana,
ma ombreggiata e con un sentiero panoramico si raggiunge una spiaggia infinita,
sabbia dorata, mare con colori incredibili, barchetta a vela sullo sfondo, di
lato in uno stagno i fenicotteri rosa,
ponte e passerella in legno a protezione delle dune di sabbia. E’ tutta una
magnifica scenografia in cui noi facciamo parte. Saluti e sorrisi con la coppia
del camper di fronte al nostro. Sono Dario e Simona di Lecco e
il loro bel cane. Dal momento che loro fanno il giro della Sardegna all’incontrario del nostro, ci scambiamo più
notizie possibili sulle aree di sosta e sulle località da non perdere. Scambio
di indirizzi e poi mare, sabbia, sole fino a sfinirci. Dario
e Simona se ne sono andati via zitti, zitti senza salutare. Ci restiamo un po’ male e
facciamo mille commenti, smentiti subito dopo da una telefonata di saluto con
baci e abbracci. Di corsa in spiaggia sotto a un caldo sole, giochi con le
onde, passeggiate interminabili a destra e a sinistra per poi tornare al camper
a sdraiarci all’ombra della veranda. Oggi è domenica. La spiaggia è affollata
dai locali. Dalla mia postazione sotto l’ombrellone osservo con molto piacere
la rassegna di sederi che sfilano vicino al mio naso con costumi alla
brasiliana e natiche al vento. Ogni tanto facciamo due passi sul bagnasciuga,
che dicono faccia tanto bene, qualche bagno in un’acqua limpidissima, la
settimana enigmistica ci fa trascorrere
un po’ di tempo prima di tornare al camper.
03 Giugno 2019 – Si parte in
direzione Cagliari. Ieri abbiamo dato
un’occhiata alla carta geografica capendo che il percorso che faremo sarà molto
bello, per cui velocità di crociera e occhi ben aperti. Effettivamente la
strada costiera offre panorami incantevoli e sempre diversi. Chissà perchè
saltiamo Nora con i suoi siti archeologici e Pula. La mia Picia ha letto che esistono dei
bellissimi murales nel vicino paese di San Sperate, per cui dopo un po’ deviamo per qualche
kilometro verso l’interno. Impossibile sostare. Non esiste un parcheggio adatto
a noi e allora decidiamo di fare un paio di giri lentissimi con il camper per le vie del paese cercando
di vedere e fotografare questi murales che sono veramente belli. In tarda
serata arriviamo a Cagliari, trovando quasi
subito la strapiena area di sosta “Central Park”in via S. Caboni 13. il buco
c’è e ci infiliamo per sistemare per benino il Vagabondo. La gestrice dell’area
molto cordiale ci dà buone informazioni per visitare la
città.
04 Giugno 2019 – Quasi all’alba
(sono le 9)andiamo a scoprire Cagliari.
Passeggiamo lungo i viali che partono in tutte le direzioni dalla piazza della
Repubblica e sembra quasi di essere a casa, visto l’architettura dei palazzi.
Incredibile, anche qui incocciamo nel mercato comunale che è grandioso e
folcloristico, pieno di ogni ben di Dio, ordinato e pulitissimo. Non ci sfugge
il castello con la sua Cittadella museale, e le viuzze all’interno delle mura.
Qualche tappa ai bar per dissetarci e un buon pranzetto in un locale “Al Bastione” con tavolini
all’aperto all’ombra di un maestoso albero. Amicizia, tante storielle e foto
ricordo con padre e figlio titolari del ristorante. Su suggerimento, visitiamo
il rione “La Marina” che è il centro
storico con mille viuzze e altrettante botteghe di mille cose. Un po’ sfiniti
dalla giornata pedonale. prendiamo il bus n° 5 che porta nelle vicinanze
dell’area di sosta.
05 Giugno 2019 – Siamo tutti frenetici di scoprire altre bellezze per
cui in moto e via. Appena fuori Cagliari c’è la
lunga spiaggia di Poetto che sarà anche bella,
ma è quasi invisibile perché recintata
da innumerevoli stabilimenti balneari. Via, Via, Via di corsa verso
altri lidi. La litoranea ci entusiasma per la bellezza di posti stupendi con obbligo
la sosta e fotografie. Salendo una collina la mia “Mula” con la coda
dell’occhio intravede una spiaggia con posizionati diversi camper. E’ l’ora di
pranzo per cui un grande e pericoloso dietrofront cercando la deviazione per
raggiungerla. Una tabella segnaletica ci informa di essere nella spiaggia di “Solanas”. Il parcheggio è grande e gratuito, non offre nessun servizio, ma noi siamo autonomi
e ci va bene così. Una piccolissima perlustrazione e decidiamo anche di
pernottare in questo paradiso. Nel frattempo il parcheggio si è riempito di
camper e noi dalla nostra postazione, apriamo le finestre e abbracciati sotto le coperte ci addormentiamo veramente
felici .
06 Giugno 2019 – Qui nessuno osa
svegliarti, neanche il canto degli uccelli, o il fracasso di qualche gabbiano e
nemmeno le onde che brontolano sempre quando finiscono la loro corsa sulla
spiaggia di sabbia dorata. Noi facciamo una giornata di mare splendida
accarezzati anche da un alito di aria che ogni tanto passa dalle nostre parti.
L’unica agitazione è quando si vede in lontananza un signore che si sbraccia
per salutarci, ma notiamo con piacere che è il driver del camper francese con
cui ci siamo incontrati più volte.
07/08/09- Giugno 2019 – In
tutti questi giorni il tempo sembra favorirci; anche oggi un bel sole ci corre
dietro con una temperatura che toccherà i 28°. In moto il Vagabondo e via per
la litoranea in cerca di avventure. Attraversiamo diverse località decantate
come Villasimius. A Simius
con la sua area di sosta “Campersimius” che non ci garba, più avanti la cala di
Sinzias affollatissima, ancora un paio di cale e
calette segnalate per la loro bellezza,
però che si fa fatica a accedervi per cui tiriamo diritti verso la fascinosa Costa Rei che attraversiamo con la massima lentezza
per godercela tutta e per poi gettare le ancore al camping “Le Dune”(convenzionato con Acsi per
€ 20 al giorno)” di Piscina Rei
Un campeggio con un ingresso/accettazione molto
appariscente in stile Caraibico, Market discretamente fornito, ristorante con
tavolini che finiscono quasi in una
grande piscina, prato all’inglese e sedie sdraio con teli di “pelle umana”. Un
giovane di una gentilezza estrema ci
accompagna in cerca di una piazzola che sia secondo le nostre esigenze: ombra,
antenna TV, spazio davanti e dietro, lontano da neonati e cani…sì siamo un po’
esigenti. Sistemato il Vagabondo, cerchiamo di dirigerci verso la spiaggia
annusando il profumo del mare che ci riempie le narici. Pochi passi per guadare
uno stagno con fenicotteri rosa che
ballonzolando sulle lunghissime zampe raschiano il fondo in cerca di cibo. La
spiaggia è molto grande e bella e ce la godiamo fino a sera. Al mattino
seguente si fa vita da campeggio, una passeggiata all’interno della struttura,
un caffè al bar, un’occhiata alla piscina e poi al mare fino al tardo
pomeriggio. E’ il fine settimana e il campeggio si è riempito di gente locale
con cani abbaianti e bambini che hanno finito la scuola e si scatenano con urli
a trapano. Alla sera una cena al ristorante interno. Delle cozze pepate,
spaghetti allo scoglio, e orata alla griglia, ma non superlativo per la qualità
e per il servizio fatto da ragazzi inesperti. Svegliati da un tempo che si sta
abbruttendo, la spiaggia a causa del mare mosso ha cambiato volto riempiendosi
di alghe. Decidiamo per una lunga passeggiata e il ritorno al camper per
scarichi e carichi e pulizie personali.
10/11- Giugno 2019 – Leviamo le tende
proseguendo sempre per la stessa litoranea che si infila all’interno fino a
congiungersi con la “125 Var”, una specie di super strada con a scorrimento
veloce. Fiori da entrambi i lati della strada, un profumo che entra anche
dentro il camper. Non ce la faccio più e al primo slargo blocco il Vagabondo e
scendo a raccogliere un mazzo gigante di ginestre. Dopo aver attraversato Muravera e Villaputzu
ci dirigiamo verso Porto Corallo e alla sua area di sosta “Bellavista”. Siamo accolti e
coccolati da tutti i “Muli” che gestiscono la struttura e che si impegneranno in serata a fare una
buona grigliata di orate e gamberoni. Sistemato il Vagabondo in maniera
eccellente in posizione panoramica ci stendiamo a gambe all’aria sulle nostre
amate sdraio. Appena aperto il giornale ci sentiamo chiamare a gran voce;
stupiti ci giriamo e incontriamo lo sguardo sorpreso dei nostri amici del
rimessaggio di Muggia Nevia
e Carlo insieme a una coppia di amici di viaggio torinesi. Racconti di
tutte le nostre avventure “sarde” e poi tutti sei ad una tavolata piena di cibo, vino, carte geografiche e
suggerimenti reciproci sulle tante belle località da attraversare nei giri orari e antiorari
che andremo ad affrontare. La giornata successiva tra un po’ di bucato,
spiaggia, pranzo, riposino e relax trascorre veloce. La tavolata di ieri ci
vede di nuovo riuniti con gli amici Muggesani e Torinesi questa volta però
piena di “porceddù”,orate, verdure varie, dolci e del buon “Cannonau”. Nel
finale non è mancato qualche liquorino fatto in casa per cui si è fatto tardi e
un po’ brilli abbiamo raggiunto il nostro Vagabondo che era un po’ preoccupato.
12 Giugno 2019 – Lasciamo l’area
“Bella Vista” di Porto Corallo
salutando gli amici e gli amici degli amici. Dopo qualche km. imbocchiamo
nuovamente la 125 var che si interna facendoci scoprire anche la bellezza di
queste zone un po’ distanti dalla costa. Maciniamo km. senza noia, campi
coltivati, prati ben curati, ogni tanto dei casolari che invitano a entrarci
tanto sono belli e imponenti, un paio di agriturismi con delle stradine non adatte al nostro
mezzo. Senza quasi accorgerci arriviamo a Tortoli e girando per un paio di vie cittadine e imbocchiamo
la deviazione per Arbatax. Giunti nella
cittadina abbiamo qualche difficoltà a trovare il parcheggio attiguo alle
famose “Rocce Rosse”. Non ci spaventiamo e con un po’ di cocciutaggine fermiamo
il motore del Vagabondo nel grande piazzale proprio di fronte alle incredibili
rocce rosse. Posteggiamo vicino ad un camper che, guarda caso, è l’equipaggio
dei soliti francesi. Con sorrisi e smorfie ci salutiamo per l’ennesima volta.
Queste rocce sono monumentali e sembrano una cattedrale sul mare, al tramonto i
colori si accendono e variano in diverse sfumature di rosso con lo sfondo
azzurrissimo del mare e del cielo. Noi siamo veramente incantati, incantati a
tal modo che facendo una fotografia alla mia “Mula” faccio un tuffo alla Buffon
sulle pietre appuntite scorticandomi i miei preziosi arti. Alziamo la parabola
e con un po’ di cazzate televisive e un meraviglioso panorama della natura gli
occhi cominciano a chiudersi.
13 Giugno 2019 – Un’altra
passeggiata con qualche foto mattiniera a questa stupenda scultura della
natura che neanche a farlo apposta ha
come piedestallo un mare dal colore azzurro incredibile. Andiamo a Tortoli per fare la spesa. Un’ insegna ci indica un
Conad e noi ci addentriamo per questa via che diventa sempre più stretta e
senza possibilità di manovra. Capelli bianchi, coraggio infinito, controllo
delle dimensioni e via, 100 metri di retromarcia con tutti gli specchietti
delle automobili parcheggiate che mi dicono:”ocio”. Riesco a bloccare il
traffico di Tortoli, riesco a farmi mandare gli spergiuri più infamanti ma io
con il saluto dell’ombrello mando a fan…… tutti quanti e in modo particolare la
Conad. Madido di sudore e la cambusa che piange riesco a imboccare nuovamente
la solita strada n° 125 e a rilassarmi. Stiamo percorrendo un tratto che và
all’interno e in salita, ci lasciamo dietro Baunei
e tra vari tornanti siamo sul passo Genna Silana
che ci fa fare una sosta per mostrarci i suoi panorami a 360°. Mentre pranziamo
nel camper siamo circondati da una marea di capre, caproni e capretti che ci
guardano come per chiederci un boccone; deluse dei pomodorini che le lanciamo
se ne vanno via scampanellando abbastanza stonate. A Dorgalli
siamo indecisi sul da farsi, una stradina porta alla famosa cala Gonone, proseguendo invece si và a Orosei e alla sua bella Marina
di Orosei . Decidiamo di proseguire e salendo,
scendendo, con curve a non finire, arriviamo a Orosei.
Una piccola parentesi: per
chi non lo sapesse
questo tratto di strada n° 125 che va da Arbatax a Orosei è stupenda, fatela …..
fatela ….. fatela ….. che merita.
A Orosei un supermarket ci riempie la cambusa e
così più tranquilli percorriamo l’ultimo tratto stradale che ci porta alla Caletta di Osalla. Un grande tabellone segnaletico ci
informa che a due passi c’è: “Osala Beach Garden / Bar / Ristorante Area
Attrezzata Sosta Camper. Incuriositi e incerti entriamo e cari amici camperisti
devo dirvi che troviamo il paradiso. E’ tardi così rimandiamo a domani altre
scoperte.
14/15/16/ Giugno 2019 – Una notte tranquilla, sveglia con canto degli uccelli,
un paio di coccole con la mia “Picia” e poi un po’ incretiniti usciamo a vedere
dove siamo. In sintesi: piazzole da campeggio, servizi onesti, bar ristorante
sotto gli alberi con architettura da giungla, un parco meraviglioso con piante
e fiori di ogni qualità dai colori e profumi splendidi. Per arrivare al mare si
deve passare su un ponte alla tibetana con corde e tavole traballanti, e dopo
una piccola duna di sabbia eccola lì: una spiaggia a tratti di sabbia dorata e
a tratti di quarzo brillante di circa 7 o 8 km., con un mare bellissimo e a
lato un lungo sentiero ombreggiato da pini molto profumati che separa il mare
da un fiume. Passeggiando facciamo un incontro con un vecchietto locale che ci
racconta le origini di questo meravigliosa zona. Siamo felici, la Sardegna è
bella, la gente è bella, Grazie. La giornata successiva si presenta con un sole
caldissimo che ci manda subito a giocare con le onde e a svuotare i costumi dalla sabbia quarzosa che ti fa sembrare il sedere
pieno di bugne. Le lunghe passeggiate, tuffi ristoratori e tuffi rilassanti sui
materassini sotto l’ombrellone. Oggi è l’ultimo giorno di questo paradiso. Alla
sera raggiungiamo il ristorante e facendoci spazio tra palme, liane tropicali e
ficus giganti riusciamo a trovare un tavolo per una cenetta di cozze pepate,
moscardini e spaghetti allo scoglio.
17
Giugno 2019 – Bisogna avere coraggio per andarsene da questa località.
Salutiamo lo staff che è di un “coccolo” favoloso. Ritorniamo a Orosei e da lì
ci infiliamo nella statale 125 che rasenta il mare. Attraversiamo il bivio che
porta a Cala Liberotto e Cala Ginepro,
di seguito incrociamo Berchida per poi arrivare a Siniscola e li vicino il mare
di S. Lucia. Tutte località bellissime ma sono ancora in preparazione per
l’estate. Dobbiamo cominciare a cercare un luogo per la notte e passiamo per La
Caletta, Posada, Budoni, San Teodoro, Porto Brandinchi, C.Coda Cavallo, Porto
s. Paolo. Posti bellissimi, mare bellissimo ma punti di sosta introvabili, solo
alcuni campeggi fuori dal mondo. Allora un po’ delusi, decidiamo di andare sul
sicuro e di dirigerci al nostro posteggio sul molo di Olbia.
Arrivati e trovato il nostro posto libero buttiamo le ancore investiti da un
soffio di aria marina che ci ristora e ci fa stare in pace con il mondo.
18 Giugno 2019 – Bello svegliarsi
con il sibilo del lancio della lenza dalle canne da pesca e dal vociare
sommesso dei pescatori che, seduti sotto le nostre finestre, imprecano perchè
non riescono a catturare nemmeno un pesciolino. Oggi è martedì, giornata di
mercato; una bella passeggiata per raggiungerlo e per restare meravigliati
dalla bellezza di tantissimi murales che quasi avvolgono le bancarelle dei
mercanti. Al ritorno al camper ritroviamo i pescatori e cominciamo a
chiacchierare con loro e da discorsi sulla pesca e sul pesce si casca a parlare
di politica. E’ interessante scambiare le idee con persone che hanno una vita
completamente diversa dalla nostra e comunque ritrovarsi a parlare come vecchi
amici di osteria. Il pomeriggio ci vede passeggiare lungo le strade e il corso
centrale della cittadina. Ci sono molti bei negozi, bar e ristoranti. Una
trattoria ci invita emanando odori allettanti. Dopo un paio d’ore usciamo sazi e
soddisfatti.
19 Giugno 2019 – Un po’ di
difficoltà nel cercare il distributore di carburante più conveniente e una
bombola di gas ma ce la facciamo e voliamo verso Palau.
Lasciamo la strada costiera per immetterci nella più scorrevole statale 125.
Arriviamo e troviamo tutto diverso dall’andata: non si può sostare da nessuna
parte, ci mandano in un brutto sterrato fuori dal paese. Protestiamo con i
vigili e all’ufficio turistico ma ci snobbano e nessuno ci ha neanche per il
“popi”. Dobbiamo accontentarci ma è il più brutto posto della Sardegna.
Scendiamo al lungomare dove sono ancorate tutte le imbarcazioni che fanno le
escursioni per la Maddalena e le isole. Chiediamo alcune informazioni e visto
che una vale l’altra decidiamo per la barca Petagus che è bella, comoda e ci costa 40 € a
persona. Torniamo al parcheggio contenti che nel frattempo siano sopragiunti
altri camper. Buonanotte.
20 Giugno 2019 – Lo zainetto e il borsone da mare sono pronti, una
passeggiatina e siamo all’imbarcadero accolti dalla “Petagus” e il suo
equipaggio. Il mare sembra uno specchio,
il sole che ti entra caldo nel kw che ti ripara dall’aria creata dalla
navigazione. Mentre navighiamo il
comandante racconta ciò che vediamo a destra e a sinistra. Tocchiamo i più bei
posti delle isole intorno alla Maddalena. Si scende nelle spiagge più belle per
un bagno. All’ ora di pranzo tutti seduti in barca con le forchette in mano, ci
viene servita una deliziosa pasta con i gamberi fatta al momento, tanto che noi
ne facciamo il bis. Un minuto di siesta e poi tutti alle piscine naturali, una
gioia per gli occhi, un vero paradiso, viene voglia e si deve fare una
nuotatina in quel mare indescrivibile. Bello ….. Bello …… Bello. Attracchiamo
puntuali al molo della Maddalena per una bella passeggiata nel centro storico.
Si ritorna a Palau con una tremenda nostalgia della meravigliosa gita.
Arriviamo al camper stanchissimi e senza forze per muovere il camper e lasciare
quel “cesso” per cui, tappandoci il naso, passiamo ancora una notte a Palau.
21Giugno 2019 – Si scorazza con il
Vagabondo per il nord della Sardegna, non abbiamo una meta precisa ma siamo a
pochi km. da Siniscola e ci viene in mente Santa Lucia
e il suo campeggio (Acsi) “Selema”. Entriamo e siamo accolti da un ragazzo
gentilissimo che ci aiuta a sistemarci molto bene in una piazzola semi
ombreggiata con anche ricezione per la parabola tv.
22 al 30 Giugno 2019 – La località è
bella, il paese è vicino, la spiaggia è
splendida il campeggio è accogliente per cui tutti e due decidiamo che vogliamo
fare in una sosta di qualche giorno. Il tempo è sempre bello con una
temperatura che tocca i 28°. Ogni tanto
il climatizzatore ci dà una mano e noi lo ringraziamo. Abbiamo i servizi di fronte per cui la mia “Mula” prende la
nefasta decisione di fare un bucato che rasenta quello di una lavanderia di una
caserma. Per stendere ho dovuto tirare tanti fili che se qualcuno passava di li
si decapitava. Una bella passeggiata in paese che è molto carino, due
chiacchiere con una coppia anziana locale che ci ha raccontato un po’ di
pettegolezzi e che ci venderà un liquore locale fatto da loro e rarissimo: la
Pompia.
Mentre
piantavamo l’ombrellone abbiamo fatto amicizia con un paio di coppie che ci
confidavano che erano già 30 anni che venivano in questo campeggio, molto
simpatici, ma noi abbiamo legato di più con Anna e
Roberto di Imola
con cui ci scambiamo gli indirizzi. Naturalmente anche
qui fanno il mercatino settimanale per cui separazione legale temporanea. Non
manca una cenetta in paese al ristorante “La Spiaggia Delle Barche” suggerito
dagli amici. Domandando alla reception informazioni sul traghetto abbiamo la
fortuna che si offrono di farci loro la prenotazione. Siamo ubriachi di sole,
di sabbia, di mare, e di “ciacole”, è una ubriachezza tanto gioiosa che ogni
giorno ti invita a rifarla. Oggi è domenica, il “Vagabondo” è pronto, si fa l’ultima
giornata di spiaggia in Sardegna. Alle 16 con un po’ di magone partiamo
salutando il simpaticissimo “Salvatore” tutto fare del campeggio. Verso sera
arriviamo sempre al nostro solito posto sul molo di Olbia.
Un trambusto incredibile di gente e un caldo fastidioso fa si che stiamo fuori
seduti su un muretto a parlare con tutti quelli che si fermano a osservare gli
adesivi attaccati sul posteriore del nostro Vagabondo. A pochi metri da noi è
ormeggiata una grandissima barca a vela di nome “Mediterranea”, l’equipaggio
sta facendo sul ponte una grande festa. Sapremo giorni dopo che è la barca che
trasporta carne umana dalla Libia all’Italia.
01 Luglio 2019 – Mattinata fresca.
Alle 7.30 siamo già in fila per salire sul traghetto della Grimaldi Lines che ci
porterà a Livorno. Mare piatto, saliamo ai piani
per trovarci delle comode poltrone. Il traghetto parte e noi abbiamo 8 ore di
viaggio,8 ore per pensare e rivivere la Sardegna e ai suoi abitanti, 8 ore per
pensare agli amici camperisti conosciuti durante il viaggio, 8 ore per pensare
ai cibi locali, 8 ore per pensare a quanto formaggio mangiato, 8 ore per
girovagare per la nave, 8 ore e alla fine siamo arrivati al porto di Livorno.
La Garmin ci riporta con sicurezza all’area di sosta “Parco Del Mulino”. Una
spaghettata enorme al pesto e un bicchiere di Vermentino salutano il nostro
rientro nel Continente.
02 Luglio 2019 – Per la miseria,
che caldo che fa!!!! Proviamo a fare una
piccola passeggiata sul lungomare, le poche spiagge sono piene zeppe di gente che nuotano in un mare dal
colore così diverso da quello lasciato in Sardegna. Torniamo al camper che con
il condizionatore acceso ci fa trovare un fresco ideale. Dopo il pranzo e il
relax ci domandiamo dove andare per respirare un po’ di fresco. Siamo in zona Abetone e il Passo quasi deserto è di una desolazione
incredibile; allora proseguiamo qualche kilometro per raggiungere “Fiumalbo” un borgo interessantissimo, molto bello e
pieno di vita. Una via laterale ci porta a un ponticello per depositarci in un’area
di sosta molto carina e gratuita, un po’ ombreggiata con servizi e niente
elettricità (Viva il panello solare). Ci sono altri camper di gente che è
scappata dal calore delle città.
03 al 09 Luglio 2019 – In mattinata ci spostiamo un paio di volte con il
camper in cerca d’ombra che troviamo al centro dell’area sotto un enorme
Quercia. Un saluto tra vari camperisti e un’amicizia con un equipaggio Toscano
che durerà per tutto il tempo che staremo qui. La curiosità vince la pigrizia e
facciamo una bella passeggiata per le vie del paese e lungo la riva del fiume.
L’acqua del torrente che scorre vicino a noi ci fa sembrare che il caldo
diminuisca ma quando al ritorno al camper ci mettiamo sotto la nostra quercia
il fresco si fa sentire davvero. Ci sono molti sentieri che dall’area
s’inoltrano nel bosco e lungo il fiume, noi ne prendiamo uno a caso seguendo
delle fragoline dolcissime che, senza accorgerci ci portano lontano. Un minuziosa
visita a questo decantato borgo antico ci fa vedere un sacco di cose belle.
Tanti i racconti delle avventure che ci scambiamo con i vicini equipaggi e
viene l’ora di cena quasi senza accorgersi. Su indicazione di amici andiamo a
cena in paese nel ristorante albergo “Al Laghetto”: trota alle mandorle, trota
alla mugnaia, cipolline agro dolci, verdura alla griglia, vino bianco, dolci e
digestivo completano la nostra buona abbuffata . Siamo accompagnati a casa da
una miriade di lucciole; è uno spettacolo che la natura ci regala. Una giornata
splendida ci aspetta, un grande trambusto in paese dà il via a una gara di
automobili d’epoca e nel viale lungo la riva del fiume hanno allestito il
mercatino settimanale. Anche a Fiumalbo il lunedì è tutto e chiuso e anche noi stiamo
chiusi nel perimetro della nostra piazzola poltronando, leggendo e sorseggiando
qualche bibita; i nostri vicini fanno altrettanto. Con gli occhi quasi chiusi
ci raccontiamo qualche sonnacchioso fatto accarezzando il cane degli amici toscani
che gironzola tra le nostre gambe. E’ l’ultimo giorno di permanenza in questo
bellissimo borgo di Fiumalbo.
10 Luglio 2019 – Purtroppo abbiamo
finito il nostro viaggio. Qualche appuntamento ci fà tornare a Muggia.
Impostiamo il navigatore “la signora Garmin” e si và. Percorso tranquillo fino
a S. Donà / Palmanova dove troviamo una fila incredibile di tir, mai visto una
cosa del genere. Siamo in sorpasso continuo e la mia “Picia” ha vissuto veri
momenti di paura perché ogni tanto qualche
camionista sbandava invadendo la già stretta corsia di sorpasso. Siamo a
casa che, ogni volta che torniamo da una lunga assenza, vediamo bellissima.
Un
caro saluto a tutti i camperisti d’Italia ai quali raccomando di farci sempre
un saluto con un cenno della mano quando ci incontriamo.
Ciao a tutti Lili e Giorgio
CONSIDERAZIONI:
La
Sardegna ha lasciato un segno indelebile nei nostri occhi, e nel nostro cuore.
Tutto il periodo trascorso in quest’ isola è stato di una tranquillità
assoluta, non abbiamo mai percepito imbarazzo o paura; i sardi sono persone con
le palle, apparentemente duri ma si lasciano andare quando si accorgono che sei
un ospite corretto e educato; buoni, orgogliosi e sensibili alle tue necessità,
ospitali con chi sa fare l’ospite, sorridenti con chi sorride, ti invitano a
tornare perché quello che hai visto è sempre troppo poco. Per quanto riguarda
lo stato delle strade da noi fatte si può dire che sono meglio di quelle di
casa nostra, alcune trovate strette e difficoltose per i mezzi di dimensioni un
po' grandi. La natura in primavera ti offre il meglio di sé. E’ bella ,
fiorita, profumata, vedi colori e fiori sorprendenti, mai visti. E’ difficile
mettere per iscritto quello che si prova vivendo i vari paesaggi della
Sardegna; i colori del mare, la sabbia dalle sfumature e consistenza sempre
diversa, le rocce dai colori che vanno dal bianco alle tonalità di rosso, e
all’interno una natura selvaggia con montagne che ricordano addirittura le
Dolomiti, pecore , capre, cavalli, asinelli, paesi sperduti ordinati e puliti.
Tutto ti sorprende e ti fa innamorare. Per noi camperisti credo che questo periodo sia il migliore perché si
trovano i migliori spazi per sostare e anche pernottare, nello stesso tempo è
facile trovare altri camper per sentirsi
meno soli. Noi non abbiamo mai avuto difficoltà in ogni posto, eravamo
sempre in compagnia di altri camper anche se per lo più erano stranieri. Non
mancano le aree di sosta più o meno attrezzate. Dulcis in fundo: un pezzo di
formaggio lo trovi sempre!!!!! La Sardegna è un pezzo meraviglioso del nostro
Paese.
Ciao
amici