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Periodo: dal 21 Aprile al 1° Maggio 2001. · Equipaggio:
Cristina e Davide, Dennis 10 anni e Sophie 7 anni. · Km
percorsi: circa 3000. · Mezzo: camper Rimor SuperBrig
678.
Sabato 21 Aprile Partiamo da Lainate
sabato mattina verso le 8.00 e ci dirigiamo verso la nostra
meta passando dalla Svizzera. Poco prima del tunnel del
Gottardo una fitta nevicata ci coglie alla sprovvista e ci
accompagnerà fin oltre Basilea. Lo spettacolo è senz'altro
particolare visto che siamo ormai alla fine di Aprile, ma la
neve, si sa', per quanto "scomoda ", è sempre piacevole da
vedere soprattutto per i bambini. Arriviamo nel pomeriggio
a Beaune e qui decidiamo di fermarci anche per la notte, dato
che il viaggio è stato impegnativo. E' una bella cittadina
movimentata, al centro di una delle regioni vinicole più
importanti della Francia (non a caso vi ha sede il Musee du
vin de Bourgogne). La parte interessante è sicuramente il
centro, con le sue antiche abitazioni con il tetto a mosaico e
l'Hotel-Dieu, un grande palazzo gotico, destinato a ospedale.
Per i poveri della fondazione Rolin fino al
1971.
Domenica 22 Aprile Partiamo da Beaune
in direzione Bourges, la strada è molto piacevole, in mezzo a
enormi distese di vigneti alternati da verdi prati nei quali
pascolano tantissime mucche, invogliate da un tiepido sole.
Superiamo il piccolo paese di Chateu-Chinon e arriviamo per
l'ora di pranzo a Bourges, dove parcheggiamo lungo il boulevar
G. de Gaulle (quante vie ne portano questo nome, doveva essere
un mito costui per i Francesi!). Passeggiata nel centro
storico, con le particolari case a graticcio e visita alla
famosa ed imponente cattedrale St.-Etienne. Visitiamo il museo
archeologico, dove tra l'altro si può vedere un esemplare di
mummia con tanto di radiografia. Lasciamo Bourges (dopo una
lunga sosta forzata, causata dal cambio di pneumatico forato
del nostro camper) e raggiungiamo in serata Chenonceaux dove
pernottiamo nel parcheggio del castello
stesso.
Lunedì 23 Aprile Trascorriamo parte
della mattina per la visita del castello, definito uno dei
gioielli del Rinascimento Francese. In effetti, Chenonceaux è
piuttosto elegante, costruito come un ponte sullo Cher, anche
se all'interno ci appare un po' "povero". Molto belli, e
curati, sono invece i giardini, il più grande creato da Diana
Di Poitiers e il più piccolo da Caterina De'Medici. Per il
pranzo ci spostiamo ad Amboise: la cittadina è molto bella,
con il suo castello a ridosso della Loira, il lungo fiume con
i suoi edifici rinascimentali, l'Ile D'Or, l'isola che divide
la Loira in due rami e soprattutto Clos-Lucè, la residenza del
nostro concittadino "Leonardo Da Vinci", oggi trasformata in
museo a lui dedicato. Ci dirigiamo verso Blois, facendo tappa
lungo la strada al castello di Chaumont Sur Loire, dal cui
parco si gode una bella vista sulla Loira e sui paesi
circostanti. Poi visitiamo Blois, il castello (solo l'esterno
perché era già tardi), la cattedrale di St. Luis e per
concludere una passeggiata nella zona "commerciale" per
qualche acquisto. Pernottiamo lungo il
fiume.
Martedì 24 Aprile Visita al castello
di Chambord, questo sorge al centro della foresta di Bulogne
ed è il maggior parco recintato d'Europa, L'elemento
sicuramente più originale è la scala, capolavoro
dell'architettura rinascimentale francese, costituita da una
rampa a doppia spirale, che permette di salire e scendere
senza incontrarsi. Tantissime sono le stanze, i camini, alcuni
dei quali accesi, le terrazze, dalle quali si può scorgere la
foresta circostante. A nostro personale parere è stato il
castello che più ci è piaciuto nell'insieme. Nel pomeriggio
raggiungiamo Tours, dove senza soffermarci molto visitiamo
dall'esterno il castello e la cattedrale di St-Gatien, con le
sue tantissime vetrate colorate. In serata ci spostiamo al
parcheggio del castello di Villandry, dove troviamo diversi
camper italiani.
Mercoledì 25 Aprile Questa
mattina ci siamo svegliati sotto una pioggia torrenziale,
quindi decidiamo di non visitare il castello di Villandry,
visto che ci era stato consigliato solo il giardino. Ci
spostiamo così al castello di Azay-Le-Rideau, famoso per il
suo spettacolo notturno di suoni e luci. Sorge sull'acqua, fra
due rami dell'Indre e la passeggiata nel parco è davvero
suggestiva, coronata da una dolce melodia musicale dei tempi
passati. L'interno presenta sontuosi arazzi che ornano gli
appartamenti, e anche qui un grande camino acceso che, data la
situazione metereologica, giova molto. Ripartiamo verso il
castello di Ussè che secondo la tradizione, ha ispirato
Perrault nell'ambientazione della famosa favola della "Bella
Addormentata nel bosco". In effetti il castello all'esterno ha
qualcosa di fiabesco. Unico "neo" della visita: guida solo in
lingua francese. Un vero peccato, la nostra Sophie avrebbe
accolto con entusiasmo una spiegazione in italiano. Arriviamo
a Chinon nel pomeriggio, dove sotto un forte acquazzone,
visitiamo il castello e il caratteristico quartiere medioevale
che si estende ai piedi dello stesso. Le case appaiono tutte
molto vecchie, talune a graticciio, con gli alti bastioni e le
torri, e un intrigo di viuzze strette. Da Chinon in poco tempo
arriviamo a Fontevraud l'Abbaye, per visitare l'abbazia reale
, nella cui chiesa posiamo vedere il mausoleo reale con alcuni
discendenti della dinastia Angiolina, la cui storia si lega a
quella di questa abbazia. Nel complesso la visita è stata
interessante, così come la passeggiata fino al villaggio. In
serata sostiamo a Saumur, vicino al famoso castello
medioevale, che però in questo periodo troviamo chiuso al
pubblico. Piacevole passeggiata nell'animato centro cittadino
e finalmente un po' di shopping. Poi tutti a nanna ….. la
giornata è stata proprio intensa.
Giovedì 26
Aprile Quest'oggi l'idea era di visitare Angers, poi di
dedicarci allo "spesone" in qualche centro commerciale stile
francese. Invece Angers l'abbiamo vista solo dai finestrini de
camper: molto traffico, all'apparenza nessun parcheggio, tante
vie strette: presupposti non indicati per un mezzo come il
nostro. Dopo il tanto gettonato "Mc Donalds" e spesone
settimanale, un po' annoiatoti decidiamo di andare in
Bretagna. Nel tardo pomeriggio arriviamo a "Le Croisic",
paesino vicino a St-Nazaire. Parcheggiamo nel centro del
paese, che tra l'altro è pieno di negozietti marini che
vendono impermeabili: in effetti la pioggia e il vento
rimangono una costante, seppur scomoda, del nostro
viaggio.
Venerdì 27 Aprile Da Le Croisic in
direzione La Baule oltrepassiamo un paesaggio davvero
splendido, che ci ricorda la Bretagna vista qualche anno fa':
calettine, scogli a picco sul mare, la roccia a forma di orso
… siamo nella Còte-Sauvage. Questa zona, anche se poco
conosciuta, merita una visita da parte di coloro che amano i
paesaggi di questo tipo. Trascorriamo il pomeriggio a La
Baule, una delle più rinomate stazioni balneari della costa
Atlantica. Tanti sono i complessi residenziali e gli Hotels di
lusso. Davanti al lunghissimo lungomare e alla spiaggia
sabbiosa tra Creps e Baugettes e un po' di shopping,
trascorriamo un tranquillo pomeriggio, accompagnato
(finalmente!) da un tiepido sole. La sera ci spostiamo nel
paese adiacente, Pornichet, dove purtroppo non possiamo
parcheggiare nel grande piazzale, segnalato come area di
sosta, perché il sabato è giorno di mercato.
Sabato
28 Aprile La giornata è di nuovo uggiosa, quindi
lasciamo Pornichet e ci "rifugiamo" in un centro commerciale
al coperto non molto distante. Nel pomeriggio, dopo aver
attraversato il lungo e imponente ponte di St. Nazare,
arriviamo a Paimboeuf e qui la delusione è tremenda: un
paesino sulla Loira con poche case, senza negozi e senza nulla
da visitare (c'è solo la chiesa, ma è chiusa). Quello che un
camperista può trovare qui è un comodo parcheggio con
camper-service e un ufficio informazioni con una simpatica
signora che parla solo francese e ci fa capire che quello che
possono offrirci a Paimboeuf è ciò che vediamo. Dunque si
riparte! La nostra prossima meta è Pornic, dove parcheggiamo
nel parcheggio sopra il centro del paese. Pornic ci rallegra,
c'è tanto movimento, ci sono bancarelle di ogni tipo che
espongono prodotti locali, e una band che canta. Scopriamo
dopo un po' che è la festa della marina. Ma Pornic è piacevole
anche per il suo centro storico con le sue viuzze strette e la
filodiffusione che diffonde musica bretone, il piccolo
castello, la lunga passeggiata a ridosso del mare che collega
il porto vecchio a quello nuovo. Ormai è deciso: si rimane qui
anche il giorno successivo.
Domenica 29
Aprile Trascorriamo tutto il giorno a Pornic e
scopriamo che vicino alla stazione c'è un grande parcheggio
sterrato dove sostano moltissimi camper. Anche oggi il paese è
in festa, c'è persino il mercato nel centro. Noi preferiamo
però la passeggiata fino alla spiaggia di sabbia vicino al
porto nuovo, per ossigenarsi un po' e sentire il rumore sempre
piacevole delle onde dell'oceano. Nel pomeriggio la marea si
abbassa così tanto che tutte le barche appaiono ancorate alla
sabbia, fenomeno assai tipico sulle coste oceaniche ma pur
sempre bello da vedere. Un po' a malincuore salutiamo il mare
e ci mettiamo in viaggio per il ritorno. La vacanza sta
volgendo al termine, ma abbiamo ancora qualche tappa
interessante,
Lunedì 30 Aprile La sera scorsa
il nostro Rimor ha fatto parecchia strada e questa mattina per
l'apertura del castello, eccoci qui, a Fantainebleau.
Nonostante la popolarità dell'estesissima foresta
Fontainebleau è famosa soprattutto per il suo castello,
iniziato e voluto da Francesco I°. Già nel XXII secolo i re
Capetingi avevano costruito qui un ritrovo di caccia e da
allora il castello è stato abitato, ampliato e modificato da
diversi sovrani francesi. In particolare piaceva molto a
Napoleone Bonaparte, la cui camera e studio è ancora possibile
visionare. Muniti di libretti guida e cuffiette in Italiano
visitiamo dapprima l'esterno, con i suoi curatissimi giardini,
le fontane, il laghetto e poi l'interno, ricco di sfarzo arte
e grandezza. La visita è molto interessante e dura circa due
ore. Nel pomeriggio arriviamo a Troyes, una graziosa cittadina
al centro della regione della Champagne. Per raggiungerla
decidiamo di prendere vie secondarie in mezzo alla campagna,
così è possibile farsi un'idea delle distese di vigneti che in
questa regione coprono chilometri di paesaggio. Ci fermiamo
per il pranzo e la nostra Sophie spegne ben sette candeline di
una buona torta più Francese: tanti auguri. Troyes merita
una visita: la pianta della città vecchia è a forma di tappo
di champagne ed è costruita, con le sue case a graticcio,
attorno alla cattedrale, famosa per le sue vetrate.
Passeggiando per le viuzze di Troyes si può scorgere la
vecchia casa del fornaio, lo strettissimo "vicolo dei gatti",
il vecchio teatro e la vecchia basilica di St. Urbain.
Purtroppo si deve ripartire per avvicinarsi il più possibile
al confine Svizzero. Arriviamo in tarda serata a Belfort, dove
pernottiamo non lontano dal castello.
Martedì 1
Maggio Da Belfort raggiungiamo Basilea passando su
strade secondarie. Il paesaggio qui è molto suggestivo:
piccoli e caratteristici paesini alsaziani intervallati da
prati verdissimi e una chiara luce che filtra dagli alberi:
allora il sole c'è ancora! Dopo tanti giorni di pioggia la
luce solare si apprezza ancora di più. Da Basilea prendiamo
l'autostrada che ci porterà fino a Lainate: siamo a
casa!
Notizie utili Itinerario: Lainate,
Basilea, Mulhouse, Belfort, Beaune, Bourges, Chenonceaux,
Amboise, Blois, Chambord, Tours, Azay le Rideau, Chinon,
Fontevraud l'Abbaye, Saumur, Nantes, Le Croisic, La Baule,
Pornic, Angers, Fontainebleau, Troyes, Belfort,
Lainate. Strade e autostrade: per scelta abbiamo utilizzato
l'autostrada solo per attraversare la Svizzera, in quanto in
Francia le strade sono ottime ed inoltre per i nostri mezze
l'autostrada qui è piuttosto costosa. Campeggi: non abbiamo
sostato in nessun campeggio. Per carico e scarico delle acque
abbiamo sempre utilizzato i camper-service, che in Francia
sono numerosi, mentre per la sosta abbiamo seguito le
indicazioni fornite attraverso le aree di sosta di "Turismo
Itinerante" o avvalendoci di parcheggi segnalati nei vari
paesi visitati. In ogni caso la sosta in Francia è libera
ai camper, ovviamente basta rispettare le regole del buon
senso.
Abbiamo deciso di scrivere questi appunti di
viaggio nella speranza che a qualcuno possano essere utili,
così come a noi sono stati quelli scritti da altri. Ricordiamo
che i giudizi espressi in merito ai luoghi citati sono
personali e come tali dovranno essere considerati.
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