DIARIO DI BORDO  DA MUGGIA ALLA VAL D’AOSTA

DAL 16 LUGLIO AL 22 AGOSTO 2016

 

 

EQUIPAGGIO : Una bella bionda  sempre pimpante detta “LILI”

                          Un vecchio Driver con la barba sempre più bianca detto “GIORGIO”

CAMPER :        Sempre lui il superlativo PLA S701 detto Vagabondo 2

PERCORSO :    Vedi sotto

TOTALE: Km.  2.300

16 Luglio ** Fa un caldo incredibile. Dopo un saluto agli amici nel rimessaggio, mettiamo in moto il Vagabondo e via. I programmi di viaggio sono più d’uno ma ha prevalso la saggezza scegliendo un percorso montano e con temperature vivibili. All’ora di pranzo siamo già seduti al ristorante “Fogoler” al bivio tra Pierabec e Sappada, (frico, patate e bibite a volontà). Nel tardo pomeriggio siamo nell’affollatissima area di sosta di Sappada dove troviamo un bel posticino  e ci sistemiamo con il camper, la veranda, le sedie e il tavolino. Qui è piacevole stare al sole, incredibile !!!!.

17 Luglio / 20 Luglio ** Sappada è sempre accogliente, ci ha fatto persino accendere la stufa ogni mattina per un paio d’ore, facendoci così decidere di stare qui un paio di giorni al fresco. Dall’area di sosta partono tanti sentieri, ce n’è per tutte le capacità, anche per i pigri come noi. Piacevole e poco impegnativa è la passeggiata fino al laghetto con la pesca delle trote. Ci sono trattorie invitanti che offrono specialità friulane, pasticcerie che vendono “veleni” dolcissimi,, trovi anche diversi market per riempire la cambusa del camper di funghi, mirtilli e grappe di tutti i sapori, c’è persino un mercatino settimanale per la gioia delle turiste donne. Insomma non manca niente e non trovi scuse per volertene andare, anche fra camperisti c’è un’atmosfera amichevole ed è difficile lasciare un’ atmosfera così piacevole. Si sta così bene che cerchiamo anche un hotel che sia un po’ famigliare e con un minimo di assistenza per la mamma  della mia “pupa”, lo troviamo, ma il discorso non và a lieto fine.

21 Luglio ** Dopo le solite cose ( scarichi e carichi ), e tutti i controlli, Il ruggito del Vagabondo conferma che tutto va bene e salutando i vicini di piazzola ci muoviamo. La nostra intenzione era di fermarci per il pranzo e una piccola siesta in cima al passo “Monte Croce Comelico” ma è mancato poco che ci sparassero addosso. Si è capito che in quel posto i camper non possono sostare, i locali pensano che portiamo puzza invece che economia, ecco perché non c’era nessun equipaggio!!. Nel pomeriggio siamo a San Candido posteggiati assieme ad altri sette camper in uno spiazzo gratuito molto comodo, vicino alla piscina e al centro storico. Parlando con i vicini ci tranquillizzano assicurandoci che non esistono problemi di sosta anche notturna.

22 Luglio **  Ottima e fresca nottata, ci sentiamo arzilli e pronti per farci una bella passeggiata nello stupendo centro di San Candido . C’e un grande movimento, tanta gente, tanti banchi con esposizioni artigianali, insomma c’e da passare del tempo curiosando in giro. Io e la mia “Mula” ci separiamo per un paio d’ore in modo da dare a ciascuno l’opportunità di vedere le cose di proprio interesse. Una leggera pioggia ci fa rintanare al riparo nel nostro Vagabondo che ci offre tutte le comodità disponibili, dalle poltrone alla biblioteca e per finire alla televisione.

23/24 Luglio ** Il tempo variabile, con temperature che oscillano tra i 16° e i 26° ci fanno proseguire nel nostro viaggio. Un salto in Austria a fare il pieno di gasolio è d’obbligo (€/l 1,009). Dopo pochi km. il grande posteggio di Brunico, vicino alla stazione ci offre ancora un posticino vicino a altri camper e a un’infinità di automobili, che poi alla sera se ne andranno. E’ sempre un piacere passeggiare per le vie del centro storico, specialmente all’imbrunire con una atmosfera particolare, è tutto così ordinato, pulito, accogliente! Una carta di dolcissime pastine e di corsa al camper a divorarle. La giornata successiva che si mantiene fresca e poco soleggiata ci fa gironzolare tutto il giorno per  Brunico e i suoi sentieri lungo il fiume. In tarda serata la stanchezza si fa sentire per cui cena e a nanna.

25/26 Luglio ** La prossima fermata programmata è l’area di sosta sul passo Del Tonale . Il percorso e le località attraversate sempre su strade provinciali o regionali ci regalano degli scorci molto carini e delle cittadine interessanti attorno alla zona di Bressanone, Bolzano, Mezzacorona, Taio, Cles, Melè, Fucine, Vermiglio e altre ancora tutte molto pulite e con i balconi ricamati da  una miriade di fiori colorati e profumati. Siamo a 1844m, sul Passo del Tonale e nell’area di sosta che non è ancora ultimata, ma è già molto funzionale, in una posizione panoramica e a quattro passi dall’abitato. Il costo attuale e di €5 al giorno, ma in piena stagione sarà di €20 comprendendo tutti i servizi e le docce calde. E’ un bel posto per una sosta rinfrancante. Un equipaggio di origini Polesane e quindi istriani come me, ma residenti nella valle D’Aosta ci dà un sacco di notizie che ci saranno molto utili. Una passeggiata, un aperitivo, il rientro e una caldissima, lunga e tonificante doccia. Tutto OK. Un risveglio come ai vecchi tempi con tante “coccole”. Con gli occhi un po’ spenti decidiamo di restare ancora un giorno in questo bel posto anche perché il clima è favoloso. Passeggiate tutto il giorno intervallate dal pranzo e da una piccola pennichella. Prati, sentieri, pecore, mucche, marmotte non mancano, tantissimi impianti di risalite, una bidonvia che si muove verso il ghiacciaio in una pace incredibile e con un’aria frizzantina e profumata d’erba. Un godimento.

27 Luglio ** Come al solito, con un po’ di dispiacere ci muoviamo. A Ponte di Legno incappiamo in un grande mercato settimanale. La mia “Picia” minaccia di forare una gomma se non ci fermiamo per cui il primo e stretto buco che trovo mi infilo e così la faccio contenta. Il paese è molto bello ma anche qui fa un caldo bestiale, per cui decidiamo di volare verso la Valle D’Aosta. Facciamo un percorso misto tra strade provinciali e autostrade attraversando : Edolo, Passo di Aprica, Aprica, Sondrio, Morbegno, Delebio, Lecco, Como, Varese, Biella e finalmente la tabella di: Pont.- Sant.-Martin ci fa capire di essere arrivati all’imbocco della Valle D’Aosta. Sempre di corsa ci arrampichiamo per c.a. 30 km. nella valle dell’Lys fino a Gressoney-Sain- Jean a 1385 metri di altitudine. Siamo al fresco, in una area di sosta vuota e desolante insieme a un camper Francese che ci fa un po’ di compagnia, ma va bene così, siamo abbastanza stanchi, adesso riposiamo e sul da farsi ci penseremo domani.

28/29/30/ Luglio ** Saliamo per questa valle che è un po’ stretta ma che ha una natura più che stupenda; dopo c.a. 15 km. si arriva ad un’altra meraviglia e cioè Gressoney-La-Trinitè , ancora un piccolo sforzo ed eccoci arrivati a Stafal (1823 m.). Entriamo nell’area di sosta camper di ”Tschval” che è in una posizione da sogno (sotto il ghiacciaio del monte Rosa),  vicino a un piccolissimo borgo e alle due funivie che ti portano a toccare con mano il ghiacciaio. Siamo accolti da una gestrice un po’ rigida, ma che poi si rivela molto simpatica, che ci assegna la piazzola e le chiavi dell’armadietto per la presa di corrente, e poi ci aiuta e ci consiglia come muoverci e cosa vedere nei dintorni. Riempiamo lo zaino dell’ occorrente per una gita e prendiamo una delle due seggiovie che portano ai piedi del monte Rosa. Siamo attorno ai 2300 metri e ci manca un po’ il fiato, il panorama è da sballo. Un rifugio ci accoglie per la polenta, formaggio, speck, porchetta e birra. E’ quasi difficile alzarsi e ancora di più  arrivare alla seggiovia e scendere a valle. Siamo nel nostro Vagabondo, stiamo bene, siamo felici, “evviva là e pò bon“. L’indomani imbocchiamo il sentiero nel bosco per arrivare a Gressoney-La-Trinitè, non è ben segnalato per cui ad un certo punto ci perdiamo e dopo attraversamenti anche un poco pericolosi arriviamo finalmente alle porte del paese. Lo giriamo tutto in lungo e in largo osservando quanto è bello, pulito, fiorito e accogliente.. Ci colpiscono molto i tetti che al posto delle tegole hanno delle pietre piatte di diverse misure e colori. Una trattoria tipo “Haidi” ci ha servito un pranzo con i fiocchi e dei dolci favolosi. Altra passeggiata e poi a casa con il bus locale. Ci svegliamo con il suono dei campanacci delle mucche al pascolo, proprio sotto di noi, è un suono che non disturba e che non lo sentirai mai nelle nostre rumorose città. Anche oggi prendiamo il bus per andare a visitare Grassoney- St.- Jean. E’ un paese stupendo, ancora più bello del suo omonimo “Trinitè” visitato ieri. Tanti prati per picnic, un laghetto per la pesca sportiva delle trote, campi da gioco vari, un’area per l’equitazione e un bellissimo sentiero attrezzato che dopo un’ora di passeggiata ci porta al castello della duchessa dei  Savoia. Notiamo che attorno al laghetto ci sono varie trattorie ed in una di queste ci abbuffiamo per bene. Presi dalla curiosità visitiamo le vecchie case dei pastori una in centro paese e l’altra sotto un’enorme roccia che sembra le sia caduta sopra. Rientriamo con il bus all’area di sosta  appena in tempo per scansare un improvviso e breve temporale.

31 Luglio ** Scendiamo in pianura e cerchiamo un parcheggio per visitare la fortezza di Bard, ma essendo domenica, vista la quantità di auto, pullman ecc, ci rendiamo conto che dovremo rimandare ad un’altra occasione. Proseguendo per la strada provinciale verso Aosta notiamo i castelli di: Verres, Issogne, Ussel, Fennis, tutti molto belli e  imponenti. Esploriamo la città di Aosta facendoci un bel giro con il camper, fa un caldo incredibile e senza fermarci neanche per un caffè imbocchiamo la valle di Cogne arrivando fino al suo capoluogo e la sua  area di sosta attrezzata molto grande e quasi piena di mezzi. Il clima è ideale. Una doccia calda, un po’ di tv e di corsa a nanna stanchi ma felici.

01/02/ Agosto **  Nella nostra piazzola di testa abbiamo anche lo spazio per calare la veranda e sistemare sedie e tavolino all’esterno. Si fa conoscenza con un paio di equipaggi  e infine si va a visitare il paese che è a quattro passi. Le case e il centro di Cogne non sono tanto belli, colori grigi, grande confusione e il corso centrale invaso da un traffico automobilistico incredibile. Solo uscendo nelle vie laterali si gode di tranquillità e di panorami mozzafiato, particolarmente il ghiacciaio  del Gran Paradiso quasi incredibile nella sua bellezza. Al ritorno al camper, ci intratteniamo con i simpatici vicini di camper (Piacenza/Genova) a raccontarci  le varie avventure di viaggio e lui ci ha anche raccontato di aver lavorato in passato a Trieste. Stiamo ancora bevendo il caffè che bussano alla porta due adorabili bambine romane (Gaia e Giorgia) che accompagnate dalla mamma ci consegnano una cartolina in cui è scritto che il nostro camper è molto bello e che anche gli adesivi di Lili e il Vagabondo sono molto belli. Conserveremo con tanto affetto questa cartolina!! Prendiamo la navetta gratuita all’uscita dell’area per andare a visitare le rinomate cascate di Lillanz. Una grande faticaccia durata più di un’ora per un sentiero a volte anche difficoltoso, però ne è valsa la pena, la scenografia è stupenda. Lungo il cammino si incontrano baite con il fumo delle stufe accese, cavalli che pascolano indisturbati, fiori di tutti i tipi e di tutti i profumi, parte del ghiacciaio, cascate che creano piscine naturali, gente che si bagna nelle acque color verde smeraldo , scalatori appesi con le corde alle pareti, prati a distesa d’occhio, Insomma è proprio un grande paradiso.

03 Agosto ** La valle di Valsavarenche ci aspetta. Oltrepassiamo i paesi di: Sarre, Saint-Pierre, Villeneuve ognuno col suo castello. Saliamo tutta la valle fino alla località di Pont a 1995 metri di altitudine, qui c’è un grandissimo pianoro con un campeggio e un’infinita di automobili nel grande parcheggio. Non c’è neanche un posto per fermarci per bere un caffè. Scendiamo a Degioz nell’area di sosta ufficiale che è però deserta. Decidiamo di raggiungere un’altra valle e ci dirigiamo verso la valle di Remes. Anche qui saliamo fino alla sua sommità, località Remes –Notre – Dame, sorpassando anche qui l’area di sosta ufficiale vuota di Chanaveu per sostare in un parcheggio a 50 metri dal paese dove ci sono una decina di camper pronti per la sosta notturna. Ci sistemiamo molto bene salutati dalle  marmotte.

04 Agosto **  Grande passeggiata per i boschi, visita del grazioso paese, una buona  polenta “concia” in una trattoria e decidiamo di partire alla volta di Aosta perché abbiamo saputo che sabato ci sarà una grande festa (fiera di Sant.Orso, ripetizione di quella che si tiene ogni anno a Gennaio) e noi non vogliamo perderla.. Impostiamo la signora “Garmin” che con grande tranquillità ci porta a destinazione. Facciamo un giro per entrare in un supermercato Carrefour a fare provviste e notiamo che in un parcheggio attiguo molto grande e ben tenuto ci sono decine di camper in sosta anche per la notte, peccato che è  lontano dal centro. Ritorniamo all’area di sosta attrezzata che si trova a c.a. 500 metri dal centro storico, non è molto bella ma però è molto comoda per spostarsi a piedi (€ 12/24 ore più corrente a gettone). Sta Soffiando un bel venticello e il clima è sopportabile.

05/06 Agosto **  Questa notte è venuto giù il finimondo vento e pioggia a volontà. La mattinata è fresca e si va volentieri a visitare la città, le attrattive sono molte e interessanti: l’Arco di Augusto, la Porta Pretoria, il Ponte Romano, Torre dei Signori, Teatro Romano, Foro Romano, Municipio e tante altre cose. La giornata  finisce con noi stanchissimi ma soddisfatti. Ci alziamo con un caldo tremendo 33°,  ci trasciniamo in centro e ci lasciamo trasportare dalla folla fra 1000 tavolini con esposizioni artigianali di ogni genere sparsi per tutte le vie e viuzze, dimostrazioni creative, artisti di strada, assaggi di antichi sapori, sfilata di antichi mestieri, musica e bande ad ogni angolo, gara delle botti, e un bel giro con il trenino turistico per vedere le cose che eventualmente ci siano sfuggite. E’ veramente una grande festa da non perdere se si è da quelle parti. Quello che più colpisce è la lavorazione del legno, dalle piccole cose ai grandi mobili, tutto di grande qualità e buon gusto. Veramente stanchi e veramente accaldati, dopo una giornata così impegnativa non ci resta che una cenetta, un po’ di TV e  il ventilatore in piena.

07 Agosto **  Leggendo l’opuscolo delle attività estive di tutta la valle D’Aosta, veniamo a sapere che a Cormayeur fanno la finale mondiale con relativa premiazione della Street-Magic (gara di magia); ci saranno i quattro artisti finalisti che si alterneranno sul palco con i loro numeri di magia. Non ci lasciamo perdere questa occasione. Raggiungiamo il grande parcheggio di Dolonne a 1219 m. di altitudine, lungo il fiume a dieci minuti dal centro di Courmayeur. Dopo aver fatto qualche vasca in centro che è molto bello, elegante da mettere quasi in soggezione, passiamo due ore veramente divertenti con lo spettacolo di magia. Dopo un tramonto incredibile sul Monte Bianco si passa la notte col rumore dell’acqua e il cielo stellato assieme a tantissimi camper. Ci si sente dei privilegiati!      

08/15 Agosto ** Dopo un breve tragitto sostiamo ad Entreves in val Ferret ,al bivio con la val Veny. Siamo alla stazione della funivia che porta sul Monte Bianco, lottiamo con noi stessi per salire, ma la paura dell’ eventuale sbalzo di pressione e anche la fila disumana ci fa desistere. Ci accontentiamo perché anche da qui il panorama è superlativo. In alternativa giriamo nel grande mercatino dell’usato che ci sorprende per le tante cose belle che offre. Ripartiamo verso la valle e l’area di sosta attrezzata “Azzurra” di La Thuile a 1441 metri di altitudine. Ci sistemiamo in una piazzola che sul retro del camper ci offre una bella porzione di prato erboso con possibilità di posizionare sedie, tavolino, brandine e ombrellone. A qualche metro più indietro c’è il corso di un bel fiumiciattolo che ci rilassa con il rumore dell’acqua che va. Al mattino ci sentiamo così felici di questa nuova sistemazione che ci scateniamo in un’infinità di “coccole”. L’ufficio turistico ci riempie di depliant così ci mettiamo a fare programmi, di giorno stesi al sole e la sera  ci vede rintanati nel camper a cenare con un maglione addosso, un po’ di tv e a nanna con quattro coperte. Alle sei del mattino acceso la stufa, all’interno del camper c’erano 12°. Decidiamo di visitare le cascate formate dal ghiacciaio del Rutor, per cui prepariamo il piccolo zainetto con le solite cose per la sopravivenza e andiamo. Dopo più di un’ora di cammino lungo il torrente arriviamo nella località di transito di Joux con il suo bel rifugio/trattoria, dopo altri trenta minuti di camminata su un aspro sentiero siamo alla base e dentro allo spettacolo formato dalla prima cascata, le altre due che sono parecchio più in alto e le lasciamo ai più giovani. Camminando sui prati e nei boschi abbiamo trovato e mangiato delle gustosissime fragoline, e altrettanto gustosi  mirtilli e  lamponi. Al ritorno e presso il rifugio ci siamo rifocillati con delle stupende polente concie alla Valdostana e una caraffa di buon vino. Al camper un po’ di bucato e tanto sole. Abbiamo fatto conoscenza con l’equipaggio vicino (Fiorella e Luigi) provenienti da Roma. Con loro abbiamo organizzato una gita sul passo del Piccolo San Bernardo con il bus di linea che parte dal centro del paese e con un euro a testa ti porta sul valico. Il panorama sul passo è strepitoso, prati con mille sentieri per brevi o lunghe passeggiate, cime innevate a 360°, rivoli e piccole cascate che formano un bel laghetto montano e attorno alle sponde ci sono gruppetti di persone distese sui plaid a fare pic-nic e a prendere il sole. Trattorie e negozi di souvenir non mancano, abbiamo sconfinato in Francia facendo finta di essere dei profughi ma nessuno ci ha dato retta, abbiamo visto l’orto botanico, la statua di Bernardo, il suo convento trasformato in un museo e tanti orsi, marmotte e cani san bernardo in legno di tutte le misure. Pranzo sul posto, ulteriore passeggiata e scivolate sulla neve. Stanchi ma felici siamo saliti sull’ ultimo bus per tornare in paese. Finita la giornata sul prato dell’area di sosta in riposo sdraiati a prendere l’ultimo sole. Anche qui a La Tuille non manca un grande mercato settimanale, gioia delle nostre donne. E’ necessario un divorzio di un paio d’ ore perché ognuno si soffermi sulle sue cose: io cartoni di vino , giornali, frutta e verdura, la mia “Mula” scarpe, vestiti, magliette e così via. Altra abbronzatura fino a sera chiacchierando con gli amici romani ritornati da un’altra gita sul passo. Il mattino successivo si presenta con un sole e un clima stupendo. Saliamo con la seggiovia le due tratte che portano quasi in vetta del monte Chaz/Dura a metri 2579, siamo in paradiso, ruotiamo su noi stessi quasi ubriachi di tanta magnificenza. Scendiamo a piedi (circa un’ora) alla prima tratta della funivia dove c’è un rifugio. Nel percorso oltre al ghiacciaio del Rutor, abbiamo intravisto anche la sua terza e grande cascata. Il rifugio è molto accogliente, ha una piccola piscina con solarium ed è pieno di gente in costume da bagno; una piacevole musica caraibica di sottofondo accompagna la nostra polenta con i funghi e la nostra birra. In serata saluti e scambi di indirizzi con i simpaticissimi Fiorella e Luigi visto che domani tornano a Roma. Anche noi, domani cambieremo destinazione, per cui trascorriamo l’ultima giornata di questa bella località con tutta tranquillità.

16 Agosto ** La Valtournenche e Cervinia ci aspettano. Fermiamo il motore in una piazzola dell’area di sosta attrezzata di Breuil/Cervina dalla quale si vede in tutta la sua magnificenza il Cervino. Facciamo a piedi i 2 km. toccando e fuggendo da Cervinia: palazzi dormitorio e poco più, grande delusione. I 2100 metri di altitudine ci fa sentire un po’ di affanno e si barcolla un po’, tanto che ci chiediamo se abbiamo bevuto o siamo drogati. Tornando al camper passiamo vicino a un campo di golf dove notiamo che sul prato verde scorrazzano alcune marmotte che fischiano a squarcia gola. Rimettiamo in moto il Vagabondo e scendiamo nella località di Antey-St-Andre dove troviamo una bella area di sosta con solo carico e scarico, a 8,40 € al giorno. Ci infiliamo tra alcuni camper e ci prepariamo per la notte.

17 Agosto ** Un po’ di coccole mattutine  e via a gironzolare per il paese che è piccolo ma grazioso, e tutta un’area sportiva enorme con giochi, campi avventura, piscine, cavalli e altri svaghi. Un aperitivo locale “Moscat”molto buono, le belle e tranquille passeggiate nei sentieri ombreggiati fanno arrivare la sera.

18/19 Agosto ** La prossima sosta dovrebbe essere la fortezza di Bard. Dei camperisti Torinesi ci anno segnalato una vicinissima e molto comoda area di sosta attrezzata in località “Hone”. Strada facendo è obbligo fermarsi in un caseificio per fornirci della famosa fontina e la farina particolare per fare a casa la polenta “concia”. Siamo nell’area di sosta che è più che accogliente, facciamo subito conoscenza con equipaggi milanesi e romani che ci danno preziose informazioni sulle cose belle da vedere oltre che alla fortezza. Con una breve e facile passeggiata arriviamo ai famosi orridi. Lo spettacolo è incredibile e allo stesso tempo pauroso. L’imponente “Fort de Bard” ci aspetta; attraversiamo il vecchio borgo molto caratteristico e saliamo sugli ascensori che ci portano fino in cima dove iniziano le visite sia della mostre di pittura di Chagal che del forte stesso con le sue impressionanti prigioni, le sale vuote e i suoi percorsi interni. Ritorniamo a piedi fino al punto di partenza soffermandoci spesso ad ammirare il panorama sulla valle e sul corso della Dora Baltea. Pranzetto in una trattoria dove abbiamo assaggiato il famoso lardo locale molto decantato ed effettivamente molto buono. Girando per le stradine abbiamo notato un’infinità di orti e in uno di questi una simpatica nonnina ci ha fatto omaggio di pomodori e sedano profumatissimi.

20/21 Agosto  ** Il nostro percorso nella valle D’Aosta è terminato. Mettiamo in moto il Vagabondo in direzione Bergamo impostando la sig. Garmin sull’area di sosta “Città Dei Mille” che si trova nella periferia della città. L’area è molto bella, dispone di tutti i servizi compreso bar e dei gestori molto gentili che ci danno tutte le dritte per muoverci. Fuori dell’ingresso esiste la fermata del bus n° 5 che in 20 minuti ti porta in centro della Bergamo bassa in piazza Porta Nuova e da li si diramano le vie pedonali con  tutti i negozi delle migliori firme. Si ritorna al camper salvando qualche cosa anche per domani. Anche questa giornata si presenta splendida, la temperatura è ideale per visitare Bergamo Alta.  Sul retro dell’area di sosta c’è la fermata di un trenino molto veloce che in pochi minuti porta in stazione Fs da dove parte un bus per il centro storico di Bergamo Alta. Non so cosa raccontare, dovete andarci, è tutto fenomenale, le strade, le case, i palazzi, le chiese, la cattedrale, i giardini, i negozi, la folla, è tutto strepitoso. Dispiace lasciare questo posto ma l’ora tarda ci fa tornare all’area di sosta  e al nostro camper per un meritato riposo.

22 Agosto **  Che tristezza, imbocchiamo l’autostrada per tornare a Trieste. Il traffico è scorrevole e dopo qualche ora siamo a Muggia nel nostro rimessaggio. Come ogni fine vacanza, si fanno i borsoni della roba sporca, si svuota il frigo e si torna a casa. Ci aspetta un sacco di posta, con sicuramente bollette da pagare e tanta pubblicità, la segreteria telefonica è piena di messaggi, c’è un po’ di odor di chiuso e un po’ di polvere sui mobili…….cerchiamo di far finta di essere contenti di essere tornati, ma in realtà pensiamo già a dove andremo il prossimo week-end.                                                     

 

                                                           CONSIDERAZIONI:

Cosa dire? L’idea di fare quasi tutto il percorso stradale in altitudine da Muggia (Ts) fino alla val D’Aosta in questa torrida estate 2016 si è rivelata una decisione azzeccata. Le temperature sono state sempre buone e qualche mattino addirittura da accendere la stufa.

 I paesaggi attraversati incantevoli, il camper tutto contento di salire e scendere centinaia di tornanti e attraversare paesini da sogno. La gente e i camperisti incontrati sono stati tutti molto gentili, premurosi e con tantissima voglia di raccontarci le bellezze, le usanze e le specialità di quei posti. La Val D’Aosta ha una natura così varia, con le sue enormi montagne, coi suoi pascoli, coi suoi prati e rifugi, coi suoi panorami pieni di  fascino che non ti stancano mai e i ti  invitano a tornare prima possibile. Le aree di sosta per noi camperisti non ci hanno mai deluso ( tranne quella di Aosta città ); sono situate in posizioni comode per camminatori un po’ pigri come noi e attrezzate e quasi sempre accoglienti e pulite. La sosta libera è molto frequente e tollerata. Tutto molto bello.

Alla prossima:

 

Un saluto a tutti i camperisti da:    Lili e Giorgio