DIARIO DI BORDO DI UN
VIAGGIO VIA TERRA DA TRIESTE ALLA TURCHIA DAL 15 GIUGNO AL 4 AGOSTO 2008 |
EQUIPAGGIO; Una biondina di 65 anni di nome Lili
(guida tipo navigatore Garmin), e un “vecio Driver” di 67 anni di nome
Giorgio.
CAMPER; “Hobby 600” del 1991 turbodiesel 2500 …. FAVOLOSO …. di nome
Vagabondo.
PERCORSO; Slovenia / Croazia / Bosnia / Montenegro /
Albania / Grecia / Turchia / Italia.
TOTALE Km. 6980
15 Giugno** alle ore 11,30 partenza da Muggia (TS) verso il
confine Sloveno di Rabuiese,autostrada verso Rijeka (Fiume). Da Rijeka
percorriamo la Jadranska Magistrala che è la strada statale costiera tutta
curve, ma panoramicissima; si vedono le isole di Krk,Cres,Rab,Pag,Passman,e
Uljan con sullo sfondo la città di Zadar e le isole Kornati.
Alle ore 20 raggiungiamo l’isola di Murter attraverso
un ponte e il camping Jazera a un Km. da Tisno,paesino in stile veneziano,cena
favolosa a base di pesce da “Gina”che accoglie i clienti con molta
gentilezza. (Fatti
Km. 378)
17 Giugno** Riprendiamo la strada costiera direzione Split
(Spalato). Meritano una visita: Vodice,Sebenik,Primosten,Trogir,Split e Omis,
tutte località che noi abbiamo già visto più volte, per cui le superiamo e a 15
Km. a sud di Omis, in località Lokva Rogoznica entriamo all’autocamp Sirena che
è un piccolo gioiello che scende a
pastini sul
mare; si è accolti da una famiglia molto cordiale e non si può rifiutare un grapino domacia (di casa), si cena con una
grigliata di pesce o di carne su panche in compagnia di olandesi e tedeschi più
o meno brilli……ma lo saremo anche noi dopo vari assaggi di grappe, per cui il
capirsi non sarà più un problema, come si fa a lasciare senza rimpianti un
posto del genere, una spiaggia e un mare da sogno?.
(Fatti km.147)
19 Giugno**Lasciamo Lokva Rogoznica puntando verso Mostar. Si
passano le foci della Neretva, meraviglioso panorama che ci ricorda vagamente
la Tailandia. Ci dirigiamo verso Neum, località di villeggiatura in una
piccolissima striscia di costa della Dalmazia, di nazionalità serba, dove
attraversiamo il confine tra Croazia e Serbia senza alcun problema (solo carta
d’identità); strada facendo visitiamo Pocitely, un bel paesino in stile
mussulmano e dopo qualche kilometro siamo nel centro storico di Mostar con il
suo famoso ponte bombardato e ricostruito di recente.
20 Giugno**Si riparte sempre lungo la strada costiera, rivediamo
con grande emozione la stupenda Dubrovnik, dai vari belvedere questa città è
sempre stupenda e non manca il profumo delle ginestre, giungiamo a Molunat dove
ci sono tre mini autocamp; forse non riuscite a trovare questo piccolo eden
sulla carta geografica che merita di essere scoperto prima che la civiltà lo
trasformi in un Portofino o Capri. Vi assicuro che da qui è difficile ripartire
senza rimpianti. (Fatti Km. 102)
23 Giugno**Entriamo in Montenegro senza intoppi, solo pagando la
vignetta di 20 euro, la strada è bella e panoramica, i paesini molto affollati
di turisti, il tutto in grande fermento, visitiamo la città di Kotor che è
fantastica, tutta in pietra, pulita e con le più belle donne mai viste (signore
..attenzione ai vostri uomini). Seduti in una piazzetta a farci due buonissime
pizze, quattro passi e poi a nanna in un parcheggio in riva al mare (10
euro). (Fatti
Km. 105)
24 Giugno**Partenza da Kotor e breve sosta a Budva, una cittadina
molto bella; proseguendo il viaggio si intravede dall’alto Sveti Stefan
isoletta da sogno,
25 Giugno**26 Giugno** Sosta a Utjeha
con le pancione all’aria.
27 Giugno** A malincuore deciso di partire, destinazione Albania;
al confine di Sukobin siamo accolti con grandi sorrisi anche dai poliziotti.
Paghiamo Euro 20 di permesso e Euro 25 di assicurazione. Tutti ci salutano
lungo la strada che porta a Skodler (Scutari) e in centro un prete italiano ci
aiuta a cambiare i soldi in banca. Mangiamo molto bene in un ristorante in riva
al lago e poi verso Sud e verso il mare. Alla sera ci ritroviamo in una pineta
a Schengin. La località potrebbe essere bellissima: mare, spiaggia, pineta,
ristorantini, ma quello che ci avvilisce è la sporcizia che regna ovunque. A
completare il quadro non poteva mancare una vera tempesta di sabbia. Per chi
non avesse mai provato, vuol dire avere sabbia dappertutto e per vari
giorni. (Fatti
Km. 122 )
28 Giugno** Al mattino partenza verso Kruje che è un
antico paese all’interno. Da vedere il vecchio mercato, il castello e il museo
dedicato ad un eroe albanese. Di seguito attraversiamo la città di Durazzo che
ci appare molto caotica, infatti non riusciamo a trovare un parcheggio…..è pur
vero che lo cerchiamo all’ombra, in riva al mare, con ristorantino…..siamo
troppo esigenti?. Arriviamo a Berat che
è una cittadella antichissima, ricca di storia e di opere d’arte.
29 Giugno**Un breve tragitto e da Berat arriviamo a
Fier, in un paesaggio grigio con pozzi petroliferi di cui molti abbandonati,
una palude e una puzza di petrolio insopportabile, poveri abitanti! Saliamo al
passo di Llogoria e fra panorami incantevoli scendiamo al mare a Dermi. Ci
accolgono una decina di operai albanesi che stanno adornando con stoffe e carta
il piano terra di un hotel abbandonato che era di proprietà di un italiano
(dovuto abbandonare al momento dei disordini politici). Siamo in un posto più
che stupendo, posteggiato il camper in un pastino in piena ombra e con la
spiaggia e il mare di una bellezza incredibile a due passi fuori dal camper. A
piedi si va in un ristorantino a picco sul mare. E’ strano, tutti sanno più o
meno l’italiano, vogliono parlare con noi, ci danno informazioni sulla loro
vita e vogliono conoscere la nostra, anche se conoscono meglio di noi le nostre
storie perché vedono le nostre reti televisive. Mare, spiaggia, sole, cenette a
base di pesce, sorrisi, cicale…….. e chi si muove più?. (Fatti Km. 211)
1 Luglio** Salutiamo il gruppo di albanesi e puntiamo a Sud verso
Sarande.
Sono solo 76 Km, ma ci
abbiamo messo 5 ore. La strada è panoramicissima, ma chi lo guarda il panorama se
sei con un camper a cui sei affezionato e ti trovi in un viottolo con buche,
massi, strapiombi, curve, tornanti, salite, discese, asini in mezzo alla
strada, pullman, camion e qualche macchina? Arrivati a Sarande, dopo aver
trovato parcheggio, stravolti ci siamo gettati in mare. Ci era stato detto che
sarà la futura San Remo, infatti la città è piena di abitazioni in costruzione,
ma noi decidiamo di tornarci solo se e quando faranno una strada decente.
2 Luglio** Passando il confine, siamo in Grecia e una bella
strada ci porta a Joannina, che è una bellissima città in riva al lago omonimo,
con stupenda isoletta. Joannina merita una visita sia nella parte moderna che
antica, come è imperdibile la gita in barca all’isola, sulla quale c’è un
paesino e alcune chiesette piene di tesori che si possono visitare soltanto
chiedendone l’apertura agli abitanti del posto e porgendo qualche Euro.
Chiedendo prima a un poliziotto, abbiamo potuto pernottare in centro, sul
lungolago e all’ombra…magnifico. (Fatti Km.108)
3 Luglio** Fa molto caldo. Dopo Km155
siamo al Camping Kronos di Kastraki alle Meteore.
Questa è una meta da gustare con calma perché piena di
fascino. Capiamo che non è questo il periodo migliore, per il clima e per il
sovraffollamento. Torneremo !!!
4 Luglio** Abbiamo deciso di andare alla ricerca di
un po’ di fresco per un paio di giorni ed eccoci sul monte Olimpo (fatti Km199). Fa quasi freddo! È una goduria. Siamo
nel parcheggio di un rifugio dal quale si parte a piedi o con i muli verso
varie mete, noi abbiamo raggiunto in un’ora e mezza di cammino l’incredibile
monastero di San Dionisio. Altra notte al fresco e poi giù verso il mare.
7 Luglio** Oltrepassiamo Salonicco, arriviamo ad Asprovalta (fatti Km 193)
che è un bel paesetto in riva al mare,
con spiaggia chilometrica, servizi gratuiti e market , e accettazione della
presenza di vari camper targati GR,PL,CZ, che sono evidentemente
stanziali…..allora ci stiamo anche noi. Sì, siamo sulla spiaggia e al sole, ma
non è troppo caldo. Si sta proprio bene e alla sera, mentre noi turisti
facciamo le “vasche” in paese, i greci vengono a vedere e a commentare i vari
modelli di camper. Modestia a parte, il nostro Vagabondo è il più ammirato,
forse perché è un bel Hobby 600 dall’aria vissuta, con una linea unica e noi ne
siamo orgogliosi.
8 Luglio** Ripartiamo verso Est. Abbiamo bisogno di un campeggio
prima di affrontare la Turchia. Lo troviamo ad Alessandropolis (fatti Km 252), città abbastanza carina a pochi
chilometri dal confine di Ipsala. Questo confine mette un po’ a disagio:
soldati, polizia e finanza e alla fine di tutti i possibili controlli e senza
aver pagato nulla, ci lanciamo verso Istambul attraverso una pianura ben
coltivata.(fatti Km 309).
Siamo a Istambul , frastornati dal traffico, la
signora Garmin non ragiona più; chiediamo ad un taxi di portarci in un camping.
Lui ci accompagna, ma con sua sincera sorpresa e il nostro disappunto, quel
camping non c’è più, ora è una pineta inaccessibile. Ricordando un consiglio
ricevuto in Grecia da camperisti genovesi, abbiamo seguito le indicazioni:
Topkapi e Sultanamet e non senza ansia siamo entrati con il camper nel centro
storico. Alla prima segnalazione di parcheggio e comunque chiamati dal
proprietario, ci siamo ritrovati in uno spiazzo a picco sulla città, vista
mare, alberi di fichi, mura antiche e altri camper italiani. Purtroppo mancano
acqua e servizi ed è molto sporco, ma a cento metri dalla moschea Azzurra e
pagando 30 Euro al giorno… ci è parso un vero affare. Non vogliamo raccontare
di questa città, perché crediamo che ognuno di noi la viva a modo suo. Ci sono
cose che non dimenticheremo mai, come la gita in battello (di linea, non per
turisti) il panino con il pesce fritto al momento sui barconi,le voci, i
profumi, la cordialità della gente. Questa cordialità ci seguirà in tutta la
Turchia, Anzi, nei posti meno battuti dal turismo è una vera accoglienza
dell’ospite che è sacro. Parlate con la gente, cercate di capire e di farvi
capire; sarà una bella sorpresa, per noi che abbiamo sempre fretta e che ci
barrichiamo nell’indifferenza e che siamo sospettosi; vedrete ancora dei
sorrisi veri e degli occhi leali. In più occasioni ci è stato offerto il té, ma
come diremo più avanti, le donne erano orgogliose di portarci a mani giunte
piatti di cibo fatto da loro. Non abbiamo mai usato tanto le mani per parlare
perchè spesso non avevamo nessuna lingua in comune, qualche volta l’inglese
e più volte il tedesco. Sappiate che a
Istambul e in tutta la Turchia si dorme poco perché ovunque si è raggiunti dal
lamento del muezzin…. giorno e notte.
12 Luglio**Dopo i giorni trascorsi a Istambul, partenza per la
Capadocia attraversando pianure immense, paesini, aride colline. Non sostiamo
ad Ankara, ceniamo e pernottiamo nel parcheggio di un gentilissimo benzinaio a
Elmadac ( fatti
510 Km )
13 Luglio**Si arriva in Capadocia, panorami
mozzafiato ci accolgono con quelle strane formazioni. Non ci si accorge del
caldo. E’ troppo bello. All’ora di pranzo una famiglia turca che faceva picnic
all’ombra del nostro camper ci ha offerto polpette, sarme e pane alla griglia. Nel pomeriggio un’altra
famiglia ci ha offerto il tè. Da notare che nella prima famiglia il “lui” aveva
due mogli e nella seconda addirittura tre e non si contavano i bambini di tutte
le età. Si poteva comunicare un po’ in inglese con i bambini più grandicelli ,
tutti erano molto interessati a noi e al nostro modo di vivere. Troviamo un
piccolo camping a due passi da Goreme. C’è una stupenda piscina (oasi nel deserto)
che invita a rinfrescarsi. I padroni come al solito ci accolgono festosamente
(tè, fiori, albicocche), gli altri ospiti sono dei polacchi con una tenda e in
piscina una famiglia di Bergamo. Alle spalle una serie di “camini delle fate”,
insomma un vero paradiso. Il padrone del campeggio ci fa conoscere una guida
locale che ci propone una visita di tutta la zona con un pulmino di nove posti
e un costo di € 10 a testa, accettiamo.
(fatti Km
257)
14 Luglio** Di buon mattino, veniamo prelevati e
accompagnati nei luoghi più interessanti, con noi finalmente altri italiani
(non camperisti). Questo giro organizzato, spiegato in un italiano perfetto, è
stato utilissimo perché, a parte le notizie di carattere geologico, storico e
ambientale, ci ha portato in posti irraggiungibili con un mezzo più grande e su
piste di sabbia molto insidiose. Successivamente ci siamo sbizzarriti a
camminare in lungo e in largo…. Merita la salita a piedi nella parte alta di
Goreme, possibilmente al tramonto. E’ indescrivibile.
15 Luglio ** Al mattino alle cinque, veniamo svegliati
da strani sbuffi. Impauriti usciamo dal camper e sopra di noi a pochi metri,
tutta una serie di mongolfiere coloratissime. Il primo saluto di quel giorno ci
è stato dato dai turisti che ci facevano ciao dall’alto. Partiamo alla volta
del caravanseraglio di Sultanhani. Nella piazza principale alla quale si giunge
passando sopra tappeti distesi qua e là lungo la strada, siamo assaliti da un
nugolo di ragazzini, che non si accontentano delle solite caramelle (sempre a
portata di mano), sono prepotenti, mettono a disagio, per cui decidiamo di
andarcene senza visitare il caravanserraglio e cercare un camping per la notte.
E’ una casa con giardino. Ci fanno anche la cena e ci mettono a tavola assieme
a una coppia di tedeschi, unici turisti oltre a noi, con i quali concludiamo
allegramente la serata…. Noi offrendo limoncello e loro…. birra naturalmente. ( fatti Km 140)
16 Luglio ** Tappa di trasferimento, arriviamo al lago
di Egirdir dove c’è anche un camping molto grande tutto occupato dai locali. Il
lago , il paese, e il camping…. non è un gran che. (fatti Km. 357)
17 Luglio** Partenza per Pamukale. Si passano paesaggi e città
carine, come Isparta dove si possono comperare prodotti di bellezza fatti con i
fiori, come per esempio l’acqua di rose (non quella chimica). Dopo Km 245 arriviamo in questo luogo di fiaba. Si vede già
da lontano il bianco abbagliante di tutta una collina, sullo sfondo il cielo
azzurro, ai piedi un paesino di piccoli hotels e ristoranti, tutti con la loro
piscina. Ci accoglie un giovane con la Vespa, che ci accompagna a casa sua, nel
giardino con servizi e piscina della sua piccola pensione; la mamma è una cuoca
perfetta e il padre controlla il tutto. Sarebbe una situazione ideale se non fosse
per il caldo bestiale e ci viene in mente la fuga dalle Meteore per questo
motivo. Il giorno dopo entriamo di buon’ora nel Paradiso naturale fatto di
stalattiti di calcare candido che scendono da vasche rotonde piene di acqua
calda. Si deve camminare scalzi e in alcune di queste vasche ci si può bagnare.
19 Luglio** Dopo Km 200 siamo al
campeggio di Pamucak vicino ad Efeso. Spiaggia sabbiosa, alberi enormi, palme,
servizi e un ristorante….che non vi dico!!! Questa sì che è vacanza.
Familiarizziamo con i vicini turchi; i soliti convenevoli….a loro però non
piace il nostro caffè. Ci sono altri camper di italiani e tedeschi, che però se
ne stanno in un’area un po’ in disparte e al sole. Noi preferiamo l’ombra e
tutto sommato, ci troviamo molto bene con la gente del posto, anche se hanno
usanze molto diverse da noi. Per esempio abbiamo notato che i papà vanno in
spiaggia coi bambini e le mogli, tutte vestite, chiacchierano e ridono fra
loro, sbucciando cipolle e cucinando le loro specialità.
21 Luglio** Puntiamo verso Izmir, città grandissima, e
arriviamo a Foca. La strada costiera è panoramica . Il paese di Foca è vivace e
ricorda un po’ i paesi istriani e dalmati. Facciamo un po’ di vasche e poi
passiamo la notte in una spiaggetta vicino ad un camion adibito a camper. (fatti Km. 175)
22 Luglio**E’ bello al mattino uscire dal camper e
gettarsi in mare, facciamo colazione, e anche qui con rimpianto lasciamo Foca e
prendendo una strada costiera ci dirigiamo verso nord. Arriviamo a Kanakkale e
prendendo il traghetto (lit. 35) passiamo sull’altra sponda a Ecebat,
percorrendo sempre la costiera arriviamo a Celibolu. Passiamo la notte sul
lungomare in compagnia a un camper di francesi.
(fatti Km.
395)
23 Luglio **Passiamo il confine di Ipsala in dieci
minuti. Siamo nuovamente in Grecia. La nostra avventura Turca è finita.
Peccato. Arrivederci Turchia!. Ci dirigiamo verso Asprovalta e a colpo sicuro
ritroviamo il parcheggio in riva al mare a due passi dal paese. Solita cenetta
nel solito ristorantino….troppo bello! Pensiamo di fermarci un paio di
giorni. (fatti Km. 396)
24/25 Luglio**Sempre a Asprovalta, ci stiamo quasi
vergognando, non stiamo facendo nulla, mare, mangiare, dormire, mare,
ristorante, dormire, e cosi’ fino al:
26 Giugno ** Lasciamo Asprovalta con un
po’ di malincuore, attraversiamo tutta la Grecia in orizzontale e arriviamo a
Igoumenitza. Ormai il troppo caldo e il troppo turismo ci infastidisce. Stiamo
pensando di tornare a casa. Proseguiamo e parcheggiamo a Plataia vicino ad
altri camper di italiani, greci e olandesi. Ad un certo punto arriva una
vecchia 600, dalla quale esce un donnone che in un inglese con cadenza
teutonica ci ordina di andarcene tutti, che più avanti c’è un campeggio e che
verrà la polizia e ci farà una multa di 200 euro…..e riparte esagitata. In un
primo momento le crediamo, gli olandesi se ne vanno, i greci restano e noi
….anche. La notte è passata tranquilla…. Chi era quella donna, se non la
proprietaria del vicino campeggio?. (
fatti Km. 450)
27 Giugno **A metà mattino ci siamo
diretti a Sivota, il paesino subito a sud di Plataia e in una agenzia di viaggi
abbiamo prenotato il traghetto di ritorno ( Igoumenitza / Ancona per il tre
Agosto € 301 in open deck ). Ritorniamo a Plataia per la notte. (fatti Km. 96)
28 Giugno ** Ci dirigiamo verso la foce
del famoso Acheronte. Amudia è il
paradiso dei camperisti: un lungo molo separa la spiaggia dal fiume. Paese con
ristorantini ( uno di loro “Thomas” offre lo scarico acque nere gratis), barconi
di pescatori che al mattino vendono il pescato della notte. Lì abbiamo
conosciuto molta gente tra cui dei romani molto simpatici con i quali fatto
mega cene, chiacchere a volontà e ammirato tramonti da sogno. Qui abbiamo anche
gonfiato il nostro “folpo” un gommone di 3,30 mt. E un motore di otto cavalli
per visitare un po’ le grotte e le spiagge vicine….. altro che Caraibi!.Qui
passiamo dei giorni veramente piacevoli e rilassanti. (fatti Km 63)
29/30/ Giugno, 1/2/ Agosto**Pancia
all’aria, spiaggia , nuotate, giri in gommone, griglie di ogni ben di dio,
escursione con barca locale a Parga,
abbiamo fatto un grosso sacrificio ad andarcene.
3 Agosto **Su consiglio dei romani, andiamo a
visitare le sorgenti del fiume Acheronte a circa una ventina di km.
all’interno; si entra in un ambiente montano, pieno di verde, boschi, prati e
il fiume che è più simile ad un torrente ( sul quale vanno i gommoni )
incastonato in un orrido. Ci si va a piedi, camminando nell’acqua gelida,
sembra un altro mondo. Peccato non poter restare almeno una notte in questo
posto così fresco e accogliente….. il
traghetto non aspetta.
RIFLESSIONI FINALI:
Questo è stato uno dei viaggi più belli,
senza togliere nulla a quello del 2007 a Capo Nord o quello dell'anno prima in
Spagna e Portogallo e così via.
Soltanto di quest'ultimo abbiamo voluto
rendicontare agli altri le nostre
esperienze, perchè crediamo che ognuno di noi le viva in modo diverso e che un
diario, come del resto una foto, non possa esprimere pienamente le proprie
emozioni.
Abbiamo tralasciato di raccontare un po'
di cose negative, perchè in realtà quelle positive hanno avuto il sopravvento,
ma per onestà di cronaca dobbiamo ammettere che qualcosa è andato storto, come
per esempio un piccolo incidente in Grecia, non per causa nostra, che
fortunatamente si è risolto appena a Natale con il risarcimento totale dei
danni (un finestrino della camera da letto che non è più in commercio e che la
ditta madre ci ha procurato dopo un'attesa di quattro mesi).
Un episodio che ci ha messo in crisi è
stato in Turchia dove è normale far passare le auto, i pullman ecc. sulle
strade in fase di asfaltatura: questo significa guadare un fiume di catrame che
schizza dappertutto e riduce la carrozzeria come un cane dalmata....vedi “La
carica dei 101”. Questo ha veramente spiazzato il sangue freddo del “vecio
driver” per cui abbiamo pagato un baldo giovane che con straccio e benzina
facesse pulizia del nostro Vagabondo.
Sempre in Turchia, in una zona montagnosa, a causa del caldo torrido,l'asfalto
si scioglie e sulla carreggiata si formano due profonde corsie come un binario.
Le gomme si attaccano come ad un chewingum e guai a doversi spostare o a
scendere dal camper!
Dell'Albania si sono già detti i difetti,
ma siamo sicuri che i simpatici e laboriosi albanesi rimedieranno al più
presto, dato il fermento che agita un po' tutto il paese.
Per il resto, non possiamo che dire tutto
il bene possibile.
Noi viaggiamo abbastanza spesso; d'estate
ci regaliamo un viaggio con il camper, senza preparare un itinerario molto
particolareggiato, in quanto ci piace decidere di giorno in giorno quello che
ci si prospetta e documentandoci un poco a casa e molto di volta in volta sul
posto; d'inverno voliamo in qualche posto esotico per due settimane.
Quello che ci appassiona è la conoscenza
non solo dei luoghi, ma anche delle persone e le diversità che riscontriamo
nelle usanze, nella religione e nel modo di vivere ci affascinano. Con queste
genti troviamo sempre un punto d'incontro e se la lingua incomprensibile ci
allontana, un sorriso subito ci avvicina; loro sentono il nostro rispetto e
veniamo ripagati da altrettanto rispetto......quasi sempre!!!
Ciao, un saluto a tutti i camperisti e
buon viaggio da parte di Lili, Giorgio, e il Vagabondo