Un po’ di Francia, un po’ di Spagna e un po’ di Portogallo in
camper dal 10 giugno al 16
agosto 2015 |
La solita e dovuta piccola presentazione
Io: Giorgio
o:“Jure” Il driver che più invecchia più si comporta bene
Lei: Lili
o: “Picia” Mula””Pupa” la tutto-fare
che regolarmente litiga con il nostro
navigatore
sig.a Garmin.
Lui: PLA “S701”……..Detto
Vagabondo 2 che vuole le chiavi sempre inserite per far
sentire il
rombo perfetto del suo motore.
Totale Km
fatti: 7850
Consumo
Gasolio calcolato come media al 10% litri 790 a un prezzo medio di € 1,20
Mercoledì 10 Giugno 2015
Finalmente è arrivato questo attesissimo giorno per
partire alla volta della Spagna. Lasciamo il nostro rimessaggio in mattinata
con dei calorosi saluti da parte degli amici Romano, Cinzia, Enzo e Viviana. L’area
parcheggio “San Lorenzo” sull’autostrada tra Vicenza e Verona ci accoglie al
fresco dei suoi alberi per un pranzetto e un piccolo riposino. Verso sera
arriviamo alle radici del passo della Maddalena e più precisamente a Bersezio,
siamo in compagnia di altri equipaggi e c’è un bel fresco. Uno sguardo tra me e
la mia “Mula” e di corsa a letto.
Giovedì 11
Giugno 2015 FRANCIA
Abbiamo ripreso le vecchie usanze, prima delle nove
non si apre l’occhietto. Alle cinque del mattino ho dovuto accendere la stufa,
fuori c’erano sette gradi. Chiacchierato con i vicini e cercato di socializzare
anche con sei marmotte, che appena hanno visto il mio barbone sono scappate
piene di paura. Il programma di viaggio ci porta a “Roussilon” “Gordes” in Francia dove il panorama è tutto color ocra, il paesino è tutto
abbarbicato su falesie rosa e nelle sue viuzze tante botteghe di artisti e
souvenir (merita una visita). Dormito nell’area-camper senza nessun servizio
per 6€, ma scaricato acque nere e caricato acqua potabile nei bagni di un
posteggio bus attiguo.
Venerdì 12 Giugno 2015
Una giornata piena di sorprese e di imprevisti,
inizialmente una coda tremenda a causa di un’automobile in un fosso; subito
dopo una tempesta così forte che il tergicristalli non era sufficiente. Verso
sera siamo a St. Pierre la Mer in un’ area di sosta molto carina per
8€/24h Siamo talmente stressati dalla giornata che dopo mezz’ora di tv tiriamo
diritti a letto.
Sabato 13 Giugno 2015 SPAGNA
Siamo abbastanza vicini al confine con la Spagna e ai
luoghi dove ha vissuto il grande Dalì. La prima tappa è Cadaques dove c’è la villa di Dalì con
una vista mozzafiato sul paese e sul mare. Un unico campeggio è a due passi
dalla villa e dal paese, è un po’ spartano ma molto accogliente e la ragazza
che ci riceve ci dà tutte le informazioni con gentilezza e in Italiano ( 31€ al
giorno ).
Domenica 14 Giugno 2015
Si va a zonzo per Cadaques, prenotiamo la visita alla
casa di Dalì per domani mattina alle 10,30. Il porticciolo e le viuzze del
paese sono molto carine, c’è molta gente che passeggia e che affolla i
negozietti di souvenir e i bar. Verso sera siamo nuovamente in centro paese
alla ricerca di un buon locale per assaggiare le famose “tapas”; trovato…., non
vi dico la bontà e la quantità (8 tipi + un piattino di pimientos e 3 birre per
un totale di 42€).
Lunedì 15 Giugno 2015
Visitiamo la più che stupenda casa di quel genio di
nome Dalì con una simpatica guida che parla anche un po’ di italiano. Le
originalità di quell’artista sono infinite, ad ogni passo ci si ferma con la
bocca aperta per la meraviglia: stanze strane, studi imprevedibili, terrazze
con vista stupenda, voliere, attici, piscine, giardino, il tutto in uno stile
straordinario e ancora attualissimo. Ti aspetti che da un momento all’altro ti
venga incontro il padrone di casa per darti il benvenuto. Si parte verso
Figueras per visitare altre meraviglie di quel personaggio. Un acquazzone ci
accompagna fino al posteggio del super mercato indicato dalla guida delle aree
di sosta. Siamo molto vicini al museo Dalì che visiteremo domani, la presenza
di altri equipaggi ci fa stare più tranquilli per la notte. Si va a fare un po’
di provviste per la cambusa e la serata termina con una partita a scala
quaranta vinta dalla mia ”Mula”.
Martedì 16 Giugno 2015
Un km. a piedi e siamo in prossimità del museo Dalì.
La costruzione all’esterno è stupefacente; all’interno ci sono delle opere
stupende che creano meraviglia e stupore; una folla di visitatori, tutti
esterrefatti, noi compresi, si fa fatica a vedere tutto perché ogni particolare
è una stranezza o un simbolo. Non c’è solo pittura, ma architettura, scultura e
certe volte si ha l’impressione di essere presi in giro o ci si sente degli
ignoranti perché non si capisce il significato di tante opere. Sempre traspare
comunque l’amore infinito per la sua donna che lui dipinge realisticamente.
L’entrata conviene prenotarla, costa 9€ e la visita dura circa due ore, ma
nessuno ti caccia via se vuoi fermarti di più.
Ci muoviamo con
il camper verso “Pubol” per visitare il suo castello e che fù anche la sua
ultima dimora, dopo la morte della sua compagna. Non è particolarmente
originale, confrontandolo con le due visite precedenti. La posizione è bella,
l’arredamento interno è discreto ma è quasi nella normalità, dopo tanta
stravaganza, quasi che Dalì, rimasto solo, abbia perso la sua musa ispiratrice
e la voglia di vivere e di stupire. Soddisfatti di aver visto tutto di Dalì,
diamo un’accelerata al Vagabondo e ci dirigiamo verso Barcellona.
Anche se ci
siamo documentati, proviamo a spingerci con il camper fino all’ingresso della
città, ma dopo aver assaggiato il traffico della cittadina di Badalona,
ritorniamo indietro per la stessa strada fino al campeggio “Al Masnou” che con
37€ al giorno ci offre tutto, ombra a volontà e alla sera un bel fresco dovuto
alla brezza che arriva dal mare.
17-18-19-20-21-22 Giugno 2015 (temperatura media 23°-26°)
BARCELLONA
Siamo come due scolaretti, pieni di ansie per cosa
fare, come fare, come muoverci, a chi chiedere,ecc. ecc.. Tutto molto facile,
la stazione ferroviaria in cui passa ogni 10 minuti un trenino locale è a pochi
passi dal campeggio e in una ventina di minuti ti porta in Piazza Catalunya,
centro di Barcellona, il costo è di 10€ per due andata e ritorno. La piazza è
grande, bella, piena di vita, è il punto di partenza delle famose “Ramblas”,le
grandi passeggiate all’ombra dei suoi altissimi e folti alberi, moltissimi i
negozi di firma, altrettante le bancarelle di souvenir e le case con variegate
architetture che fanno stare con il naso all’insù. In piazza la prima cosa che
facciamo è di fornirci dei biglietti per i bus turistici delle linee rossa e
verde che fanno due distinti tragitti. Questi bus sono per noi molto utili
perché ci danno un’idea della città e
dei posti da visitare, che noi nei giorni successivi visiteremo per conto
nostro. Prime “tapas”, e prima fregatura con il cameriere zelante che vuol fare
la scelta dei bocconcini a modo suo e che naturalmente sono molto, molto cari.
Capito come ci si deve muovere, assaltiamo Barcellona, la vogliamo fare nostra,
non ci deve sfuggire neanche un angolo nascosto. Siamo ai suoi piedi…………, è una
meraviglia, siamo davanti a sua Maestà La Sacra Famiglia.
Pur avendola vista nelle foto, nei documentari e in
lontananza dal bus, vista da vicini fuori e dentro è tutta una sorpresa, non si
può descriverla, si deve vederla dal vivo, girarla più volte e rubare tutte le
sfumature delle sue guglie e dei suoi colori trasformati in tanti arcobaleni
dalle sue vetrate. E’incredibile.
Gaudì ha
lasciato un’impronta molto forte nella città e si vede visitando altre sue
opere tipo: il Parco “Guel”,”La Pedrera”e”La Casa Battilò”. Anche la pancia
vuole soddisfazione per cui l’accontentiamo con una mega paella e una altrettanto
mega sogliola. E’ il momento di rilassarsi facendo una passeggiata senza meta
osservando soltanto quello che si incontra mentre camminiamo. Si rientra al
campeggio per una bella e rilassante doccia e per far riposare i nostri piedoni
fumanti. Il tempo continua ad essere bello e ventilato con 23°/26°. Con ancora
in mente le fantastiche bellezze della casa “Battilo” e il panorama visto dalla
terrazza della casa “Pedrera” ci incamminiamo verso la “Cattedrale”. E’ sabato
mattina e, come ogni sabato, con la musica di un’orchestrina arrampicata sulla
scalinata, i barcellonesi si ritrovano nella piazza ai suoi piedi e ballano
dandosi la mano e formando tanti cerchi in segno di pace e di amicizia: ci è
sembrata una cosa molto bella. Poi cerchiamo di entrare nel museo di “Picasso”,
ma non ci riusciamo ( c’era il mondo in fila), camminiamo il “Barrio” rione gotico, Il mercato di
“Santa Caterina”, La chiesa di “Maria del Mar”, il monumento a Colombo, “Port
Velt” Piazza di Spagna e altre vie che si incontrano di volta in volta.
Stanchissimi, di corsa al binario 1 a prendere il treno per il campeggio di
“Masnou”. Tra ieri e oggi, abbiamo strafatto e i nostri polpacci chiedono un
po’ di tregua, così giusto per riposare un po’, ci mettiamo a fare un piccolo
bucato e rimuovere un po’ di sporcizia al Vagabondo; sul tardi scendiamo in
città per fare ancora un giretto lungo la Rambla e così ci ritroviamo davanti
al Mercato coperto “La Boqueria”. Anche questa meta ci lascia sorpresi dalla
bellezza, dalla funzionalità e dalla pulizia; all’interno si trova di tutto con
una esposizione della merce che è un’esplosione di colori e di un equilibrio
incredibile nello stivaggio, ci sono anche degli stands dove si mangia con dei
menù tradizionali e con una velocità super. Ci soffermiamo davanti al famoso
caffè Zurich e dopo pochi passi siamo in una trattoria Messicana dove ci
troviamo molto bene.
E’ arrivato il momento di soddisfare la voglia della
mia “Mula” di vedere e di toccare tutti gli articoli di tutti i negozi che le
passano sottomano e in particolar modo
le botteghe “Desigual” che sono la sua passione. Si è fatto tardi e con
malincuore lasciamo sfilare con un’ultima occhiata la Piazza Catalunya per
recarci alla stazione e far ritorno al campeggio.
Alcune considerazioni su questa parte di
Spagna al confine con la Francia del sud e sulla città di Barcellona
Questa parte della Spagna è famosa
perchè in questi paraggi hanno operato un paio di artisti niente male,(
Picasso, Mirò, Dalì e Gaudì) e forse altri meno conosciuti. E’ una zona molto
bella, collinosa e sul mare, ha panorami stupendi. La vita dei paesini è ancora
tranquilla, poco battuta dal turismo e da costruzioni fuori luogo. Speriamo che resti così. La costa Brava invece è piena
di mega condomini che hanno rovinato paesi e panorami. La strada costiera
lascia ancora intravedere qualche
scorcio stupendo, ma per noi camperisti è quasi impossibile fermarsi.
Barcellona merita una visita: è ordinata, pulita, organizzata; convivono
persone di tutte le etnie. E’ giovane, viva, bella e non si finisce mai di
scoprire cose nuove…si mangia da Dio. E’ entusiasmante, ricca di antico e
moderno perfettamente in equilibrio. E’ anche pericolosa dal punto di vista dei
borseggiatori ( abbiamo assistito a tre episodi in diretta), ma anche questo fa
parte del gioco….un po’ di suspense ci sta bene. Il campeggio Al Masnou è
accogliente; al di là della strada statale e della ferrovia c’è la spiaggia che
si raggiunge attraverso un sottopassaggio. Il personale del campeggio è molto
disponibile e dà tutte le informazioni anche in italiano per visitare
Barcellona, i servizi sono un po’ obsoleti ma puliti, è discretamente
ombreggiato, la piscina è ben tenuta, un piccolo bar all’entrata, un negozietto
di generi alimentari di prima necessità ma è soprattutto comodo per l’andata e
ritorno con il treno al centro di Barcellona.
23-24-25-26 Giugno 2015
In moto il Vagabondo e ci muoviamo verso Valencia
proponendoci una tappa a Taragona ma, neanche a farlo apposta, ci perdiamo
nelle campagne con il vantaggio di vedere alcuni paesini agricoli molto
caratteristici e interessanti. La sig.a Garmin ci riporta sulla retta via ma,
una fila tremenda, ci fa dirottare verso un supermercato Carrefour a far cambusa e a pranzare. Attraversiamo
Taragona con un traffico bestiale, per cui rinunciamo e puntiamo su Peniscola.
Sono le 18,30 ed entriamo in un’area campeggio favolosa a pochi passi dal mare
e un po’ più lontano il centro del paese, (L’area si chiama : Camping Vizmar e
si trova a metà tra Peniscola e Benicard. Con il costo giornaliero di €11 ci dà
tutti i servizi compreso corrente e piscina- www.campingvizmar.com- Gps N-40.39357 * E-0.40778). Siamo all’ombra di alberi molto folti (Gelsi) per cui niente ricezione per la tv.
Ci accontentiamo di una bella partita a carte. Al mattino la temperatura si
mantiene costante sui 20° per arrivare al pomeriggio attorno ai 27° per cui
decidiamo per una permanenza di un paio di giorni. Tiriamo fuori le nostre bici
pieghevoli e via in avanscoperta della sua spiaggia, della costiera e del suo
centro storico. Peniscola è una cittadina arrampicata su un penisolotto con il
suo bel castello-fortezza, tante case tutte bianche, un mercatino artigianale,
i falconieri, i giostrai, i giocolieri e un sacco di negozietti e invitanti
trattorie sul lungomare. Torniamo al camper affamati: pranzetto, riposino,
lettura sdraiati sulle brandine, un po’ di piscina aspettando la sera per poi
metterci in ordine e partire a piedi per sgranchirci un po’ le gambe e forse
farci qualche “tapas”. Senza accorgerci siamo arrivati fino in paese camminando
per 3 km.(come sarà il ritorno??). In una trattoria ci hanno confezionato un
bel ”piatto combinato”: una porzione di ribalta vapori con una insalatona che
ci ha proprio soddisfatto. La strada del ritorno non finiva mai, per fortuna
che per per tutto il lungomare siamo stati accompagnati da musica, artisti di
strada, burattinai e spettacoli vari. Siamo arrivati all’area di sosta molto
tardi, dopo la mezzanotte, con gli spari e le luci dei fuochi artificiali nelle
vicinanze. L’entrata del campeggio era chiusa e buia, abbiamo suonato e dopo un
po’ si è affacciata una signora un po’ scocciata che ci ha aperto la porticina
d’ingresso. Meno male! Eravamo già in crisi per la stanchezza e l’idea di
cercare un albergo aperto a quell’ora……non era il massimo.
Il mattino seguente,
inforcate le biciclette, ci dirigiamo verso la parte opposta di ieri e cioè
verso “Benicard” che dista c.a. 4 km. E’ stata una piccola delusione,
non c’è la ciclabile lungomare, non ha attrazioni significative se non una
specie di mulattiera che ti porta su un grappolo di case tutte bianche(centro
storico) ma che noi ci accontentiamo di osservare dalla strada principale. Una
sosta in un bar per poi ritornare. Lungo la strada un po’ di rifornimento di
frutta e poi le solite cose in attesa di poterci tuffare con bramosia nella
piscina Jacuzzi con tante bollicine. Sul tardi ho spostato un po’ il camper
beccando il satellite per avere qualche notizia patriottica del Bel Paese. Dopo un poco di niente alla tv
siamo colti dalla stanchezza e andiamo a nanna.
27-28-29-30
Giugno 2015 (VALENCIA)
La temperatura sta
salendo, la massima tocca i 31°e decidiamo di partire verso Valencia con il
timore del caldo. Nella zona di “Saler” ci sono aree di sosta molto assolate,
per cui noi scegliamo il campeggio “Coll-Vert” che si trova a metà strada tra
Saler e Pinedo; ci sono vialetti alberati, tutti i servizi, piscina e ombra
compresa per €32 al giorno. Davanti all’ingresso c’è il bus n°25 che porta in
pieno centro e a dieci minuti a piedi c’e la spiaggia sabbiosa con il mare
color nocciola, (w il mare dell’Istria). Proviamo ad assaggiare questo mare, ma
ci passa subito la voglia. Questa mattina prendiamo il bus n°25 che ci lascia
proprio in centro e poi a piedi
visitiamo la città vecchia che è un insieme di piazze, palazzi in stile,
giardini, tutto pulito e in ordine e con un traffico molto ordinato, viuzze e
viali pieni di bei negozi predisposti per fare le famose “vasche”. Il mercato
centrale è da non perdere per la sua architettura e per il sistema di
esposizione della merce è quasi più bello di quello di Barcellona. Molto belle
le piazze del : Municipio, Palazzo delle poste, la Lonja della seda (fa parte
dell’Unesco), La Cattedrale, La Plaza della Rejna, Plaza Redonda, Plazza de
Toros con l’enorme Arena , e la caratteristica Stazione del Nord (da non
perdere). La famosa “Paella” viene offerta da tutti i ristoranti e tanti
turisti occupano i tavolini all’aperto e anche noi pranziamo in uno di questi.
Con il bus n°5, seduti comodamente, facciamo il giro di tutto il centro storico
per osservare e orientarci per i nostri prossimi giorni.
A Valencia non si deve dimenticare la visita
della città moderna con la cittadella delle arti, l’emisfero, la città delle
scienze, il grande zoo, l’acquario e infine l’oceanografico. E’ dir poco
restare a bocca aperta, si rimane esterrefatti di fronte a quelle strutture che creano un gioco
fantastico tra cemento,vetro, ferro, prati verdi e l’acqua delle sue fontane
e vasche. La visita dura circa 5 ore
intramezzata da un fritto misto e una “
cana “ ( una birra ). Una piccola sosta in un bar prima di riprendere il bus
n°25 per il campeggio. Un’oretta di piscina fa ritornare lo sprint per
proseguire la giornata e per arrivare a sera per la cena e un po’ di tv per
vedere cosa succede nella nostra patria. La sveglia avviene con una temperatura
vivibile, fa caldo ma una leggera brezza dà un ristoro piacevole; si ritorna in
città per visitare ancora altre attrattive interessanti. Siamo all’interno
dello stupendo mercato del “Colon” che
si presenta con dei superlativi negozi, bar, ristoranti, botteghe di
generi alimentari e di pesce, tutto in perfetto ordine e nella massima pulizia;
poi si arriva alla piazza “Redonda” dove troviamo un’infinità di banchi con
esposti prodotti artigianali regionali. E’ arrivata l’ora di far visita ad
alcune “tapas” accompagnate da due boccali di buona birra. La mia “Mula” mi
vuol lasciare libero per un paio d’ore per “cuccarsi” sei piani del conosciuto
centro commerciale La Cortes Ingles. Io mi sono fatto un paio di viali e la
pennichella seduto su una panchina all’ombra di due maestosi alberi. Finalmente
la “Mula” è ritornata e raccontandoci le cose viste, ritorniamo al campeggio.
Appena ristorati ci si avvicina un equipaggio di Bari e ci si racconta le
avventure dei propri viaggi; la cosa che ci preoccupa di più è che ci dicono di
essere scappati dai 43° di Granada, meta
che noi avevamo programmato per i prossimi giorni. Un’ ultima giornata di
pulizie e relax, stesi sulle sdraio a leggere e fare la settimana enigmistica
per poi fare un tuffo in piscina con una bella acqua fresca. Abbiamo goduto di
un meritato riposo dopo una settimana di km. a piedi.
1°-2-3
Luglio 2015 ALTEA
Partiamo salutando la
più che bella e interessante Valencia, il caldo si fa sentire con i suoi 33° e
temo che ci accompagnerà per tutto il viaggio spagnolo. Siamo in un super mercato
a fare provviste e ad approfittare di un unico albero un po’ isolato per
estrarre sedie e tavolino e pranzare. Ci si avvicina un albanese e con un
grande sorriso ci saluta e ci racconta di conoscere molto bene Trieste e
l’Istria perché ci ha lavorato parecchio. Riprendiamo il viaggio verso “Gandia”
e dopo un paio d’ore siamo all’interno del campeggio (”Cap Blanc ad Altea-Carrettera
Playa Cap-Blanc 25”).La località si presenta bene con la spiaggia oltre la
strada che esploreremmo bene domani. La notte l’abbiamo passata bene, con una
leggera brezza che a finestre tutte aperte faceva quasi freddo. Qui tutti i
movimenti e le azioni vanno fatte molto lentamente perché il caldo ti fa
ansimare e ti massacra. Il mare è molto ondoso e si fa fatica ad entrarci, le onde
ti trascinano dentro e poi ti sbattono sulla spiaggia con i costumi pieni di
sassolini, rotoliamo sul bagnasciuga
come dei ragazzini per poi nasconderci sotto l’ombrellone perché il sole ti
brucia. Nel pomeriggio inoltrato il lungomare ci affascina con il suo panorama,
passeggiamo nelle viuzze tra botteghe e trattorie fino a fermarci per far
sparire una enorme “Paella di pesce”, seduti al fresco e con la pancia piena
capiamo perché tra qui e Benidorm distante 5 km tanti camperisti vengono a
svernare. Rientriamo al camper sperando in una fresca nottata. E’ andata bene,
un bel venticello ci ha fatto riposare e pare che voglia perdurare per tutta la
giornata. L’altro versante della cittadina è meno interessante per cui dopo una
bella passeggiata facciamo dietrofront rifugiandoci sotto il nostro albero e la
veranda del camper, la brezza ci accompagna verso sera nel centro storico a
curiosare tra i negozi di souvenir che non sfuggono all’occhio acuto della mia
“Pupa”. Si và a nanna stanchi ma soddisfatti.
Sabato 4 Luglio 2015
Partiamo verso il sud,
con un po’ d’incoscienza. Attraversiamo una natura selvaggia e aspra e ci
domandiamo come si può vivere in
questi luoghi. Un albero enorme ci invita alla sosta per il pranzo. C’è un
tremolio nell’aria come un miraggio nel deserto, siamo a Granada, sembra di
essere all’inferno, la città è coperta dalla nebbia, le case sono sfuocate
dalla calura. Vediamo su un palo le tabelle turistiche dell’”Halambra” e quella
della “Sierra Nevada”, facciamo un cenno di saluto a Granada e
saliamo ai 2200 m della Sierra trovando un villaggio attrezzato con bar negozi
e ristoranti e un grande piazzale per passare la notte. Ci sono un paio di
camper di Granada che sono venuti quassù per fare una dormita al fresco, per
cui tranquilli e con un panorama
stupendo ci regaliamo una dormita favolosa.
Domenica 5
Luglio 2015 PORTO COVO in PORTOGALLO
Scendiamo a valle
costretti a ripassare per Granada che con i suoi 43° alle dieci di mattina. Con
decisione acceleriamo per scappare in cerca di fresco. Non vi dico i km. fatti.
Attraversiamo pianure con migliaia di serre. Il solito gigantesco e unico
albero incontrato sul percorso ci invita a pranzare. Un pieno di gasolio ad un
prezzo conveniente è si entra in Portogallo. Ancora dei km. e siamo al
nostro “Porto Covo”che ci accoglie sulla solita e stupenda falesia che
ci offre il suo miglior panorama,e anche in pieno sole ci offre una stupenda
brezza quasi da brivido. E’ pieno di camper di diverse nazionalità, ci
sistemiamo appartati in una specie di piazzola in prima fila a picco
sull’Oceano e che ci permette di aprire la veranda, posizionare tavolo e sedie
e prendere in faccia il profumo dell’oceano. I sentieri sul costone ci invitano
ad una passeggiata per farci ricordare la bellezza di quel posto e curiosare
l’andirivieni di tantissima gente che armata di borse e ombrelloni cerca il suo
posticino nelle varie insenature quasi nascoste dalle altissime rocce selvagge.
Non resta che tirare su la parabola
e farci due lasagne col pesto di propria
produzione.
6-7 8 Luglio
2015
Increduli della notte
con l’uso della la copertina ci svegliamo con un sacco di coccole. Le finestre
del nostro Hotel a 5 stelle di nome Vagabondo, danno sulle spumose onde dell’Atlantico
e fanno entrare i vari profumi della vegetazione che ci circonda. Ci rechiamo
con il carrello al super mercato per fornire la cambusa di viveri e di buon
vino del posto, un giro di perlustrazione per le viuzze e negozi del paese.
Felici che il paese sia rimasto tale quale lo ricordavamo ci facciamo un po’ di
spiaggia stesi sulla sabbia rovente. Alla sera una accogliente e tranquilla
trattoria del centro ci fa gustare del
buon “Polpo alla brace”, “Baccalà alla Garcia” e del buon vino bianco fresco
prodotto nei dintorni. Pensare che tutto questo paradiso è gratuito, e che noi
camperisti siamo accolti con tanta simpatia è incredibile. I camper vanno e
vengono con estrema libertà, tutti rispettano le distanze, le vie di fuga e non
mancano i sorrisi di benvenuto e anche qualche parola sulle varie avventure del
Plein Air. Passeggiamo tra le falesie e le spiagge che si lasciano guardare
complici della bassa marea. Proviamo a mettere il culetto in acqua ma si
congela quasi subito per cui una immersione veloce e tutti al sole sotto
l’ombrellone. Dalle finestre e oblò aperti si infila un’arietta stupenda. Ci
viene la tentazione di soggiornare a Porto Covo il più possibile, però nello
stesso tempo lo spirito della scoperta e dell’avventura ci stuzzica a proseguire.
Se a qualcuno interessa è giusto sapere che nelle vicinanze esiste un’area di
sosta ufficiale con scarico e carico e che poco distanze si aprono le porte di
un bel campeggio. Al mattino successivo si sta tanto bene che scappano alcune
coccole, poi con le palpebre a mezz’asta ci dividiamo, l’una verso la spiaggia,
l’altro per rifornimenti di acqua, vino ed altri alimenti. Si gioca con le
spumose e invadenti onde dell’oceano fino che all’estremo delle nostre forze ci
si butta sulla sabbia. Cosa si può volere di più??...... Falesie a picco sul
mare, e noi li sopra con il freno a mano molto tirato, panorami mozzafiato,
onde altissime che si infrangono sugli scogli e che creano una musica continua, un po’ più in là
piccole spiagge che si modificano secondo la marea, punteggiate da ombrelloni
colorati e qualche coraggioso che tenta il tuffo in quel mare “oceano” con
l’acqua abbastanza gelida. Il centro del
paese fatto di poche e piccole case bianche è pulito, ordinato e pronto a
ricevere le vasche in su e in giù tra i suoi negozietti e per mangiare nelle
sue trattorie accoglienti e con prezzi
molto abbordabili. Abbiamo tutto e di più, non ci resta che sederci anche noi
in quella trattoria che offre a grandi lettere su un tabellone la “Sapateira” e
del “Choco fritto”, un granchio enorme che si deve affrontare con tavoletta,
martello e pinzette cosa che ci mette un po’ in difficoltà, e poi un calamaro
gigante fritto molto gustoso, ma un po’ duro, acqua e vino per un costo totale
di 35 €.
9-10- 11 Luglio
2015 LISBONA
150 km. Ci separano da
Lisbona. Da Porto Covo fino a Sines si costeggia l’oceano, poi la strada si
interna in un deserto sabbioso; lasciare la carreggiata è molto rischioso per
il pericolo di insabbiarsi, tanti alberi di sughero, e strani alberi simili ai
pini. Attraversiamo dei coloratissimi paesini tipo far west per poi far sosta
per il pranzo di fianco e all’ombra di una “Arena de Toros”. Arriviamo
all’ingresso del campeggio Monsanto alla periferia di Lisbona, dove troviamo un
trambusto enorme, file interminabili di giovani che si preparano ad entrare. Il
custode ci avverte del possibile casino notturno e ci fa entrare per poi
registrarsi più tardi senza darci alcuna informazione perchè anche lui è
stravolto, vuole essere pagato anticipatamente 34,90 €. Subito dopo,
passeggiando per i viali del campeggio ci accorgiamo che è tappezzato da mille
minuscole tende di tutti i colori, tende da pellerossa e carri tenda tipo Far
west, con un sacco di gioventù che ride, canta, suona la chitarra, nuota nella
piscina ultrapiena, così veniamo a sapere che tutto quel can…can è dovuto a un
festival internazionale di musica rock che si tiene in città. Fortunatamente la
notte è trascorsa abbastanza tranquilla. Tranne un Bum..Bum…Tam..Tam… di
sottofondo che a momenti ha dato fastidio. Fa quasi freddo (19°). Leviamo le
tende, c’è troppo trambusto, la vivacità di questa gioventù è inquietante e
irrefrenabile. Ci dirigiamo verso la zona di “Belem” dove abbiamo saputo che
esiste un posteggio camper; il posto c’è ed è
molto carino e ci sono già molti camper predisposti per la notte, a
destra, a sinistra, avanti, indietro, ombra o sole e con il sorrisetto degli
altri camperisti, finalmente riusciamo a trovare la nostra posizione ideale.
Suole e tacchi sono i nostri veloci motorini che senza consumare una goccia di
carburante ci portano nei luoghi da visitare. Entriamo nel monastero, nella
cattedrale e il suo museo, nel nuovo centro della cultura per poi arrivare alla
“Torre” sempre bella e imponente, ritorniamo al camper con un passo sempre più
lento, siamo leggermente stanchi, sembriamo quasi due settantenni!!!! I vari
bar e i locali vicini all’area di sosta si impegnano a far casino, per fortuna
a una certa ora smettono e noi riusciamo a riposare molto bene fino al mattino.
In modo istintivo alzo la mano al passaggio di un taxi e ci facciamo portare
fino all’arco di Augusto. Gironzoliamo per la già conosciuta Lisbona che è
sempre bella e piena di sorprese, cercando le attrattive sfuggite la volta
precedente. Il taxi ci riporta al camper che è già quasi sera. Decidiamo
all’istante e partiamo per tornare nuovamente sull’oceano e precisamente sulla
costiera di Cascais, siamo posteggiati quasi nel cielo, altri due camper ci
fanno compagnia, un saluto e un sorriso di complicità, il letto ci accoglie
lunghi e distesi per una mega dormita.
Domenica 12
Luglio 2015
Questa mattina,
leggendo degli opuscoli turistici, decidiamo di fare il percorso di circa 30
km. che è inserito nel patrimonio mondiale e che fa perno attorno a “Sintra” dove si possono visitare dei castelli, dei
monasteri, delle ville monumentali, dei boschi con un verde e dei massi con
forme fuori dal normale. Noi abbiamo provato ed è stato un mezzo massacro,
domenica……, tutto il mondo era lì, strade tutte intasate da macchine
posteggiate e in strade talmente strette che in certi tratti non si passava,
con i sudori freddi e una calma che non so da dove venisse, siamo riusciti a
venirne fuori camminando a 10km. all’ora e vedendo tutte quelle meraviglie dal
finestrino senza poter scendere dal camper. Per chi desiderasse vedere queste
meraviglie, si deve far tappa a “Sintra”, e da lì prendere i mezzi pubblici che
fanno tutto il percorso fermandosi ad ogni attrattiva. (non di domenica…..)
Appena fuori dal caos, cambio maglietta e un po’ di tinta ai capelli diventati
grigi e si prosegue verso “Peniche” aiutati dalla sig. Garmin. Siamo sotto le
mura del centro storico assieme ad una ventina di camper, ottimo posto per
ormeggiare e far passare la notte.
13-14-Luglio
2015 COSTA NOVA
Abbiamo bisogno di
un’area di sosta con servizi o di un campeggio, per scaricare, per un po’ di
bucato e per pulizie varie. La guida delle aree europee ci indica “Costa Nova”,
una località già conosciuta, bellissima con le sue famose case tutte verniciate
a righe verticali. L’area non esiste più, esistono ancora i servizi, ma una
vecchia megera vestita di nero e con i baffi fa il gendarme e non ti lascia
prendere neanche una goccia d’acqua. Ci spostiamo di qualche metro e
intravedendo uno spiazzo attiguo alla spiaggia con tanti camper in sosta
riusciamo a infilarci anche noi aprendo la veranda e posizionandoci sotto,
sedie, tavolino e sdraio e griglia. Un simpatico camperista portoghese ci si
avvicina e raccontandoci la sua vita ci
indica anche che basta un piccolo compromesso consumistico con il vicino bar
buffet per far acqua e scaricare il wc.
E’ sera, la temperatura è ottima, due passi nella sabbia dorata su una spiaggia
senza confini. Siamo tanto contenti da farci anche un po’ di coccole prima di
addormentarci. Sono le dieci e con tanta vergogna apriamo l’occhietto con un
enorme sbadiglio seccati di doverci alzare. L’odore delle orate e dei gamberi
già lessati ci orientano verso il mercato del “pescado”che è a due passi dalla
nostra postazione. Una scorribanda sul lungo mare che ci espone in maniera
superba le sue bellezze, giardini, fontane, fiori profumati e con colori da
arcobaleno, palme, e infine le sue case entusiasmanti. La giornata prosegue in
pieno rilassamento per poi verso sera goderci questa spiaggia pulitissima, con
il rumore della risacca che è una goduria per le orecchie, le sue onde spumose
che ogni tanto ti bagnano le caviglie, non esistono recinti, non esistono
barriere di nessun tipo, senza muri, senza biglietti e libera per la gente di
tutto il mondo ci fa fare subito il confronto con le spiagge italiane (Bibione,
Lignano, Rimini, Viareggio, ecc. ecc.)
dove neanche l’aria che respiri è tua. Griglia ottima, tanta gioia di
vivere, tanta voglia di rivivere questi momenti. (ok- ok- ok-).
Mercoledì 15
Luglio 2015
Abbiamo passato un paio
di giorni molto belli a Costa Nova. Mettiamo in moto e via per nuove avventure.
Facciamo un lungo tratto di strada un po’ monotona per arrivare in località Viana
Do Castello vicino a Cabadelo cercando un’area o un posteggio per la sosta
della notte. Siamo vicini ad un
campeggio quasi in disuso, e un altro di una tristezza paurosa. Sostiamo subito
fuori della porta d’ingresso assieme ad altri due camper e la scelta si
dimostra giusta perche riposiamo molto bene senza nessun disturbo e senza
nessun rumore.
Giovedì 16-17
Luglio 2015
Scopriamo che se ieri
sera si faceva un paio di km. in più, si arrivava in una zona della stessa
cittadina molto bella. Un posteggio subito dopo un ponte e lungo la riva del
fiume dove stazionavano diversi camper.
Avanti e indietro per trovare il campeggio ma che nessuno nemmeno l’azienda di
soggiorno sapeva indicarci. Finalmente, siamo dentro, si chiama:
“Sereiada-Geifa”, in località (Pinhal da Gelfa-Ancora) per 18,45€ al giorno, è
una specie di villaggio turistico completo di tutto compreso piscina ma un po’
distante dal mare e dal paese, a noi sta bene e sdraiati sotto un alberello che
da un’ombra favolosa quasi da aver freddo. Non facciamo letteralmente niente,
rimandiamo a domani le varie fatiche. Avute le indicazioni, ci vestiamo alla
Rambo e dopo due interminabili sentieri tra liane e pozzanghere si arriva in
una plaja nel pieno deserto, sconfortati torniamo indietro a richiedere
informazioni questa volta per il paese e con un sorriso di scherno ci vien
detto a 5 minuti che poi invece sarà più di 30 minuti. E’ arrivata l’ora, fili
stesi e gran bucato, una sciacquata al vagabondo che sembrava venuto fuori da
un safari, una spolverata interna ed
infine una bella doccia innaffiati da un buon profumo e pronti per il
sopraluogo in paese. Un bel lungo mare, una bella spiaggia, locali un po’
smessi, insomma niente di trascendentale per cui due calici di vino per
ristorarci e ritorno al campeggio per la nostra immancabile spaghettata.
Sabato 18-19-20
Luglio 2015 SPAGNA del NORD
Puliti, profumati,
riposati impostiamo il navigatore su ”San Cosme” (Spagna) da dove inizia la
stupenda strada costiera che attraversa tutte le Plaje per arrivare alla: più,
più, più, più “ Plaja- Des- Cattedrales ”, patrimonio dell’umanità e
patrimonio per i nostri occhi e per il nostro cuore. Per arrivare facciamo
tanti km. di strada attraversando paesetti, campagne, cittadine e poi arrivati
finalmente in zona, la mia Mula si è ricordata perfettamente la viuzza da dove
entrare per immettersi sulla strada costiera che è abbastanza stretta ma che
attraversa quasi a picco sull’oceano tutte le falesie e tutte le varie spiagge
fino ad arrivare all’incredibile lavoro della natura. Percorriamo tutto il percorso
per gioire di quello spettacolo per poi tornare indietro e sostare per la notte
in un posteggio nelle vicinanze (c.a.100 m. gratuito) e con tanti camper già sistemati per la notte. Il tempo è
molto bello, la temperatura lascia vivere e qui non resta altro che buttarsi
nella natura, godere del mare, bagnarsi tra le onde che si rincorrono facendo
un gran casino e camminare sulla spiaggia con la sua calda sabbia dorata. Sul
posto si
fa amicizia con alcuni
equipaggi di diverse nazionalità raccontandoci mille e più avventure su viaggi
datati e recenti. I locali vicini fanno a gara per emettere il miglior profumo
di fumose griglie sia di carne che di pesce, ci siamo cascati anche noi un paio
di volte e a dire il vero molto bene. Forse dovuto ad altri periodi in cui siamo stati qui, però
constatiamo che c’è molta gente in più lungo tutta la costa e che sta
aumentando di giorno in giorno.
Martedì 21-22
Luglio 2015
Proseguiamo il viaggio
andando un po’ a zonzo e senza meta, 50km. all’ora, musica, gambe sul
cruscotto, pieno di gasolio, luogo senza nome ma ombreggiato e fresco per
sostare e mangiare, riposino di smaltimento dei fumi alcolici e via per
fermarci per la notte assieme ad altri camper subito fuori dell’ingresso del
campeggio “Camping Plaja de Ajo”. Nessuno fa obbiezioni, per cui per una
notte va benissimo. La spiaggia è a due
passi e noi indossati i costumi ne approfittiamo con grande piacere
sbrodolandoci nell’acqua fresca. Finalmente è arrivato, ci svegliamo sotto un
temporale stupendo e desiderato, la pioggia cade con gocce grosse e fitte, il
Vagabondo ringrazia perché viene pulito dal sale e dalla sabbia accumulati
negli ultimi percorsi fatti su strade alquanto ventose e polverose. Siamo
all’interno della nostra casetta a fare programmi per i prossimi giorni e a
scrivere i diari degli ultimi giorni, in una tregua del tempo, saliamo fino in
paese per sgranchirci le gambe e per fare un po’ di cambusa. Al ritorno,
abbiamo fatto gli ultimi metri di corsa per evitare un’ulteriore acquazzone. Il
tempo passa leggendo un buon libro, una buona cena , un programmino tv fa
venire l’ora di appoggiare le testoline
sui guanciali.
Giovedì
23-24 Luglio 2015 BILBAO
Decidiamo di fare una
scappatina a Bilbao che è molto bella e ci fa piacere rivisitarla. La stupenda
area di sosta di “Monte Kobeta” ci accoglie con la sua bellissima vista aerea
della città. Appena sistemati, prendiamo il bus n°58 per andare in centro a
scorazzare per la Gran Via dove si trovano tutti i negozi più o meno firmati
che sono la gioia e che appagano la curiosità della mia “Picia”. Dopo un paio
di “vasche”siamo in attesa del bus per rincasare molto soddisfatti del
pomeriggio trascorso in città. Il nostro morbido lettone è attrezzato con
coperta nell’eventualità che questa notte faccia freddo. A due passi dalla
fermata del bus c’è il mercato coperto super bello e noi non ce lo lasciamo
sfuggire, subito dopo a pochi metri
inizia la passeggiata lungo il fiume che con i suoi ponti, parchi e fontane
arriva fino alla straordinaria struttura del museo Gugenhiem, si cammina sotto
l’enorme ragno di bronzo e dall’altro lato il grande orsetto alto qualche metro e tutto ricoperto da un’infinità di
fiori dai mille colori e che con il suo simpatico musetto sembra ti faccia un
salutino di arrivederci. Più avanti si passa vicino allo stadio e a palazzi con
una architettura ultra moderna. Ritornati in centro che non è lontano come da
bravi marito e moglie, ci separiamo per un paio di orette in modo da soddisfare
le nostre personali curiosità ( Lili guarda le vetrine mentre io guardo le
……belle spagnole! ). Attiguo al nostro camper si è sistemato un camper italiano
di Gorizia, per cui ci scappa un sacco di chiacchere e risate.
Sabato 25-26
Luglio 2015 FRANCIA
Un piccolo controllino
al cuore del Vagabondo che risulta tutto a posto. Sorpassiamo Pamplona, e
godiamo per tanti km. di un paesaggio lunare, costeggiamo tutto il perimetro di
un lago senza nessuna località per la sosta, si trova vicino al paese di “Vesa” e alla movimentata
cittadina di “Jaca”. Procediamo verso la Francia attraversando il passo di
Bielsa a 1200 m. di altitudine e subito dopo l’omonimo tunnel, un pezzo di
strada molto impegnativo che però ci ha fatto transitare e fermare nel punto
sosta camper completo di tutti i servizi occorrenti per 6€ al giorno e a 100m.
dal centro di Sant.Lary.Soulan un paese in festa tutto imbandierato e
pieno di gente, musiche tradizionali e banchi pieni di prodotti regionali.
Abbiamo saputo che la festa paesana ci sarà anche domani , per cui un piccolo
giro di perlustrazione e un meritato riposo. Ci svegliamo quasi infreddoliti,
fuori ci sono 16°, stiamo ancora un po’ a letto tirando su le coperte fino a
coprirci il naso. La giornata la trascorriamo avvolti nella festa e nella
confusione paesana, tanta gente, tanta musica, tante vasche tra gli odori dei
banchi gastronomici e i negozi di souvenir, ci sentiamo coinvolti dalla festa e
sul finire, siamo seduti in una trattoria davanti a due enormi e gustosi piatti
di Moules (cozze) e patatine fritte e del buon vino bianco. Andiamo a dormire
con un bel fresco e mezzi ciucchi. Ok…..Ok……Ok.
Lunedì 27 luglio
2015
Il Vagabondo e la
Garmin ci fanno girare mezza Francia percorrendo strade e stradine tutte
interne e molto panoramiche. Siamo all’ingresso delle grotte di ”Gargas”,
famose per l’infinità di impronte di mani di tutte le dimensioni e alcune
stranamente menomate delle dita medie, la grotta è anche molto bella per le sue
conformazioni di stallatiti e stalagmiti che scorrono lungo tutto il percorso
illuminato da un bel gioco di luci colorate. E’ ora di cercare rifugio per la
notte, e dopo aver passato Saint-Girons ci fermiamo nell’area di sosta di
”Castelnaus-Durban”, è un posto così, così, quasi bruttina, ma per una notte va
più che bene.
Martedì 28
Luglio 2015
Toccata e fuga dal
Parco Della Preistoria a “Tarascon”, bella zona ma ci sembrava più una specie
di viaggio didattico per ragazzi. Siamo a “Quillan” e non so come, la
mia “Mula” ha saputo che domani mattina c’è il mercato settimanale, regionale e artigianale per cui è d’obbligo
la fermata nella grande e ombreggiata area di sosta locale. Una passeggiata, una partita a carte e a
nanna pronti per domani.
Mercoledì
29 Luglio 2015
Il mercato è bello, grande
e meritevole di visita, la mattinata scorre veloce. Ci mettiamo in moto
dirigendoci verso ”Leucate-Plage”, abbiamo letto che nella zona ci sono tre
aree di sosta, il posto è stupendo, ma le aree di sosta sono un disastro, tutte
piene, polverose e care, dalla prima scappiamo, la seconda è introvabile, la
terza ci fa entrare perche sfibrati, non offre nulla, solo che vento e una
scuola per surfisti, non ha neanche un briciolo di spiaggia, che delusione.
Siamo chiusi nel camper a veder volare sabbia e foglie e a prepararci però
delle ottime capesante e a berci un buon bicchiere di vino. Una telefonata alla
nostra banda di Trieste che sta soffrendo per il caldo insopportabile ma che
per tutto il resto va benone.
Giovedì 30-31
Luglio 2015
Sempre con il vento in
poppa ci alziamo, il tempo di riorganizzare sia noi che il camper ci muoviamo.
Una giornata campale, code interminabili senza capire il motivo, finalmente
arriviamo a “Mezze” dove alla prima baracca-trattoria ci facciamo una
dozzina di ostriche a testa, meravigliose da vedere e ottime da mangiare
accompagnate da un buon vinello bianco. Soddisfattissimi riprendiamo il viaggio
arrivando ad un’altra perla del nostro viaggio e cioè “Avignone”.
L’impatto con la cittadina è stupendo, le sue mura antiche e il fiume Rodano
che emana sensazione di freschezza e tranquillità. Ci sono due campeggi attigui
sull’isola in mezzo al fiume, noi scegliamo il:”Camping Du Pont D’Avignon”, un
quattro stelle che ci ospita per 25,30€ al giorno serviti di tutto e soprattutto
circondati da foltissimi alberi che ci danno tanta ombra e tanto fresco. Al
mattino la “U-Boat” barca navetta gratuita che dista pochi metri dal campeggio,
ci sbarca sull’altra sponda e in vicinanza di una porta d’ingresso del centro
storico. Tanta gente affolla le stradine interne, è un viavai incredibile e noi
ci accodiamo fino a stancarci visitando il palazzo dei papi che è monumentale.
Al pomeriggio la piscina con le “brombole” ci rilassa e ci rinfresca fino ad
ora di cena. “Tutto ok”.
Sabato 1°Agosto
2015
“Avignone” è sempre una
bella signora, ti fa vedere tutte la sue grazie e modestamente ti lascia andare
via. La solita impostazione alla signora Garmin e la prua del Vagabondo si
avvia verso le montagne scaricandoci nelle vicinanze di “Sisternon” per
pranzare, il centro e la solita area di sosta erano strapieni a causa di un
mercato settimanale. Un po’ di km.in compagnia di stupendi panorami, gole
profonde, orridi paurosi, fiumi con acque cristalline e tanti gommoni che fanno
rafting, il lago Pecon e siamo a “Barcelonette” incasinata dal traffico
e da una fitta pioggerellina. Sostiamo nella solita fangosa area di sosta
strapiena di camper e con gli ombrelli aperti andiamo a gironzolare un po’ per
il paese. Rientro, cena, Tv.
Domenica 2
Agosto 2015 PASSO DELLA MADDALENA
Accendiamo la stufa per
fare colazione, il tempo si sta mettendo sul bello. Spegniamo il motore sulla
sommità del passo della Maddalena a 1700m. Il posteggio e strapieno ma un
buchino lo troviamo, grande passeggiata sui sentieri accompagnati da mille
discorsi che si fanno tra di loro le timide
marmotte, arriviamo al laghetto che è sempre bello da vedere. Il rifugio
della comunità montana ci dà dello spezzatino con polenta,verdure grigliate, un
buon formaggio locale e del vino per un tot. di 22€. Per la notte decidiamo di
scendere nell’area di sosta di Bersezio (7€+3€). Altra bella passeggiata tra le
quattro case del paese, cena al fresco e speriamo in una sana dormita.
Lunedì 3 Agosto
2015 ITALIA
Per motivi famigliari
dobbiamo avvicinarci a casa, una serie di telefonate con i nostri figli ci
mettono in guardia sulla temperatura torrida della pianura e delle sue città,
per cui una sosta notturna di transito è impensabile. Io e la mia “Mula” ci
diamo un’occhiata complice e senza tante parole ci mettiamo il sacco in spalla
e con una pacca sul cofano del Vagabondo
si và. Andatura media, niente traffico e quasi senza accorgerci……..dopo 700 km.
siamo nell’area di sosta di “Sappada”, non occorre dire che è strapiena,
per cui ci posteggiamo nella corsia centrale fino a domani mattina visto che un
equipaggio se ne va per cui il posto è prenotato. Sono le 19,30, l’aria è
fresca e frizzante e finalmente facciamo prendere un po’ d’aria ai nostri
culetti che sembrano cotti dopo tanti km. di guida.
Da Martedì
4 Agosto a Domenica 16 Agosto (Sappada)
Ci siamo sistemati ottimamente
con il camper, abbiamo lo spazio sufficiente per abbassare la veranda e
sistemare sedie, tavolo, brandine, griglia ecc..Non ci resta altro che
aspettare gli eventi delle giornate come dei bravi campeggiatori stanziali. La
località offre diversi svaghi ed eventi oltre a delle favolose passeggiate su
sentieri che si inoltrano nell’ombra dei boschi e che talvolta odorano di
funghi. Le sorgenti del Piave che si raggiungono con un pulmino tipo navetta
(previo appuntamento telefonico) e si ritorna a piedi per circa otto km. tra
malghe, cascine, ristorantini, ruscelli, cascatelle, mirtilli e fragoline. Il
piccolo laghetto con la pesca sportiva di trote, gioia di grandi ma anche di
tanti ragazzini che ad ogni pescata mollano tutto e scappano via pieni di
paura. La via principale è sempre movimentata e le tabelle delle locande
offrono dei menù per tutti i gusti e portafogli, pizze, fricco, canederli,
cassunziei, pesce, carne, e delle pasticcerie con dei ottimi dolci. Strada
facendo trovi dei campi di bocce dove si svolgono continuamente dei tornei
amatoriali con un sacco di spettatori. In piazza teatrini per ragazzi,
spettacoli e bande musicali folcloristiche, ogni giovedì trovi il mercato che
circonda la chiesa con tantissimi e coloratissimi banchi di ogni genere di
prodotti. Qui comanda il rallentatore, durante il giorno fa caldo per cui si
cerca l’ombra, mentre alla sera sale una bella frescura che a volte richiama il
gilè. Anche l’ombrello vuole la sua parte, delle volte ti incammini con il
sereno e dopo poco tempo viene giù un acquazzone incredibile, a noi è successo
più di una volta e abbiamo dovuto fare anche l’autostop. A parte tanti momenti
di ozio, in questi giorni Sappadini abbiamo fatto e partecipato a tutto quello
che la nostra volontà e la nostra forza ci permetteva di fare, a volte abbiamo
anche esagerato e ci siamo creati dei dolori muscolari che non finivano mai.
Abbiamo girato per tutti i meandri del paese nuovo e vecchio, le varie
contrade, le sorgenti, Cima Sappada con il suo campeggio, il laghetto, tutti i
sentieri senza difficoltà, le bocce, il mercato, la festa del fieno, la festa e
la sfilata in costume di ferragosto, il battesimo della neo costituita banda
locale, teatrino, concerto, visitato alcune locande e pasticcerie, ma
soprattutto abbiamo osservato a bocca aperta i tramonti che si infrangevano
sulle montagne circostanti (una meraviglia di spettacolo e di colori). Siamo pronti
per tornare a casa, riceviamo una telefonata dalla famiglia Papo che domani ci
raggiungono per passare due giorni in compagnia. La musica assordante della
festa della birra ci disturba un po’, per fortuna un acquazzone fa scappare
tutti, compresi gli ubriachi che fanno un casino enorme. Oggi è domenica e in
tarda mattinata partiamo verso casa con una sosta al posteggio del Lago dei Tre
Comuni per pranzare all’ombra dei suoi platani. La compagnia a sorpresa si e
allargata trovando sul posto figlia e marito di Romano e Cinzia. Riposino e
alle 19 di sera siamo al rimessaggio di Muggia rendendoci conto che la nostra
vacanza è finita.
CONSIDERAZIONI:
La prima
considerazione da fare è che tra “ME” e
la mia “MULA” è un tutt’uno e ci vogliamo un sacco di bene quasi come dei
“morosi” perché siamo stati a stretto contatto per 24 ore al giorno per 68 giorni
senza avere alcun contrasto e nessun va fan………..o. Dopo tanti anni si può dire che è un record che ci auguriamo
duri per tanto altro tempo. Il nostro camper “Vagabondo due” va che è una
meraviglia, non protesta mai ed è contento di fare più km. possibili, l’unico
guaio è che ha un po’ di sete e allora ogni tanto cerca un’oasi e si riempie la
pancia come un cammello. Il programma del percorso preparato con cura prima di
partire assorbendo notizie da un sacco di fonti è stato fruttuoso e senza
intoppi, soltanto il grande caldo ci ha fatto escludere alcune escursioni,
siamo sempre riusciti a convivere con una temperatura fresca o moderata e all’occorrenza
non abbiamo avuto nessuna difficoltà a fuggire dall’afa cercando zone più
fresche. Molte le curiosità soprattutto della natura che ci hanno entusiasmato
in Francia. In spagna l’arte, la cultura, e il fascino delle sue grandi città
ci ha lasciato un ricordo stupendo e indelebile. Il Portogallo già conosciuto
ma sempre pieno di sorprese ci ha accolto con un stupendo clima e ci ha
lasciato scorazzare in lungo e in largo senza crearci nessun problema, La
capitale Lisbona con la superba zona di Belem, le botti piene di buon vino di
Porto, le sue spiagge e la sua gente ci
ha fatto pensare che ci si può ritornare specialmente durante l’estate che
sulla costa dell’Oceano è piacevolmente vivibile. Risalendo nuovamente
attraversiamo la Spagna rasentando le sue coste frastagliate con le sue alte e
spumose onde oceaniche e con una serie di “Playas” tanto belle che ti fanno
sognare e ti fanno sentire piccolo di fronte a chi ha creato queste
magnificenze. Siamo nuovamente in Francia, sulla strada del ritorno le giornate
non ti danno tregua visto che ogni paese, ogni cittadina, ogni località
festeggia qualche santo patrono o qualche festa di non so che genere e ti
obbligano a fermarti. Dell’Italia si può dire che è molto bella per merito dei
nostri avi che ci hanno lasciato in eredità un sacco di meraviglie, però non si
può vivere di rendita, bisogna curare, pulire, ripristinare e valorizzare le
antichità, mettere in sicurezza fiumi, strade, montagne e nello stesso tempo
guardare e fare qualche cosa per il futuro prendendo esempio da quasi tutti i
paesi Europei. Mi auguro che chi leggerà questo diario trovi delle notizie
utili.
Un saluto
a tutti gli amici camperisti e mi raccomando, quando ci incontreremo per strada
un piccolo cenno di saluto con la mano e un sorriso fanno sempre piacere. Ciao a tutti e
alla prossima……………………………. Giorgio e Lili.
N.B. In
Spagna ci sono : le Autopiste a pagamento ….molto care, e le Autovie che sono
simili ad autostrade, ma gratuite. Sul navigatore basta mettere fra le cose da
evitare: strade va pedaggio.